Sul palco di Lady Drink il bancone del bar si tinge di rosa. Nominate le tre vincitrici dell’edizione 2025

Lady Drink, l’evento dedicato unicamente alle donne nel mondo del bartending, ha decretato anche quest’anno gli allori per tre giovani barladies: Luana Ferraresi, Stefania Nanni ed Elena Rossi, ognuna vincitrice nella propria categoria, rispettivamente pre dinner, after dinner e long drink. Abbiamo parlato con loro per scoprire il dietro le quinte delle loro creazioni, le emozioni della gara e la loro visione sul futuro dietro al bancone del bar.
Qual è l’idea dietro al vostro cocktail?
Luana: «Due parole: eleganza e semplicità».
Stefania: «Alle spalle c’è una rivisitazione dell’Espresso Martini. Ho sostituito la vodka con il rum e l’ho elaborato in chiave moderna, mettendoci una crema salata in cima e inserendo nella ricetta un liquore al tiramisù, che quest’anno va molto forte».
Elena: «Il mio drink, Lady Gold, è dedicato alla femminilità; l’oro racchiude in sé l’idea stessa della competizione. Quando creo un cocktail prima mi immagino il prodotto, lo elaboro, lo affino e solo all’ultimo gli do un nome, come fosse un romanzo con il suo titolo».
Che importanza hanno concorsi come questi nel panorama del bartending?
Luana: «A livello di visibilità sono fondamentali per chi fa questo lavoro. E le soddisfazioni arrivano. Inutile dire che si tratti di grandi traguardi».
Stefania: «Per me in realtà Lady Drink è diventato un fatto quasi personale e motivato dall’affetto che provo per chi da anni organizza l’evento. Mi sembra di stare in famiglia».
Elena: «Per un o una bartender creano indubbiamente una rete di relazioni proficua. Io stessa devo la mia stessa crescita professionale a concorsi come questo».
Qual è il vostro sogno professionale? Dove vi vedete fra cinque anni?
Luana: «Al momento insegno in una scuola professionale di ristorazione a Ferrara. Ma da sempre sogno un locale al mare. Chissà; non escludo niente».
Stefania: «Mi vedo in un locale marittimo, magari nella mia isola preferita: Lampedusa».
Elena: «Le mie idee cambiano di giorno in giorno. Sono una bartender freelance e ciò mi porta a variare con molta frequenza. Vorrei creare un gruppo di professionisti, che diffondano in giro la testimonianza di questo lavoro».
Luana, qual è il segreto per creare un aperitivo perfetto?
«Una chiacchierata con il cliente per capire il suo carattere e scoprire di cosa abbia voglia in quel momento».
Stefania, quali sono gli ingredienti per un ottimo after dinner?
«Direi la morbidezza e l’effetto vellutato al palato».
Elena, hai pensato a un abbinamento musicale o un mood particolare per il tuo cocktail?
«Suggestioni: musica house, un tramonto in spiaggia, l’odore della salsedine».
Un ingrediente che non può mancare nel vostro bar?
Luana: «Bitter. È la base dell’aperitivo italiano».
Stefania: «Vermouth ».
Elena: «Mescal».
Il cocktail che rappresenta la vostra personalità?
Luana: «Americano. Drink facile ma complesso».
Stefania: «Negroni, ma non escludo un drink base lime».
Elena: «Espresso Martini, lo bevo sempre e chi mi conosce sa che non posso farne a meno».
Il cliente ideale: sperimentatore o tradizionalista?
Luana: «Sperimentatore! Nel nostro lavoro divertirsi è fondamentale».
Stefania: «Gli amici, perché anche il sabato sera, è con loro che sperimento e condivido».
Elena: «Tradizionalista. Con la moda di creare cocktail sempre nuovi si perde il concetto del bere classico».
Se potessi creare un drink per una celebrità, chi sarebbe e cosa prepareresti?
Luana: «Tom Cruise e gli proporrei un drink dai gusti complessi e rischiosi: ad esempio una grappa invecchiata con della frutta tropicale».
Stefania: «Brad Pitt e un cocktail Martini, perché secondo me lo identifica: bello e pungente».
Elena: «il cantante americano Kendrick Lamar, a cui farei provare un Tommy’s Margarita».