2018-11-15
La svolta è vicina: ci sarà un vaccino che può difenderci dalla tubercolosi
Un farmaco sperimentale ha fornito una protezione al 54% per i pazienti adulti. Nel mondo la patologia è la principale causa di decessi per malattie infettive. I nuovi casi sono 10,4 milioni, i morti 1,7 milioni l'anno.Il New England journal of medicine ha recentemente valutato con molta attenzione la possibilità di arrivare a un vaccino contro la tubercolosi. Nel mondo, la principale causa di morte per malattie infettive è la tubercolosi, che ha ormai superato l'infezione da virus dell'Hiv/Aids e la malaria. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che ci siano 10,4 milioni di nuovi casi e 1,7 milioni di morti ogni anno, compresi 0,4 milioni di decessi nelle persone con coinfezione da Hiv, di cui il 95% si verifica nei Paesi a basso e medio reddito. Il comitato dell'Oms contro la tubercolosi (Who end Tb strategy) ha fissato l'obiettivo ambizioso di ridurre l'incidenza della tubercolosi del 90% entro il 2035. Tuttavia, dal 2000, sebbene la mortalità globale della tubercolosi sia diminuita del 30%, l'incidenza della malattia si è ridotta solo di circa l'1-2% all'anno e l'incidenza della malattia resistente ai farmaci è in aumento.I vaccini rappresentano uno degli interventi più convenienti dal punto di vista economico per prevenire la morte e la debilitazione da malattie infettive. Nel caso della tubercolosi, c'è un diffuso scetticismo nella comunità scientifica sulla fattibilità di un vaccino efficace contro la tubercolosi, mentre l'industria farmaceutica si chiede se sarebbe economicamente sostenibile. Sappiamo che i meccanismi immunologici sono essenziali per la protezione contro la tubercolosi: la malattia si sviluppa solo dal 5 al 10% delle persone infette da Mycobacterium tuberculosis, ma l'immunodeficienza aumenta il rischio di malattia da tubercolosi a circa l'8% all'anno. Negli studi prima dell'era degli antibiotici, Johannes Heimbeck scoprì che in Norvegia l'infezione da tubercolosi latente negli studenti in infermieristica forniva il 97% di protezione contro lo sviluppo della malattia. In studi successivi, scoprì che il bacillo Calmette-Guérin (Bcg) era circa protettivo la metà rispetto alla tubercolosi latente.Dal momento in cui il vaccino Bcg, il vaccino più usato al mondo, fu introdotto nel 1921, la sua validità è stata oggetto di continue polemiche. In un ampio studio del British medical research council che coinvolgeva adolescenti, il vaccino Bcg era dell'87% protettivo contro le malattie e del 74% protettivo a 20 anni. Al contrario, il più grande studio Bcg, che coinvolse 260.000 persone in India seguite per 15 anni, non mostrò invece protezione per tutte le fasce d'età. La spiegazione più probabile è che un'alta percentuale di partecipanti del Sud dell'India, a differenza degli adolescenti britannici, era già stata esposta a M. tuberculosis o micobatteri non tubercolari, che interferivano con l'individuazione di qualsiasi protezione aggiuntiva fornita dal vaccino. È necessario un vaccino per interrompere la trasmissione della tubercolosi, come riportato sul New England journal of medicine; uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, del vaccino contro la tubercolosi è stato condotto in Kenya, Sudafrica e Zambia da ricercatori del Belgio. Adulti sieropositivi per Hiv dai 18 ai 50 anni, infetti da M. tuberculosis latente (mediante dosaggio dell'interferone) sono stati assegnati in modo casuale (in un rapporto 1 a 1) a ricevere due dosi di M72 / AS01E o placebo per via intramuscolare a distanza di un mese. La maggior parte dei partecipanti aveva precedentemente ricevuto il vaccino contro il bacillo di Calmette-Guérin. La sicurezza di M72/AS01E è stata valutata e la sua efficacia contro la progressione della tubercolosi polmonare batteriologicamente attiva è stata confermata. Il sospetto clinico di tubercolosi tramite l'espettorato è stato confermato con una reazione a catena della polimerasi, dalla coltura micobatterica o da entrambi.L'analisi primaria (condotta dopo una media di 2,3 anni di follow up) del processo è ancora in corso. Un totale di 1.786 partecipanti ha ricevuto M72/AS01E, mentre 1.787 hanno ricevuto il placebo; rispettivamente 1.623 e 1.660 partecipanti nei due gruppi sono stati inclusi nella coorte di efficacia basata sul protocollo. Un totale di 10 partecipanti al gruppo M72/AS01E e 22 pazienti del gruppo che ha ricevuto placebo è risultato avere tubercolosi polmonare attiva batteriologicamente confermata, con conferma prima del trattamento. L'efficacia del vaccino era del 54%. Un maggior numero di eventi avversi è stato riscontrato nel gruppo che ha ricevuto M72/AS01E (67,4%) rispetto al gruppo che ha ricevuto placebo (45,4%) entro 30 giorni dopo l'iniezione, con la differenza principalmente attribuita alle reazioni al sito di iniezione e ai sintomi influenzali. Eventi avversi gravi, come potenziali malattie immuno-mediate e decessi si sono verificati con frequenze simili nei due gruppi.M72/AS01E ha fornito una protezione del 54% per i pazienti adulti affetti da M. tuberculosis contro la tubercolosi polmonare attiva, senza grandi problemi di sicurezza. Siamo pertanto vicini a una svolta nella terapia contro la tubercolosi, con la scoperta di un vaccino efficace contro questa malattia cosi diffusa nel mondo.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)