2021-01-04
La rivoluzione digitale della lingerie. Ecco cosa indosseremo nel 2021
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Francesco De Paolo, ideatore del primo marketplace europeo nel settore intimo: «Unyli è un'intuizione femminile trasformata in realtà: una realtà che unisce la boutique sotto casa e lo store online». Il Ceo di Journelle, e-commerce multi brand, racconta i trend della prossima stagione. Dal pizzo, al ritorno del body, passando per lo stile «ouvert» francese. Lo speciale contiene cinque articoli e gallery fotografiche.Un modello di digital trasformation multicanale lanciato da Retail Capital, che supporta i negozianti dell'intimo attraverso un ecosistema che si fonda su tre punti cardine: digitalizzazione dei punti vendita fisici, riconversione degli store in veri e propri e-commerce e delivery dedicata. L'obiettivo finale è tutelare il patrimonio di clientela fidelizzata negli anni con innesti tecnologici necessari alla sopravvivenza dei punti vendita, soprattutto nell'attuale contesto di emergenza. Ne abbiamo parlato con il suo ideatore Francesco De Paolo.Come nasce Unyli?«Unyli è il primo marketplace europeo nel settore underwear, nata dall'intuizione e dall'esperienza di Valentina Fabbri nel settore finanziario, e dal mio lungo background nel settore dell'intimo. Mi sono occupato personalmente dell'ideazione e dell'applicazione del modello Unyli, lanciando per primo - in Italia - con l'idea di sviluppare un ecosistema innovativo che si fonda sulla digitalizzazione dei processi sia b2b che b2c, sulla delivery dedicata a impatto zero, sulla formazione di personale esperto e gli hub 5.0, veri e propri store 5.0 per i retailer dell'intimo, ovvero negozi con una tecnologia di misurazione delle forme che permetteranno agli utenti di creare il proprio “avatar" per provare “virtualmente" tutti i capi presenti nei punti vendita e acquistare la taglia perfetta anche da casa. Unyli è stato lanciato sul mercato dopo un lungo e accurato periodo di studi e di ricerche: da dicembre 2018 a marzo 2020 abbiamo intrapreso la fase di product market fit con i produttori, da marzo 2020 ci siamo dedicati al test della versione beta del modello sino ad arrivare a novembre 2020 con il lancio ufficiale del sito di Unyli».Unyli non si occupa solo di vendita online, ma rivoluziona anche il negozio fisico. In che modo?«Unyli è una piattaforma innovativa che accompagna i retailer dell'intimo premium-luxury in un processo di digital trasformation a 360 gradi, dall'offline all'online. La digitalizzazione parte, infatti, proprio dal negozio fisico, attraverso un layout innovativo e digitale, una gestione informatizzata del magazzino e della logistica e una piattaforma che, attraverso algoritmi e machine learning, permette di offrire un servizio studiato sulle singole esigenze del cliente. Unyli consente, quindi, ai retailer di avere accesso a un sistema di riconversione digitale dei punti vendita già attivi, a un modello di ottimizzazione delle vendite e delle scorte di magazzino con l'utilizzo di moderne tecnologie gestionali e, infine, come dicevamo di aver accesso al canale di vendita online, attraverso il marketplace proprietario.L'obiettivo finale è tutelare il patrimonio di clientela fidelizzata negli anni con innesti tecnologici necessari alla sopravvivenza dei punti vendita, soprattutto nell'attuale contesto di emergenza, e garantire al cliente un'esperienza d'acquisto unica; motivo per cui Unyli mette a disposizione degli utenti personal shopper dedicati sia online che offline, e garantisce consegne a domicilio, nel rispetto di tutte le normative Covid, effettuate attraverso auto elettriche a impatto zero. Con la multicanalità i punti vendita fisici sono chiamati a interpretare anche il ruolo di hub di prossimità. La loro funzione sarà necessaria per garantire spedizioni in tempi brevissimi su tutto il territorio.Inoltre, abbiamo appena lanciato l'iniziativa #SosteniamoINegoziantiItaliani, una campagna che nasce sui social e arriva nelle case degli italiani, ispirandosi a quella francese #NoelSansAmazon. Il progetto nasce sotto Natale ma sarà attivo in modo continuativo e a tempo indeterminato, perché soprattutto in questo periodo di emergenza vogliamo supportare il più possibile i negozianti italiani, spronando le persone a riscoprire i punti vendita locali e a un consumo critico e consapevole. Acquistare in un negozio di quartiere significa riconoscerne il valore economico e sociale; per questo motivo oltre a pianificare delle campagne social su Facebook e Instagram abbiamo deciso di coinvolgere i clienti, rendendoli protagonisti veri e propri di questa iniziativa: tutti coloro che acquisteranno un prodotto su unyli.com o da uno dei punti vendita affiliati, riceveranno un kit con i loghi, un cartoncino di ringraziamento e una cornice per fotografare i capi acquistati e condividerli sui social, facendosi portavoce e contribuendo alla diffusione di un messaggio così importante.Attualmente stiamo sviluppando anche un camerino 4d in realtà aumentata per far vivere ai consumatori un'esperienza unica sotto il profilo sensoriale. Abbiamo, inoltre, lavorato sul ruolo del magazzino in ogni hub che diventa digitale e 4.0 ed è funzionale alla fast delivery per gli acquisti online, dunque non ha più una funzione di stockaggio bensì di gestione del picking su piccoli formati per le vendite web».Cosa cerca un cliente che si reca in un negozio di lingerie?«I clienti, seppur digitali e abituati alla velocità delle nuove tecnologie, hanno bisogno di essere guidati all'acquisto attraverso un servizio personalizzato e tailor made, approccio che rende i retailer simili ai commercianti tradizionali del passato che facevano della relazione con il cliente il perno della propria attività. Ed è per questo che mettiamo a disposizione dei negozianti anche dei corsi di formazione sul prodotto, di psicologia della vendita e un servizio di social media marketing.Si stima che il 90% delle donne si ritrova a indossare il reggiseno della taglia non corretta, andando incontro a una lunga serie di fastidi e disagi fisici, posturali ed emotivi. Unyli è un'intuizione femminile trasformata in realtà: una realtà che unisce il mondo fisico e il mondo digitale, la boutique sotto casa e lo store online, la professionalità dei negozianti e le esigenze di ogni donna. Unyli vuole dare a ogni donna l'opportunità di trovare il capo di intimo femminile perfetto per sé, avvalendosi del supporto di figure competenti e fidate e di strumenti innovativi e rivoluzionari». Francesco De Paolo Quali sono gli ultimi trend del settore?«Gli ultimi dati sul mercato italiano dell'intimo stimano un giro d'affari di 4,5 miliardi di euro, oltre 16 milioni di clienti fidelizzati e un potenziale di crescita di 10 milioni di utenti, margine che però rischia di non riuscire a raggiungere a causa di modelli strutturali e di approccio al mercato, ormai, obsoleti. Uno sviluppo rallentato ulteriormente dall'attuale situazione di emergenza globale che vede tra le principali categorie colpite i settori di intimo, accessori, calzature, abbigliamento e tessile per la casa, come recentemente confermato da Confcommercio e Federmoda.Numeri che parlano chiaro se si considera che su oltre 8.000 punti vendita attivi nel segmento dell'intimo, il 90% non risulta informatizzato, con conseguenze importanti per tutto il settore.Ne sono un esempio la gestione analogica delle migliaia di referenze in magazzino e dei flussi di vendita che generano rimanenze che mediamente, pesano in valore 1,6 volte i ricavi lordi annui. Situazione sui cui gravano, inoltre, la mancanza di una formazione adeguata del personale, la presenza di layout “superati" nei punti vendita e i tempi medio-lunghi di approvvigionamento stagionale da parte delle case produttrici».Quanto è importante la digitalizzazione per un brand, al giorno d'oggi?«È fondamentale e deve essere pianificato bene, non basta avere un semplice e-commerce, il processo di digitalizzazione per un brand è un passaggio molto delicato, richiede investimenti sia nelle infrastrutture che nelle figure operative. In Italia, soprattutto nel settore dell'intimo, ci sono aziende anche molto strutturate che sono ferme agli anni Novanta sotto il profilo tecnologico; sebbene digitalizzarsi è l'unica via percorribile in questo momento, è un processo che però richiede tempo e competenze soprattutto per ottenere lo stesso riscontro in termini di posizionamento rispetto al canale offline. Il mercato offre una miriade di soluzioni tecnologiche per le aziende ma non bastano, è necessario soprattutto cambiare mentalità e il modo di comunicare con i clienti. Siamo passati dalla persuasione alla relazione, essere un brand digitale significa avere ben chiari i propri valori che devono essere condivisi con e dai clienti; è in questo passaggio che si crea la relazione».Su quali temi deve puntare un'azienda di intimo?«Credo che le aziende di intimo che producono anche costumi abbiano una grande responsabilità sul tema del body positive: ogni donna deve poter vivere l'intimo come strumento di benessere e avere un rapporto positivo con il proprio corpo in ogni suo aspetto, col cambiamento, e con l'età, libere dai condizionamenti della pubblicità, e da standard di bellezza irraggiungibili, innaturali e malsani. Unyli è molto attenta a questo tema, nei prossimi mesi lanceremo delle campagne di comunicazione molto forti sul tema body positive, con un'impronta innovativa per il settore».