2020-05-02
La rivincita dei videogiochi: boom di vendite in quarantena. E i concerti si tengono su Fortnite
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Tra i settori che non hanno risentito dell'influsso negativo del Covid 19 c'è senza dubbio quello dei giochi, soprattutto digitali. Sul podio dei più acquistati la Nintendo Switch, praticamente introvabile in tutto il mondo. Dopo l'evento con Travis Scott, nella notte tra l'1 e il 2 maggio a intrattenere i giocatori di Fortnite è stato il dj Diplo dei Major Lazer che si è esibito nel palco principale della modalità Party Royale del gioco.Cinque titoli da provare su Apple Arcade, la piattaforma di gaming creata dalla casa di Cupertino. Lo speciale contiene tre articoli e gallery fotografiche. Bastano un divano, un televisore e una console per tuffarsi in un modo parallelo. O per sintonizzarsi con il gruppo di amici che non si vedono da settimane e vivere con loro un'esperienza diversa. Ecco che i videogiochi, considerati una delle principali distrazioni dei giovani durante l'anno, in questo periodo di lockdown stanno vivendo una nuova primavera. Oggi, non solo solo apprezzati anche dagli adulti, ma addirittura sono diventati un modo per passare tempo in famiglia divertendosi. A dimostrare come il settore stia traendo giovamento da questa quarantena, sono i numeri del business. Il mercato di videogiochi in Italia vale circa un miliardo e mezzo di euro. Secondo Aesvi, l'associazione che raggruppa i principali sviluppatori di videogiochi italiani, il 57% degli italiani tra i 16 e i 64 anni ha giocato almeno una volta a un videogioco negli ultimi 12 mesi. In numeri significa che circa 17 milioni di persone hanno preso in mano almeno una volta in un anno un joystick e hanno fatto una partita a un videogioco. A marzo 2020, il boom. Revolut, la fintech dei pagamenti via app, ha analizzato la variazione delle abitudini di spesa durante i primi giorni di aprile su un campione di oltre 400.000 utenti italiani e li ha messi a confronto i comportamenti di acquisto di inizio marzo, quando l'emergenza coronavirus era all'inizio. Secondo l'analisi di Revolut, Steam Games (+270%), Playstation (+188%) e Nintendo (+86%) hanno registrato tra i più alti incrementi nel numero di transazioni. A sbancare è anche Nintendo con la sua Switch. La versalità di questa console, che permette di giocare da soli o in più persone senza dover acquistare una moltitudine di accessori ha fatto si che la nuova versione sia ormai introvabile in tutto il mondo. In Giappone è ormai una mania: l'abbinamento della nuova Switch con l'ultimo titolo di Animal Crossing, chiamato New Horizons ha venduto nei primi tre giorni d'uscita oltre 1.8 milioni di unità, e negli Uk ha addirittura venduto più copie nella prima settimana di tutte le precedenti serie messe insieme e negli Stati Uniti accaparrarsi una Switch è un po' come conquistare un panetto di lievito nel nostro Paese. Cucina a parte, anche in Italia i numeri sono stratosferici al punto che trovare una Switch può risultare davvero complicato. Dopotutto, il gioco semplice a divertente, gli animaletti da controllare e a cui far vivere una vita all'aperto ai più vietata in questo periodo, ha spinto grandi e piccini a innamorarsi del prodotto. Il successo è tale che Nintendo ha annunciato di aver già provveduto ad aumentare la produzione del 20%, con l'obiettivo unico di rifornire rapidamente tutti i negozi. Grande successo anche per Xbox che con il suo Game Pass, un sistema che prevede a un costo fisso mensile di poter giocare a molti titoli della console, ha superato proprio a fine marzo i 10 milioni di utenti in 41 Paesi del mondo. Insomma, giocare piace. E fa bene. A dirlo è l'Oms che ha inserito il “videogiocare" nelle raccomandazioni emanate dall'organismo e che ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #PlayApartTogether supportata dalle varie realtà di settore.
(Arma dei Carabinieri)
L’organizzazione era strutturata per assicurare un costante approvvigionamento e una capillare distribuzione della droga nelle principali piazze di spaccio del capoluogo e della provincia, oltre che in Veneto e Lombardia. Il canale di rifornimento, rimasto invariato per l’intero periodo dell’indagine, si trovava in Olanda, mentre la gestione dei contatti e degli accordi per l’invio della droga in Italia era affidata al capo dell'organizzazione, individuato nel corso dell’attività investigativa. L’importazione della droga dai Paesi Bassi verso l’Italia avveniva attraverso corrieri ovulatori (o “body packer”) i quali, previa ingestione degli ovuli contenenti lo stupefacente, raggiungevano il territorio nazionale passando dalla Francia e attraversando la frontiera di Ventimiglia a bordo di treni passeggeri.
Lo schema operativo si ripeteva con regolarità, secondo una cadenza settimanale: ogni corriere trasportava circa 1 chilogrammo di droga (cocaina o eroina), suddiviso in ovuli termosaldati del peso di circa 11 grammi ciascuno. Su ogni ovulo era impressa, con pennarello, una sigla identificativa dell’acquirente finale, elemento che ha permesso di tracciare la rete di distribuzione locale. Tutti i soggetti interessati dal provvedimento cautelare risultano coinvolti, a vario titolo, nella redistribuzione dello stupefacente destinato alle piazze di spaccio cittadine.
Dopo due anni di indagini, i Carabinieri sono stati in grado di ricostruire tutta la filiera del traffico di stupefacenti: dal fornitore olandese al promotore che in Italia coordinava la distribuzione alla rete di corrieri che trasportavano la droga in ovuli fino ai distributori locali incaricati dello spaccio al dettaglio.
Nel corso delle indagini è stato inoltre possibile decodificare il linguaggio in codice utilizzato dagli indagati nelle loro comunicazioni: il termine «Top» era riferito alla cocaina, «Spa» all’eroina, «Pantaloncino»alle dosi da 5grammi, mentre «Fogli di caramelle» si riferiva al contante. Il sequestro di quaderni contabili ha documentato incassi giornalieri e movimentazioni di denaro riconducibili a un importante giro d’affari, con pagamenti effettuati tramite bonifici internazionali verso conti correnti nigeriani per importi di decine di migliaia di euro.
Il Gip del Tribunale di Venezia ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti i venti indagati, evidenziando la «pericolosa professionalità» del gruppo e il concreto rischio di fuga, considerati anche i numerosi precedenti specifici a carico di alcuni appartenenti all’organizzazione.
L’esecuzione dei provvedimenti restrittivi e delle perquisizioni è stata condotta con il concorso di Carabinieri di rinforzo provenienti da tutti i Comandi Provinciali del Veneto, con il supporto dei Reparti Mobili e Speciali dell’Arma, delle Unità Cinofile Antidroga e del Nucleo Elicotteri Carabinieri, che hanno garantito la copertura aerea durante le operazioni.
L’Operazione «Marshall» rappresenta un importante risultato dell’attività di contrasto al narcotraffico internazionale e alle organizzazioni criminali transnazionali, confermando l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel presidio del territorio e nella tutela della collettività.
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(Totaleu)
Lo ha detto Riccardo Preve, presidente della Federazione dei Risifici Europei (Ferm), a margine dell'evento sul riso organizzato all'Eurocamera di Bruxelles dall'eurodeputato di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza.