2019-09-11
La Lega resiste nei sondaggi, Conte non piace
Secondo una rilevazione Swg un terzo degli italiani continua a votare Carroccio, mentre più della metà non si fida del premier Il neonato governo giallorosso convince solo il 31 per cento. In una settimana, salgono Pd e Fdi, stabile M5s, Fi cala di un punto.Trovare la fiducia in Parlamento è stata probabilmente la cosa meno difficile per il trasformista premier Giuseppe Conte alla guida del governo dell'inciucio di Pd e M5s. Dopo aver ignorato la contestazione della piazza organizzata da Lega e Fratelli d'Italia, l'ex avvocato del popolo dovrebbe cominciare a preoccuparsi degli italiani, tutti, che non sono rimasti incantati dal suo libro dei sogni letto alla Camera e al Senato per ottenere la fiducia. Secondo un sondaggio Swg, commissionato ieri dalla Lega, tre dati appaiono evidenti: resta alto il consenso per il Carroccio, il nuovo esecutivo piace ad un italiano su 3, soprattutto giovanissimo, cala il consenso per il presidente del consiglio Conte. Dopo la gara con il capo politico del M5s Luigi Di Maio, si comincia ad appannare l'appeal dell'ex populista, ex socialista, ex sessantottino, diventato leader di «due sinistre». Il dato sul gradimento personale è saliente: il premier scende al 47% dei consensi, in calo rispetto al 51% soltanto di una settimana fa. In sostanza perde 4 punti in soli sette giorni. Rimane tuttavia più alto rispetto al 45% su cui si attestava nel momento finale del governo gialloblù, ma distantissimo dal 58% della nascita dello stesso esecutivo lo scorso 4 giugno. Conte insomma convince ma non del tutto l'elettorato, specie in una «giravolta» di alleanze così rapida a cavallo tra agosto e settembre. Se poi si va a guardare il dato sui singoli elettori di Pd e M5s si scopre come siano i pentastellati a credere di più in questo Governo Conte-bis, l'82% di loro, a fronte del 74% di fiducia concessa dall'elettorato dem, come rilevato da un altro sondaggio Swg per La 7 il 9 settembre.Il sondaggio Swg di ieri prende in considerazione anche il sostegno degli italiani al nuovo governo: piace infatti al 31% degli italiani, di cui il 42% appartenente al ceto medio, il 27% a ceti in difficoltà e il 20% a ceti poveri. Un consenso inferiore anche a quello di cui godeva l'esecutivo gialloblù, 33%, a luglio, nel suo ultimo mese di vita. I sondaggisti, oltre al ceto, hanno evidenziato l'età di quel 31% di italiani riscontrando che il nuovo governo Pd-M5s è promosso dai giovanissimi e, in particolare, piace al 48% della «generazione Z» o «Centennials» ovvero i nati tra il 1997 e il 2012; al 33% dei «babyboomers» ovvero i nati tra il 1945 e il 1959; 29% della «generazione X» cioè i nati tra il 1960 e 1980; 23% dei «Millenials» cioè i nati dopo la generazione X e quindi negli anni Ottanta e Novanta del XX secolo. Se il 44% degli italiani ripone delle aspettative nell'esecutivo Conte, a sperare di più sono la Generazione Z per il 63%, gli over 64 per il 49%, categorie che socialmente sono inserite per il 42% nel ceto medio e per il 20% nei ceti poveri.Altra percentuale non trascurabile per un governo non eletto ma nato dalla «democrazia parlamentare», è che il 57% dei cittadini giudica l'esecutivo «un mero accordo per le poltrone» e ne sono convinti il 39% della Generazione Z e il 59% della Generazione X. Italiani residenti per il 74% nei piccoli centri del Paese.Nella disamina del consenso verso i partiti la nascita del nuovo governo premia il Pd e penalizza il M5s. Infatti mentre la Lega di Matteo Salvini rimane saldamente il primo partito nelle intenzioni di voto degli italiani, al 33,4% contro il 34,6% del 2 settembre e il 34,3% delle elezioni europee, dietro, e questo è il dato più sorprendente, a guadagnare è soprattutto il Pd con il 22,1% contro il 21,1% della scorsa settimana ma in discesa rispetto al 22,7% delle europee. In lieve calo, invece, il Movimento 5 stelle che si ferma al 21%, arretrando dello 0,4% dopo l'exploit di una settimana fa e si posiziona al terzo posto. Insomma, rispetto a sette giorni fa, quando Lega e M5s avevano rispettivamente perso e guadagnato quattro punti percentuali, ora le intenzioni di voto degli italiani sembrano essersi stabilizzate. I dati del sondaggio Swg raccolti su un campione di 1.500 intervistati dicono per il resto che nel centrodestra Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni con 7,2% (6,9% la scorsa settimana) resta stabilmente davanti a Forza Italia, ancora in calo e stimata ad un nuovo minimo storico, 5,2% (era al 6,2% il 2 settembre, all'8,8% alle elezioni europee). Secondo il sondaggio Swg per La 7 l'ulteriore perdita di consenso è dovuta anche all'uscita dal partito del governatore della Liguria Giovanni Toti che con la sua nuova formazione «Cambiamo!», che include gli esponenti di Forza italia che hanno lasciato il gruppo alla Camera, avrebbe attualmente il voto del 2,3% degli italiani, con tutta probabilità in gran parte ex elettori di Silvio Berlusconi. Nel centrosinistra troviamo +Europa al 2,6%, La Sinistra al 2,3% e i Verdi al 2,2%, tutti in calo rispetto alla scorsa settimana.Il gradimento basso nei confronti del governo era stato certificato pochi giorni fa anche da un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera: solo il 36% degli intervistati aveva espresso una valutazione positiva sul Conte bis contro il 52% di giudizi negativi.Attualmente, comunque, il partito che ha ancora più consensi è quello dell'astensione, come ci aveva evidenziato Alessandra Ghisleri direttrice di Euromedia Research: «C'è uno stato di confusione, le adesioni all'estensione fanno comprendere il caos del momento, oltre che la rabbia. Non si capisce bene la situazione».L'Istituto Noto, invece, ha fatto un sondaggio sul «sentiment» degli italiani nei confronti dei nuovi ministri del governo giallorosso. Luciana Lamorgese responsabile del Viminale, è la prima ministra per fiducia, al 48%, mentre l'ultimo in classifica è il neo ministro degli Esteri, Luigi Di Maio con soltanto il 26% di fiducia. Molto meglio di lui, Sergio Costa (Ambiente, M5s) al 46%, Alfonso Bonafede al 34%, Vincenzo Spadafora e Stefano Patuanelli al 33%.