2022-01-09
La Lega di serie A baratta la chiusura degli stadi con il tetto dei 5.000 tifosi
Al 50% oggi e per la Supercoppa, ma le altre due giornate prima della sosta vedranno ridotti gli spettatori sugli spalti. Le società accolgono la raccomandazione di Mario Draghi.Arriva la soluzione di compromesso per il campionato di calcio. Dopo la telefonata tra Mario Draghi e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in cui si paventava il ritorno delle partite a porte chiuse, la Lega Serie A, capeggiata da Paolo Dal Pino, ieri pomeriggio ha convocato d’urgenza una riunione. Risultato: nelle giornate del 16 e del 23 gennaio si giocherà con la capienza massima negli impianti di 5000 spettatori, come accade in Francia. Il rischio era di rinunciare per circa tre settimane a tutti gli incassi dei match in cartello e la prospettiva, per alcune società, sarebbe stata quella del fallimento. Ecco perché si è scelto di contenere i danni grazie, pare, a uno spirito di collaborazione tra grandi blasoni, Milan, Inter, Juve su tutti. Dopodiché si aspetterà la sosta in concomitanza con gli impegni della Nazionale e il 6 febbraio si valuterà il da farsi sulla base dell’andamento dei contagi. Tutta la giornata di ieri è stata densa di avvenimenti. Alle 9.30 di mattina è giunto il comunicato del giudice sportivo Gerardo Mastandrea, che non ha inflitto sconfitte a tavolino per le partite sospese della giornata precedente. Bologna-Inter, Atalanta-Torino, Salernitana-Venezia e Fiorentina-Udinese, in calendario giovedì scorso, rimangono, come si dice, sub iudice. Il giudice sportivo non si è ancor espresso su Udinese-Salernitana, in programma nella giornata del 21 dicembre. La valutazione è rimandata al prossimo 18 gennaio. E non finisce qui. La Lega Serie A può cantare parziale vittoria: tre dei suoi quattro suoi ricorsi al Tar contro le decisioni delle singole Asl territoriali sono stati accolti. Significa che i Tar della Campania, del Friuli Venezia Giulia, e del Piemonte hanno sciolto dall’obbligo di quarantena i giocatori di Salernitana, Udinese e Torino. Tra oggi e domani potranno disputare i loro match. Un discorso a parte invece per il Tar dell’Emilia Romagna, che ha confermato la quarantena per il Bologna: la squadra di Sinisa Mihajlovic non potrà disputare la gara odierna contro il Cagliari. La motivazione sta nel percorso di vaccinazione dei singoli giocatori. Solo tre atleti della rosa rossoblù, oltre all’allenatore, si sarebbero sottoposti alla terza dose di vaccino, e due avrebbero ricevuto la seconda dose da una settimana. In Lega Serie A si respira compiacimento: «Esprimiamo la massima soddisfazione per le pronunce giurisdizionali dei diversi Tar (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Campania) che hanno riconosciuto la validità dei ricorsi contro i provvedimenti delle Asl che avevano impedito ad alcune formazioni di A la prosecuzione della propria attività sportiva. Queste decisioni fanno ben sperare, come ribadito più volte nei giorni scorsi, che si possa arrivare in breve tempo a uniformare gli interventi delle Asl territoriali nel rispetto della legge e dei protocolli sportivi», si legge in un comunicato. L’auspicio è concretizzare quella cabina di regia annunciata dalla sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali, che nei giorni scorsi aveva dichiarato: «Pronta una cabina di regia permanente sui campionati al fine di uniformare il comportamento delle Asl locali attraverso un coordinamento nazionale». Alla luce delle novità, la partita tra Torino e Fiorentina dovrebbe disputarsi domani pomeriggio. Ieri sono stati effettuati i tamponi al gruppo squadra granata e non sono emerse nuove positività. Inoltre quattro tesserati del Torino sembra siano tornati negativi, e tre di loro sono calciatori. Il bilancio Covid si assesta a 4 positivi nel gruppo squadra, tre calciatori più un membro dello staff. «Si sospende l’ordinanza della Asl che, accertato che nel gruppo squadra del Torino F.C. si sono verificati 8 casi di positività al Covid, ha disposto il divieto di allontanamento dal domicilio di tutti gli appartenenti al gruppo, non soltanto agli 8 soggetti sottoposti ex lege a quarantena», recita il comunicato del Tar del Piemonte. Per tutte le partite di campionato, rimane valida la regola stabilita dal protocollo Uefa: con 13 giocatori schierabili, negativi al tampone, portiere compreso, si scende in campo. Discorso analogo per Udinese-Atalanta e Verona-Salernitana. I bianconeri friulani però sono alle prese con un’autentica emergenza: il club fa sapere di riuscire a radunare 13 elementi, compreso un portiere, per la gara interna contro la formazione orobica di Gian Piero Gasperini soltanto convocando i ragazzi della Primavera. Pure la Salernitana è di nuovo sgambettante, ma a fatica. Dopo l’ennesima carrellata di tamponi effettuata nelle mattinata di ieri, non sono emersi ulteriori contagiati nel gruppo squadra. Oggi è prevista la partenza per Verona con volo privato. L’allenatore Stefano Colantuono, con piglio da stratega militare, è costretto a contare i dispersi: oltre dieci giocatori indisponibili tra casi di Covid e infortunati.
Pier Luigi Lopalco (Imagoeconomica)
Nel riquadro la prima pagina della bozza notarile, datata 14 novembre 2000, dell’atto con cui Gianni Agnelli (nella foto insieme al figlio Edoardo in una foto d'archivio Ansa) cedeva in nuda proprietà il 25% della cassaforte del gruppo