2021-11-02
La Lamorgese resta sempre immobile
Lega e Fdi contro l'inerzia del ministro. Matteo Salvini: «Riferisca in Aula». Giorgia Meloni: «Data carta bianca ai facinorosi».Festa finita e ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese di nuovo al centro dello scontro politico sull'ordine pubblico e la sicurezza. Appena sgomberato il rave party organizzato alle porte di Torino, il leader della Lega Matteo Salvini, facendo riferimento all'altra festa abusiva di Ferragosto nel Viterbese, dove era morto un ragazzo e che era stato sgomberato dopo giorni, ha commentato: «Altro rave party abusivo, altra violenza e poliziotti feriti. Il ministro Lamorgese venga subito a riferire in Parlamento, se non è in grado di garantire l'ordine pubblico e il rispetto delle regole lasci il posto ad altri». È intervenuta su Facebook la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: «In migliaia, raggruppati con appelli online, hanno organizzato l'ennesimo maxi rave illegale. Ormai questa gente ha capito che, con un ministro dell'Interno come il nostro, tutto è consentito in Italia. Pugno duro con i lavoratori in piazza, carta bianca per facinorosi o chiunque voglia organizzare mega party illegali: questo è il modello Lamorgese». E la Meloni ha invitato a firmare la richiesta di mozione di sfiducia da parte sua nei confronti del ministro dell'Interno. Duro anche il commento del capogruppo di FdI, Francesco Lollobrigida: «Il ministro Lamorgese tollera i rave illegali, l'immigrazione clandestina ma reprime duramente le manifestazioni dei lavoratori. FdI chiede le dimissioni di un ministro che si è dimostrato inadeguato».A sottolineare la strana strategia dell'ordine pubblico da parte del ministro anche il senatore di FdI Lucio Malan: «La “strategia" Lamorgese è ispirata a “prudente fermezza". I lacrimogeni e gli idranti sono riservati solo ai lavoratori che protestano. Carezze per chi spaccia».Difende invece a spada tratta la titolare del Viminale il sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulé di Forza Italia, intervenuto su La7 poco prima che iniziasse lo sgombero: «È una situazione fuori dalla legge e in un caso simile è obbligo intervenire da parte delle forze dell'ordine perché va sgomberato un raduno fondato sull'illegalità, tra droga e altro. Ma non è colpa della Lamorgese, qui si pone un problema di capro espiatorio. Come per i fatti di Roma, cioè l'assalto alla Cgil, c'è stata una sottovalutazione, quanto c'entrava effettivamente la Lamorgese. Anche perché il primo che può intervenire, secondo l'articolo 95, è colui che dirige la politica del governo ed è responsabile di quello che fanno i suoi ministri e cioè il presidente del Consiglio. È stato lui il primo ad avallare, giustificare e dire che quei comportamenti della titolare del Viminale sono stati consoni, viceversa l'avrebbe avvicendata. Peraltro si tratta di un ministro tecnico. A Torino chi doveva agire era il questore, responsabile dell'ordine pubblico, che doveva fare quello che la legge gli dice di fare, supportato dal comitato di ordine pubblico e sicurezza presieduto dal prefetto». Sul fronte opposto il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari: «Dopo Viterbo, l'assalto alla Cgil, un altro rave abusivo ha generato gli ennesimi episodi di violenza. Chiediamo che Lamorgese venga a riferire in Aula perché è evidente che esiste un problema di gestione dell'ordine pubblico che ad oggi il ministro non ha saputo garantire». Sulla linea Meloni la sua deputata Augusta Montaruli, che ha sottolineato la stessa situazione di Viterbo: «Stavolta o è mancato il minimo controllo oppure si è lasciato fare. In ogni caso noi con un'interrogazione chiediamo l'intervento immediato di un ministro, più techno che tecnico, che avrebbe già dovuto dimettersi da tempo». Il deputato del Carroccio e vice segretario Lega in Piemonte Alessandro Giglio Vigna è stato ancora più critico nei confronti del ministro, arrivando a chiedersi se stia agendo in mala fede o se invece non sia all'altezza del ruolo che le è stato assegnato: «Poco serve che a festa conclusa si provveda all'identificazione di qualcuno di quei 5.000 sbandati. Un contentino che non rappresenta la lotta alla illegalità che gli abitanti del luogo si aspettano e che mette a repentaglio la sicurezza degli uomini delle forze dell'ordine. Il Siulp infatti ha denunciato il ferimento di alcuni poliziotti a causa di una fitta sassaiola di cui sono stati oggetto. Lamorgese se ci sei batti un colpo, altrimenti lascia il posto a chi sa cosa vuol dire garantire la sicurezza». Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, aveva ringraziato le forze dell'ordine esprimendo la sua solidarietà mettendo però l'accento sul rischio enorme di contagio: «Questo non è divertirsi, significa non avere rispetto delle regole e anche del sacrificio che tutti stiamo facendo per superare la pandemia, perché un rave party clandestino rappresenta un rischio enorme di contagio». Nessun commento da parte del centrosinistra a parte quello del sindaco di Nichelino, Giampiero Tolardo, che è stato molto severo: «Credo non sia necessario commentare il comportamento di persone che deliberatamente scelgono di agire contro la legge, mi sento solo di ringraziare chi già da sabato sera, con grande impegno e professionalità, ha lavorato ininterrottamente per gestire e riportare la situazione alla normalità».