La doppia morale di Bergamo. Perdona gli sfruttatori ma non chi è contro l’aborto
Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori (Ansa)
Le femministe protestano e i vigili impediscono il sit in dei pro life davanti all'ospedale. Rimosso il cartello «Dio, padre, famiglia, che meraviglia». Pregare si può, ma lontano.
Il centrodestra sposta all’ottobre del 2026 il divieto di circolazione e diminuisce il numero delle città interessate. Ma su Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna pende ancora la sentenza della Corte di giustizia Ue che contesta la qualità dell’aria.
Ieri una coppia di pazienti in grave stato di sofferenza ha «testimoniato» davanti alla Corte costituzionale nonostante l’opposizione di Filomena Gallo, segretaria della Coscioni. Il loro «torto»? Chiedere di esporre in 20 minuti delle riflessioni contro dell’eutanasia.