Il procedimento in corso a Palermo ha davvero una natura ideologica, ma non solo nel senso che intende delegittimare il leader leghista. L’obiettivo è più ambizioso: sottrarre alla politica il controllo delle frontiere.
Giuseppi si è unito all’indagine sostenendo di voler motivare ogni scelta passata. Ma da componente dell’organo parlamentare, non sarà possibile audirlo. Un chiaro conflitto d’interessi, passato sotto silenzio.
Basta sfogliare le pagine dei quotidiani per trovare ogni giorno decine di aggressioni da parte di stranieri, la cui origine è spesso nascosta fra le righe. Eppure i progressisti (e quegli stessi giornali) negano il problema e anzi attaccano chi chiede sicurezza.