2024-01-01
«Karaoke Night - Talenti senza vergogna», il nuovo show musicale in arrivo su Prime Video
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«Karaoke Night – Talenti senza vergogna» (Amazon Prime Video)
Il format è semplice e, in una certa misura, sembra poggiare su una concezione «antica» della musica: non professione o diletto di pochi, ma forma espressiva di e per la comunità. Karaoke Night – Talenti senza vergogna, i cui quattro episodi saranno rilasciati su Amazon Prime Video giovedì 4 gennaio, è la sfida canora tra persone che cantanti non sono. Si esibiscono per diletto, senza grande riguardo alla musicalità della propria voce. Cantano per cantare, e ballano pure. Votano, gli uni contro gli altri, per decretare chi alla fine della fiera meriti il titolo di «migliore». In totale, sono sette, famosi per ragioni diverse da quelle canore: Claudia Gerini, Alessia Lanza, Francesca Manzini, Pierpaolo Spollon, Tommaso Zorzi e Nicola Ventola, in gioco assieme a Lele Adani. Karaoke Night, adattamento italiano dello show Celebrity Karaoke Club, è la gara dei sette, il loro affannarsi con tanto di parrucche e coreografie, di travestimenti e sentimento, per accaparrarsi lo scettro finale. La gloria. Il beneplacito di Dargen D’Amico, conduttore di uno show che, come altri prima, pare mosso dal tentativo di spostare il baricentro dell’intrattenimento. Karaoke Night è figlio di Dinner Club e di Lol – Chi ride è fuori, di programmi che pur lontani dalla televisione generalista sono riusciti a suscitare un entusiasmo capillare. Programmi che hanno ponderato le proprie battute così bene da permettere loro di diventate virali. Programmi costruiti su dinamiche poi commentate da una mole di gente pari o superiore a quella che avrebbe commentato i grandi reality di Canale 5 o RaiDue. Programmi nati online, per i soli abbonati, e diventati invece patrimonio pubblico declinato in meme, video, frasi ripetute a mo’ di mantra. Karaoke Night, con la sua prima stagione e i suoi primi quattro episodi, non avrà forse la stessa risonanza degli show di cui è figlio. Il cast ha un appeal diverso, dopotutto, e all’interno della narrazione non è prevista, com’è stato altrove, la rincorsa alla risata. Potrebbe, dunque, essere diverso il risultato finale di Karaoke Night, meno «virale». Ma il condizionale è d’obbligo, i perché tanti. La formula di Karaoke Night, come quella degli show precedenti, è moderna, veloce. Pochi episodi, la cura estrema del pacchetto visivo, una durata limitata. Poi, la possibilità di vedere e rivedere lo show, senza orari né grandi impegni, con le pause che lo streaming permette, con le comodità che incentiva. E la musica, i classici italiani e le hit internazionali, grande collante: la musica non come performance, ma sfogo, come divertimento e non merce. La musica, come dovrebbe essere e non come, spesso, è.
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)
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