2020-07-15
Johnson mette al bando il 5G cinese. Huawei all’Italia: «Voi non fatelo»
Boris Johnson (Getty images)
Il Regno Unito esclude il colosso asiatico dalle forniture. E parte una nota per Giuseppe Conte. Boris Johnson ieri ha ufficialmente escluso Huawei dalle forniture per la nuova rete 5G nel Regno Unito a partire dal 31 dicembre. Dopo la notizia ufficializzata ieri - ma nell'aria da qualche giorno - il colosso cinese ha diffuso una nota nella speranza che il governo italiano non segua le stesse decisioni di quello inglese: «Ci aspettiamo che il governo italiano prosegua il suo processo di digitalizzazione sulla base di criteri di sicurezza obiettivi, indipendenti e trasparenti per tutti i fornitori, preservando la diversità e la concorrenza nel mercato. Confermiamo la nostra piena volontà di collaborazione con le autorità italiane e i nostri clienti per raggiungere i più alti standard di sicurezza Itf in Italia e fornire le migliori soluzioni tecnologiche», recita un dispaccio del colosso hi tech. «La deludente inversione di rotta del governo britannico», continua la nota di Huawei, «è stata da quest'ultimo giustificata con riferimento alle sanzioni imposte dal governo statunitense, sebbene non supportate da prove, e non ad alcuna violazione da parte di Huawei. In tal modo, il governo degli Stati Uniti potrebbe ridurre la varietà dell'offerta nel mercato dei fornitori, danneggiando l'economia digitale europea e minando la sovranità digitale dell'Europa, che include la libertà di scegliere i propri fornitori. Ciò mette anche a repentaglio la cooperazione globale, con un conseguente innalzamento dei prezzi e un'inferiore qualità per i consumatori. Huawei continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere per fornire ai propri clienti i migliori servizi e soluzioni e ridurre al minimo l'impatto delle sanzioni statunitensi», conclude la nota.Del resto il colosso cinese fa bene ad avere questo timore. È di pochi giorni fa la notizia secondo cui Tim avrebbe escluso Huawei dalla gara per la costruzione della rete 5G in Italia e in Brasile. Il gruppo avrebbe ammesso alla competizione solo cinque aziende: Ericsson, Nokia, Cisco, Mavenir e Affirmed Networks. Va detto, però, che Tim sta continuando comunque ad avere rapporti commerciali con Huawei su altri fronti che non riguardano le reti mobili di quinta generazione. Ad ogni modo, la scelta del governo inglese si preannuncia come un duro colpo per le tasche del gruppo cinese. Downing street ha infatti vietato alle compagnie di telecomunicazioni di acquistare nuove apparecchiature prodotte da Huawei Technologies e ha dato loro fino al 2027 per rimuovere la tecnologia del gruppo cinese dalle reti 5G.Insomma, la pressione degli Stati Uniti sui governi europei per escludere Huawei dalle loro reti 5G sta dando dei risultati. Alti funzionari statunitensi, guidati dal consigliere per la Sicurezza Nazionale, Robert O'Brien, e dai suoi omologhi di Italia, Germania, Francia e Regno Unito, si incontreranno a Parigi questa settimana.Diversi funzionari statunitensi sostengono da tempo che Pechino potrebbe imporre a Huawei di sabotare o spiare le attività europee attraverso le reti 5G, una tesi che la multinazionale e il regime cinese respingono con forza.Il ministro britannico per il Digitale, Oliver Dowden, ha affermato che la mossa, che sarà messa in atto in autunno, ritarderà lo sviluppo del 5G di due o tre anni e costerà fino a 2 miliardi di sterline e ha aggiunto che la decisione degli Stati Uniti ha introdotto «un significativo cambiamento materiale» del rischio associato all'uso della tecnologia di Huawei. Il settore ha sofferto a causa di «un fallimento del mercato globale» ed è «pericolosamente dipendente da pochi venditori», ha spiegato.