2023-04-02
Italia Cinquanta: a Gorizia e a Gradisca d’Isonzo in mostra moda, pittura e design
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A Gorizia, negli ampi spazi di Palazzo Attems Petzenstein, una grande mostra racconta l’Italia degli anni Cinquanta e la nascita dell’Italian Style attraverso la moda, il design e le arti applicate.Nella vicina Gradisca d’Isonzo, borgo fra i più belli d’Italia, la Galleria Regionale d’arte Contemporanea «Luigi Spazzapan» ospita invece un’originale e interessante esposizione che narra, attraverso una nutrita raccolta di dipinti e installazioni, del rapporto personale e artistico fra il pittore italo-sloveno Spazzapan e il celebre architetto trentino Ettore Sottsass.Città di confine, bilingue, mittelleuropea, terra di ottimi vini e buona cucina, Gorizia, che nel 2025 - insieme a Nova Gorica - sarà Capitale Europea della Cultura, è anche un importante e vivace centro culturale. Ed è una delle sue sede museali più importanti, il settecentesco Palazzo Attems Petzenstein, ad ospitare (sino al 27 agosto 2023) «Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile» un’ importante mostra dedicata ai mitici anni ’50, preludio del cosiddetto Miracolo italiano e decennio in cui l’Italia, reduce dalle ferite della guerra, si preparava con entusiasmo a costruire, anzi, «ad aggredire» il suo futuro, dettando le regole della moda e del design.La MostraCurata da Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin, attraverso una ricca carrellata di abiti, oggetti, ceramiche, lampade, mobili, arazzi, stoffe, tappeti e persino una splendida automobile datata 1957 - una nera ed elegatissima Lancia Aurelia B20 che accoglie il visitatore nell’androne di Palazzo Attems Petzenstein - l’esposizione goriziana ripercorre quel lasso di tempo che va dalle elezioni del 18 aprile 1948 alle Olimpiadi di Roma del 1960, un periodo di grande rinascita economica e culturale e trampolino di lancio del design italiano, che sarebbe poi diventato celebre in tutto il mondo come «Made in Italy», il nostro unico e inimitabile «marchio di fabbrica tricolore». Design certo, ma anche moda, visto che è proprio negli anni ’50 - e precisamente nel 1951 - che si fa risalire la nascita ufficiale della moda italiana, grazie all’iniziativa illuminata di Giovan Battista Giorgini, padre della favolosa stagione della Sala Bianca di Palazzo Pitti, straordinaria scenografia di sfilate che radunavano i compratori di tutto il mondo, ponendo le basi del fenomeno dell’ Italian Fashion.In un susseguirsi di sale che espongono pezzi disegnati da nomi leggendari dell’architettura e del design(da Franco Albini a Gio Ponti, da Marco Zanuso a Vico Magistretti passando per Luigi Caccia Dominioni e Piero Fornasetti) e abiti e accessori creati da stilisti altrettanto leggendari ( Emilio Pucci e Roberto Capucci in primis, ma anche le Sorelle Fontana, Jole Veneziani, Gattinoni, Biki, Curiel, Marucelli, Gucci e Salvatore Ferragamo), questa mostra si colloca fra le esposizioni più interessanti della stagione espositiva del 2023 e un importante (e dovuto) omaggio alla grande tradizione manifatturiera italiana. Nella sezione design, fra i «fiori all’occhiello» dell’esposizione, la Sedia Sole di Fornasetti; la ricchissima e straordinaria produzione muranese della Venini & C e di Barovier & Toso; la macchina da scrivere Olivetti Lettera 22 del 1950 e la macchina da cucire Necchi Mirella del 1957. Per la parte dedicata alla moda, forte di un’artigianalità di altissimo livello, impossibile non citare gli straordinari abiti a più strati di Roberto Capucci, con quelle geometrie che sembrano sfidare le leggi di gravità. A fare da contorno, suggestive gigantografie in bianco e nero di stilisti, modelle, atelier, sfilate, stelle del cinema hollywoodiano e dive «nostrane», clientela d’elite delle grandi firme della moda.Sulla scia di questa grande mostra, a pochi km da Gorizia, la Galleria Regionale d’Arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo ospita (sino al 30 aprile) un’interessate e davvero originale esposizione - ottimamente curata da Lorenzo Michelli e Vanja Strukelj - che racconta del rapporto affettivo ed artistico fra il celebre architetto e design Ettore Sottsass (classe 1917) e il pittore Luigi Spazzapan, nato a Gradisca il 18 aprile del 1889. Sottsass/Spazzapan, la mostraDiversi per provenenienza, vicende di vita ed estrazione sociale, separati da trent’ani di età, il giovane Sottsass, figlio d’arte e grande appassionato di disegno ed architettura, conosce Spazzapan a Torino, nella seconda metà degli anni ’30, restando immediatamente folgorato dalla sua arte e dalla sua personalità: ne nasce un’amicizia e una frequentazione che influenzerà profondamente l’arte e la creatività di Sottsass e di cui lui stesso non ha mai fatto mistero, sottolinenado spesso- nei suoi scritti autobiografici – la grande importanza di questo Maestro friulano, così attento al segno, al colore e al senso della pittura. Segni e colori (o forse è meglio dire esplosione di colori), ma anche tematiche, che dai quadri di Spazzapan sembrano passare a alle opere del Sottsass pittore e (del più celebre) Sottsass architetto e designer.E basta visitare le otto sale della mostra - ricche di oltre 120 opere - per rendersi conto, pur nelle loro diversità, di quanto fossero osmotici questi due artisti… Oltre ad una una sezione interamente dedicata a Spazzapan (in cui al patrimonio della Galleria gradiscana si affiancano tre importanti prestiti dalla GAM di Torino), il percorso espositivo offre al visitatore la possibilità di ammirare le prime prove artistiche di Sottsass (sicuramente quelle che presentano più assonanza con i dipinti di Spazzapan), progetti d’interni, bozzetti per stoffe e tappeti, illustrazioni dell’allievo messe a confronto con le prove del maestro e, nelle ultime stanze della Galleria, appaiono chiare le differenti dimensioni di Sottsass, che sopravvivrà decenni al suo mentore e che avrà modo di affrontare orizzonti culturali diversi e sconosciuti a Spazzapan. Da segnalare, fra le opere in mostra, la Libreria Carlton di Sottsass (realizzata in materiale plastico e legno multicolore) in dialogo con i Santi Cosma e Damiano con cattedrale barocca, bellissima tela di Spazzapan e, sempre di Spazzapan, la Natura morta con fiori geometrici. Portano invece la firma di Sottsass le coloratissime Composizione astratta del 1947 e lo Studio per decorazione floreale con motivo di farfalla datata 1940.Un’esposizione davvero unica nel suo genere, che per importanza ed originalità meriterebbe, dopo Gradisca, piazze espositive di più ampio respiro...
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
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