2023-11-05
L’islamista indottrinava il fratellino
L’estremista del Bangladesh arrestato a Genova aveva catechizzato il parente di 11 anni. Nei disegni del piccolo trovati riferimenti al fucile Ak-47 e alla moschea di Gerusalemme.Stava cercando di allevare un piccolo jihadista Faysal Rahman, l’operaio dei cantieri navali di Fincantieri per la Sistel Data originario del Bangladesh arrestato l’altro giorno dalla Digos di Genova nel quartiere di Sestri Ponente. E, emerge dall’inchiesta coordinata dalla Procura antiterrorismo, aveva avviato il fratellino di undici anni alla radicalizzazione. Proprio alcuni dei disegni del fratellino sono stati richiamati dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare. Uno in particolare, che raffigurava la moschea di Gerusalemme e un fucile d’assalto Ak-47 (l’arma preferita dai foreign fighters) accompagnati da un riferimento ai «sette cieli» citati nel Corano. Faysal, compiaciuto, pubblica il disegno sul suo profilo Facebook e nel post scrive: «La mia mente si riempie di gioia quando mi fa domande sulla moschea di Al-Aqsa, Gerusalemme, l’imam Mahdi». Di disegni come quello il piccolo sembra averne fatti diversi. E a scuola i docenti se ne sono accorti. Sui quaderni che il ragazzino portava in classe quel fucile mitragliatore sarebbe comparso spesso. A un certo punto, quindi, nel 2019, sarebbe partita una segnalazione. Faysal, però, sembrava essere nel pieno del suo delirio islamista. Le preghiere in moschea e i sermoni nel centro islamico nei quali era stato avviato dalla famiglia (che non viene definita radicalizzata) sono cominciati ad andargli stretti. E allora ha prima aderito al movimento religioso Jamaat Tabligh Dawaa (una scuola di islam radicale), ha cominciato a indossare abiti tradizionali e la kefiah bianconera simbolo di Hamas. Poi ha cominciato a definirsi un «Ghuraba», ovvero un estraneo fra gli stessi musulmani. E infine ha comprato la bandiera della cellula terrorista alla quale si sarebbe affiliato. Quando l’altro giorno gli agenti della Digos si sono presentati a casa Rahman per portare via Faysal il fratellino si è stretto alla mamma e al padre. Tutto ciò che c’era nella sua cameretta, dove i due fratelli, ricostruisce il Secolo XIX, trascorrevano i pomeriggi in cui Faysal non era a lavoro, sarebbe stato portato via dagli investigatori. E pensare che era entrato regolarmente in Italia nel 2018 e che dopo le scuole superiori (che ha terminato in Italia) aveva già cominciato a lavorare con il padre nella Sistel. Nonostante chi lo conosce lo descrive come un «taciturno», nulla, fino al 2019, lasciava trasparire dei pericoli. In tre anni, però, stando a quanto hanno ricostruito gli inquirenti, oltre a indottrinare il fratellino si sarebbe auto addestrato all’uso delle armi, avrebbe cominciato a fare allenamenti paramilitari e a seguire i sermoni degli imam più estremisti. Fino a che non si è definito pubblicamente pronto al martirio, da «guerriero di Dio». Gli inquirenti ritengono di aver fermato l’indagato appena in tempo. «Rahman», scrive il gip, «si stava adoperando per allontanarsi dall’Italia». Dalle ultime informative della Digos risulta «che l’indagato abbia richiesto informazioni per poter viaggiare tra Spagna, Germania e Francia con la sola ricevuta della presentazione di rinnovo del permesso di soggiorno accompagnata da altro documento». Per questo, sottolinea il giudice, se Rahaman venisse rimesso in libertà «continuerebbe a divulgare e fare propaganda di messaggi di matrice quaedista e potrebbe concretizzare i suoi propositi di martirio in nome del jihad armato che ha, da ultimo, manifestato, tenuto peraltro conto dell’escalation di maturazione del sentimento radicale attestato dai contenuti pubblicati sul profilo Facebook».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.