2025-03-24
Bilancio Iren, nel 2024 raddoppiati i dividendi
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Luca Dal Fabbro, presidente del gruppo Iren (Imagoeconomica)
Iren, società italiana che opera nella produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, nei servizi di teleriscaldamento e nella gestione di servizi idrici integrati, ambientali e tecnologici, ha approvato il bilancio del 2024, registrando un miglioramento degli indicatori economici e di sostenibilità, con un margine operativo lordo (Ebitda) che si attesta a 1,274 milioni di euro, in crescita del 6,5 per cento rispetto agli 1,196 milioni dell’anno precedente. L’utile netto attribuibile agli azionisti pari a 268 milioni di euro sale del 5 per cento, una crescita che riflette l’andamento dell’Ebitda e una miglior gestione finanziaria a compensazione di una maggiore incidenza delle imposte. A contribuire al perseguimento dei risultati, l’espansione del perimetro societario, con l’integrazione di Acquaenna e Sienambiente.«Questa capacità di estrarre valore dalle società acquisite», ha affermato il presidente del gruppo, Luca Dal Fabbro, «ci ha portati ad anticipare già nel 2025 il consolidamento di Egea, favorendo nuovi investimenti sui territori come lo sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria». Dal Fabbro ha poi puntualizzato come «dal punto di vista finanziario nel corso dell’anno è cresciuto il peso della finanza sostenibile attraverso l’emissione di due nuovi Green Bond per un valore complessivo di un miliardo di euro. Inoltre, a gennaio 2025 abbiamo emesso il primo Bond Ibrido di Iren per un valore di 500 milioni di euro a supporto dello sviluppo inorganico».Il risultato operativo dell’esercizio si attesta a 519,7 milioni di euro, segnando una crescita che sfiora il 12 per cento rispetto ai 464,4 milioni dell’anno prima. L’aumento è stato influenzato da diversi fattori, tra cui maggiori ammortamenti per circa 55 milioni, legati soprattutto all’entrata in esercizio di nuovi impianti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento. E, altro elemento rilevante è la diminuzione degli accantonamenti al fondo rischi, che si sono ridotti di circa 44 milioni rispetto al 2023, anno in cui erano stati effettuati accantonamenti straordinari a seguito del decreto legge “Sostegni ter”, non replicabili nel periodo corrente. Al contrario, si è registrato un lieve aumento degli accantonamenti al fondo svalutazione crediti.Inoltre, dal punto di vista ambientale, l’azienda ha registrato una riduzione del 6 per cento dell’intensità carbonica, con 315 grammi di CO2 per chilowattora, grazie all’aumento della produzione di energia idroelettrica.