2020-07-08
Iqos, da Fda sì alla commercializzazione come prodotto «a ridotta esposizione»
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L'autorità americana ha riconosciuto che è possibile informare i consumatori circa la minore esposizione per l'organismo a sostanze chimiche dannose del dispositivo rispetto alle sigarette tradizionali. «Una decisione storica» secondo Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia.Iqos può essere commercializzato negli Usa presentandolo come un prodotto del tabacco «a ridotta esposizione». Vuol dire che è possibile indicare con chiarezza che si tratta di una soluzione che «riduce significativamente l'esposizione dell'organismo a sostanze chimiche dannose o potenzialmente dannose». A confermarlo è stata l'Fda, la Food and drug administration, l'autorità statunitense che si occupa di regolare i prodotti alimentari, farmaceutici e del tabacco, dopo un'analisi durata quasi quattro anni che ha preso in considerazione gli studi scientifici realizzati nei laboratori di Philip Morris International, gli studi scientifici indipendenti e la letteratura peer-review ed emersa negli ultimi anni da parte di enti scientifici e governativi in tutto il mondo, oltre che su studi condotti dalla stessa agenzia sul prodotto IQOS, il dispositivo di nuova generazione che scalda il tabacco senza bruciarlo. L'agenzia ha stabilito che le evidenze disponibili non supportano ancora l'emissione di un'indicazione di «modificato rischio», ma supportano l'emissione di un'indicazione di «modificata esposizione» per questi prodotti.«La decisione della Fda è una pietra miliare per la salute pubblica. Molte delle decine di milioni di uomini e donne americani che oggi fumano smetteranno, ma molti non lo faranno. La decisione di oggi rende possibile informare questi adulti che passare completamente a Iqos è una scelta migliore che continuare a fumare» ha commentato il Ceo di Philip Morris International André Calantzopoulos.Mitch Zeller, direttore del Centro per i prodotti del tabacco della Food and drug administration, ha spiegato come si è arrivati a questa decisione: «Attraverso il processo di autorizzazione per i prodotti del tabacco a rischio modificato la Fda desidera assicurarsi che l'informazione diretta ai consumatori circa il ridotto rischio o la ridotta esposizione derivanti dall'utilizzo di un prodotto del tabacco sia supportata da evidenze scientifiche e comprensibile. I dati sottoposti dall'azienda (Philip Morris, ndr) dimostrano che commercializzare questi particolari prodotti con le informazioni autorizzate potrebbe aiutare i fumatori adulti dipendenti a lasciare le tradizionali sigarette e a ridurre la loro esposizione alle sostanze dannose, ma solo se il passaggio avviene in modo completo».Il dirigente si è concentrato poi sulla necessità di vigilare sulle conseguenze di questa decisione: «La Fda» ha aggiunto «monitorerà come Iqos viene utilizzato dai consumatori per determinare se questi prodotti manifesteranno il loro potenziale e non causeranno un incremento nell'utilizzo tra i giovani. È importante sottolineare che questi prodotti non sono privi di rischio, quindi le persone, specialmente i giovani, che non utilizzano prodotti del tabacco non dovrebbero iniziare a utilizzare né questi prodotti né altri prodotti del tabacco».Ad approfondire il concetto ha provveduto Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia: «L'autorizzazione della Fda conferma che Iqos è un prodotto fondamentalmente diverso dalle sigarette. Gli studi scientifici dimostrano che il passaggio completo a questo prodotto riduce l'esposizione a sostanze chimiche dannose o potenzialmente dannose. Si tratta di una decisione storica che conferma come la nostra strategia di sostituire completamente le sigarette con prodotti senza combustione, per i fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare, va nella direzione di tutelare la salute pubblica nel suo complesso».Hannappel ha poi ricordato come nel provvedimento americano entri un contributo tricolore: «La decisione dell'Fda ci rende ancora più orgogliosi perché frutto anche dell'eccellenza del nostro stabilimento di Bologna, i cui processi produttivi sono stati oggetto di analisi da parte degli esperti Fda e perché proprio a Bologna, oggi, vengono prodotti gli stick di tabacco da utilizzare insieme a Iqos, destinati al mercato americano».La decisione dell'Fda può fare scuola, dimostra a governi e organizzazioni di salute pubblica che esistono percorsi alternativi ai divieti assoluti e alle chiusure a oltranza per indirizzare verso soluzioni meno dannose chi non riesce, o semplicemente non vuole, smettere di fumare.
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