2022-02-24
Gli invisibili: chi dice no vuole esercitare i suoi diritti e non ha paura di sacrificare tutto
Hanno tolto loro diritti e servizi in modo arbitrario. Sono diventati capri espiatori senza alcun fondamento scientifico. Vengono dileggiati, mostrificati o ignorati dall'opinione pubblica. Di fatto, sono milioni gli "invisibili" che, a prescindere dalla bontà o meno delle loro ragioni, vengono privati del lavoro e non solo in virtù di provvedimenti spericolati e quasi unici nelle democrazie occidentali. Vogliamo raccontare - anche - le loro storie. Scriveteci a invisibili@laverita.infoMio marito è morto in attesa di fare un esameEravamo già pensionati quando è cominciata la pandemia. Entrambi biologi di formazione, abbiamo quasi da subito messo in dubbio la narrazione governativa sposata dai media mainstream. Quando sono arrivati i sieri abbiamo deciso di non vaccinarci e sono arrivate le limitazioni senza alcun rispetto della logica e della razionalità scientifica. Mio marito si è visto sottrarre la palestra e il bridge, le sessioni di musica e le chiacchierate con gli amici una volta alla settimana al bar. Io le mie partite di tennis che ho ostinatamente continuato a praticare all’aperto, con il ghiaccio e la nebbia. Non abbiamo più potuto accompagnare e riprendere al nido la nostra nipotina.E poi è accaduto l’impensabile: dal 6 di dicembre siamo stati confinati nell’isola in cui abitavamo, il Lido di Venezia. Un’isola che fa parte di una città fatta di isole tra le quali ci si muove solo con i mezzi pubblici. Nessuna possibilità di muoversi perché i tamponi erano introvabili. Appuntamento con la banca a Venezia saltato malgrado dovessimo operare un importante cambiamento. Medico di base anch’esso a Venezia irraggiungibile: mio marito aveva fatto degli esami perché non si sentiva bene, ma non voleva rischiare la multa e l’umiliazione di sentirsi clandestino. Nel frattempo, un elettrocardiogramma sotto sforzo nell’isola non era risultato disponibile né in convenzione né a pagamento e lui era stanco e sfiduciato. Era arrivato alla conclusione che avevano vinto loro e si sarebbe vaccinato. L’ho trovato seduto sul divano, con gli occhi chiusi, senza vita alle 4 di notte del 17 gennaio. Li maledico. Anna LionelloSola con tre bimbi cerco di arrangiarmi come possoHo 41 anni, sono divorziata, ho tre figli e son stata sospesa dal lavoro perché non ho voluto vaccinarmi e sottopormi a tamponi ogni 48 ore. Ero parte del personale scolastico come addetta alla mensa, perciò la sospensione è cominciata il 16 settembre. Se sono libera di decidere della mia salute trovo sia ingiusto forzarmi attraverso escamotage a vaccinarmi oppure obbligarmi a sottopormi a tamponi che avrebbe un costo di oltre 180 euro al mese. Oltretutto non vedo perché io, non vaccinata, mi debba sottoporre al tampone, mentre i vaccinati che comunque possono trasmettere il virus non debbano farlo. Perché controllare sempre me e non chi mi circonda? Ora mi sto arrangiando come posso. Devo ancora capire se l’essere invisibile è un super potere o una condanna.Chiara CallegariNoi combattiamo per la libertà di ogni cittadinoMi chiamo Silvia, over 50, e forse non sono così invisibile come vorrebbero che fossi. Divento invisibile quando si parla di diritti, quando si parla di doveri si ricordano molto bene della mia esistenza. C’è chi sarebbe voluto addirittura venire a stanarmi, dimenticando il fatto che non sono assolutamente rintanata, anzi, sono qui a gridare il mio disappunto e la mia disapprovazione senza nascondermi dietro nessun paravento. Ci abbiamo messo la faccia e la nostra non è una faccia invisibile. Ci puoi leggere espressioni di meraviglia, di incredulità, di paura, perché a tratti sono riusciti davvero a spaventarci, di sfiducia, di delusione, di disperazione. Hanno provato a fare addirittura degli identikit dei no vax, le poche volte che ne ho letto qualcuno sono morta dalle risate. Non ci sono mai andati vicini i grandi esperti con la faccia da tv, perché non possono comprendere le persone che combattono per convinzioni, ideali, valori, per avere la forza di guardarsi allo specchio con ammirazione. Un’ammirazione non dettata dalla vanità, ma dalla integrità. Ci hanno vomitato addosso qualsiasi nefandezza, accusandoci di essere la causa di tutto quello che stava succedendo, ma nel frattempo noi andavamo a lavorare senza poter accedere alla mensa aziendale, facendo tre tamponi a settimana, mostrando quello scempio che è il green pass quasi con vergogna, ascoltando i commenti dei colleghi, non sempre così lusinghieri, ma continuando a difendere la libertà, e la libertà non è solo la nostra, ma quella di tutti. Sono diventata positiva al Covid, proprio dal giorno in cui non sarei più potuta andare a lavorare, il 15 febbraio, il giorno della vergogna. Avrò il green pass rafforzato, strumento ancora più ignobile, che probabilmente sarò costretta a utilizzare per recarmi a lavoro in treno, in quanto sono pendolare, e per svolgere la mia mansione. Alcune volte mi chiedo dove posso aver trovato la forza per resistere finora. Silvia Loreti Assurdo costringere pure i guariti a fare la punturaHo 59 anni e ho contratto il virus in forma grave con ricovero ospedaliero dal 13 al 24 febbraio 2021. Ho evitato la terapia intensiva per miracolo, ma comunque sono stato curato con ossigeno per circa cinque giorni, poi sono guarito dalla polmonite interstiziale e sono stato dimesso. A casa ho continuato le cure per altri 15 giorni. Il recupero è stato molto lento e sofferto, ma dopo un anno posso ammettere di essermi ripreso abbastanza bene.Il 30 dicembre 2021 ho fatto un test degli anticorpi Igg, che è risultato a 85 quando il livello di soglia è 7, ma lo Stato mi vuole obbligare a vaccinarmi senza considerare minimamente il mio stato di immunità e di salute e tutti gli studi che provano che i guariti hanno un’immunità naturale. I guariti non vaccinati sono una risorsa molto preziosa, da proteggere e tutelare per eventuali studi, ricerche, statistiche e confronti con i vaccinati. Se si vaccina a tappeto chiunque come si potrà poi un giorno avere dei soggetti di confronto? I guariti praticamente non vengono assolutamente considerati anche se non rappresentano un pericolo maggiore di tanti vaccinati in circolazione, anzi sono più protetti.Uriele De Maio I controlli sui bus spaventano gli adolescentiSiamo una famiglia di quattro persone che ha deciso di non vaccinarsi soprattutto da quando è diventato un ricatto. Abitiamo a Roma. Essendo sanitaria, ho perso il lavoro e sono in attesa della sospensione da parte dell’Albo; vorrei sottolineare che non sono riuscita attualmente a trovare un lavoro nemmeno in altri campi perché richiedono tutti il vaccino. Mio marito invece è riuscito a mantenere il suo lavoro grazie ai tamponi. I miei figli, entrambi adolescenti, hanno visto di fatto interrotta la loro vita, rimanendo esclusi da ogni attività sia sportiva sia di relazione. In questi due anni io e mio marito abbiamo dovuto supportarli emotivamente a causa di ripetute crisi depressive e attacchi di angoscia. La Dad è stata un’esperienza davvero umiliante per entrambi i miei figli che, pur essendo due studenti modello, faticano a mantenere l’attenzione e la concentrazione in un contesto che si è rivelato altamente alienante e poco adatto all’apprendimento.I miei figli praticavano entrambi arti marziali e abbiamo dovuto interrompere ogni tipo di attività sportiva essendo stati allontanati dalle palestre per mancanza di super green pass; dovendo sostenere economicamente i tamponi per permettere a mio marito di lavorare, non abbiamo potuto pagarli anche per loro e attualmente non potremmo permetterci di pagare neanche la palestra. Sono stati tagliati fuori dalla biblioteca e da ogni tipo di attività ricreativa come i gruppi teatrali e musicali, le uscite con gli amici, il cinema, il teatro, le visite culturali. A scuola la situazione è di tensione perché i professori li stimolano ogni giorno alla vaccinazione. I miei figli, dopo aver subito tutto questo, si sono visti ridurre la loro libertà di movimento perché non possono più prendere i mezzi pubblici. Poiché abbiamo pagato un abbonamento annuale e continuano ad andare a scuola con i mezzi pubblici; sono già stati fermati e controllati dalla polizia che, trovandoli senza super green pass, non li ha multati ma li ha spaventati, tanto che sono tornati a casa in lacrime. Ogni giorno ci chiedono quando finirà tutto questo, si fanno coraggio a vicenda spesso uscendo insieme a camminare in città che è l’unica cosa che attualmente possono fare. Ritengo che ridurre dei ragazzi in questo stato di depressione e demotivazione sia l’ennesima vigliaccata di questo governo. Carla VenturiniIn banca mi restano appena 1.110 euro per i prossimi mesiDa un anno vivo in una casa popolare, ho due figli di 6 e 2 anni e una compagna. Lavoravo in una azienda agricola e agriturismo, ma dal 15 ottobre 2021 sono a casa perché vogliono solo persone vaccinate e non con tampone. Scadenza contratto 31 dicembre 2021, speravo nella fine dello stato di emergenza e nel rientro lavoro a gennaio 2022. No, vogliano solo gente vaccinata... Ho come tutti bollette da pagare, figli da mantenere, affitto e appena 1.110 euro sul conto corrente. Fra un mese cosa faccio? Vado a rubare? Siamo disperati, non si trova lavoro, tutti vogliano gente immunizzata. Io in famiglia ho persone vaccinate che hanno subito eventi avversi e provo paura: se mi succede qualcosa, ai miei figli chi ci pensa? Siamo isolati in una società che comunque da me vuole tasse e soldi. Spero che a marzo cambi tutto, non solo qualcosa, altrimenti qui si fa la fame.Francesco BottaiCausa lasciapassare ho iniziato a soffrire di attacchi di panicoSono un ragazzo di 33 anni che ha deciso di non vaccinarsi in quanto ritengo che alla mia età non sia utile (ho anche superato il Covid senza problemi), anzi possa essere dannoso. Da quando è stato istituito il super green pass soffro di attacchi d’ansia e non riesco più a esser quello di prima. Non posso andare in un ristorante o salire su un autobus, per non parlare delle liti in famiglia. Tanti mi dicono: «Fatti il vaccino così avrai il green pass». Ma perché devo assumere una terapia potenzialmente pericolosa per poter svolgere attività che ho il sacrosanto diritto di fare essendo un cittadino italiano che paga regolarmente le tasse? La mia vita è diventata un incubo e non vedo nessuna luce in fondo al tunnel.Daniele FurliniMi sono licenziata per non fare tamponi continuiSono una receptionist in hotel, mamma di una bimba di 4 anni, che dopo 18 anni di lavoro sodo per la stessa azienda ha deciso di licenziarsi per esasperazione da tamponi. Lavorando a turni (comunicati il sabato per la settimana successiva) potete immaginare che cosa significasse organizzare i tamponi ogni 48 ore in base agli orari comunicati. A settembre mi ero rivolta al mio medico di base per capire come muovermi visto che ho dei problemi alle vene, l’endometriosi e una serie di patologie per le quali soffro di dolori sette giorni su sette e la sua risposta è stata: «Avresti diritto all’esenzione ma non posso fartela e averla dai medici privati è praticamente impossibile». Ha tenuto a precisare che mi avrebbe fatto vaccinare in un centro privato dove mi avrebbero tenuto sotto osservazione per un’ora anziché il solito quarto d’ora. Mi sono chiesta: e poi? Se succede qualcosa nei giorni successivi? Ho una bimba di 4 anni da crescere! Quante persone sono nella mia stessa situazione? Quante persone vivono con eventi avversi, semplicemente perché si sono fidate del governo? Ciliegina sulla torta: vi scrivo mentre sono in quarantena, positiva... Un giorno di febbre e ora sto benissimo. Sembra di vivere in un incubo, ma è purtroppo è la realtà. Che Dio sia con voi e anche con tutti gli invisibili che stanno vivendo momenti tristi (io come tanti altri mi sono allontanata per sopravvivere psicologicamente da tutta la mia famiglia, alla quale sono stata sempre molto legata, e ho chiuso i rapporti anche con molti amici perché sono una no vax e quindi una persona non per bene, a detta loro). Fortuna che Dio ci ha fatto conoscere altri no vax e ci facciamo una forza incredibile.Sabrina SalernoNon posso vedere mia madre ricoverata in RsaLa mia ostinazione a non piegarmi a una vera e propria estorsione sulla mia dignità e libertà, a parte le questioni morali, legalitarie e politiche, mi ha posto nel girone dei dannati di Stato anche se, devo dire, tra i tanti drammi il costo che devo pagare io è tra i minori. Grazie a Dio, essendo in pensione, non ho il problema di mettere insieme il pranzo con la cena, almeno sino a quando non me la toglieranno. Il mio maggior disagio consiste nel non poter andare a trovare mia madre, 93 anni, che dal 2021 è stata accolta in una Rsa nei pressi di Perugia. Sino a quando mi sono potuto muovere dalla Sardegna affrontavo il viaggio per farmi vedere dieci minuti attraverso una finestra, ma ora mi è impedito anche quel poco. Benché le telefoni tutti i giorni, vivo nel terrore che possa accusarmi di averla abbandonata al suo destino.Bruno FerralisCi vogliono togliere la proprietà del nostro corpoVi scrivo per esplicitare una cosa che trovo assolutamente brutale e incivile. Mi riferisco al fatto che una persona debba essere privata del possesso del proprio corpo tramite un ricatto. Ossia, o ti vaccini e quindi, anche contro la tua volontà, mi dai il tuo corpo, o ti nego la possibilità di vivere togliendoti il lavoro. Mi chiedo come un Paese possa ritenersi civile se ricatta le persone con una scelta, dettata da niente di sanitario ma da una folle, inutile, feroce persecuzione. Sono una Oss sospesa, ho lavorato quando non c’era alcun vaccino e mi sono contagiata a novembre 2020, in forma lieve, non ho infettato nessuno, ho sempre pagato le tasse. E ora, dopo essere stata sospesa senza stipendio dal 15 ottobre, essendo cinquantenne non potrò più avere il diritto di fare nessun tipo di lavoro perché mi viene negato da questo sistema che ormai ha come unico obiettivo quello di perseguitare chi pensa che il proprio corpo sia una proprietà personale che non appartiene né al governo né alle case farmaceutiche.Paola Berti Ingresso vietato ai bagni dell’autogrillDomattina partirò con la mia compagna per la montagna. Non essendo vaccinati, ovviamente ci sposteremo in auto e andremo nel nostro mini appartamento di proprietà, non in hotel. Ora, avendo una certa età, sorge il problema di eventuali necessità fisiologiche durante il viaggio di 300 chilometri della durata di tre ore. Non essendo vaccinati, possiamo sì fermarci nelle aree di sosta, ma, secondo i decreti, non possiamo entrare nei punti di ristoro per usufruire dei servizi igienici. Forse lo potremmo fare se ci fosse qualche servizio accessibile dall’esterno dell’area di servizio. Ecco allora che per spostarci ho provveduto ad acquistare due orinatoi a tenuta stagna e dei teli per coprire i finestrini. Questa è la libertà che ci concedono. Purtroppo constato quotidianamente che chi si è vaccinato per convinzione ha un odio profondo per chi non lo ha fatto. I miei ex amici tutti trivaccinati propongono di far pagare le spese mediche ai non vaccinati, di obbligarli a portare un marchio sui vestiti che li distingua quando si spostano. Ultimamente stanno dicendo che sarebbe bene non permettere a tutti di votare, perché molta gente non è in grado di decidere correttamente e il loro voto non sarebbe utile. Ma dove sta andando la democrazia del nostro Paese, pilotata dalle istituzioni e seguita dalla maggioranza ipnotizzata che le segue?Paride Pareschi