2024-04-06
«Ma quali aggressioni, noi danneggiati vogliamo soltanto essere curati»
Nel riquadro la presidente del Comitato Ascoltami Federica Angelini (Imagoeconomica)
La presidente del Comitato Ascoltami Federica Angelini: «L’archiviazione di Speranza è la pietra tombale sulla verità, siamo esasperati. La legge sugli indennizzi è una beffa».«Questa archiviazione è la morte della giustizia, è la morte della verità». C’è tristezza nelle parole di Federica Angelini, fondatrice del Comitato Ascoltami che raccoglie oltre 4.000 danneggiati e prima firmataria della denuncia contro l’ex ministro della salute, Roberto Speranza, che è stata archiviata dal tribunale dei ministri. Cosa rappresenta questa decisione per lei e per i danneggiati di cui è portavoce?«È un masso terribile sopra di noi che abbiamo perso la salute per esserci fidati delle istituzioni e che ora patiamo nuovamente la negazione, le accuse, la violenza e gli insulti. Impedire le indagini, mettere tutto a tacere in questa maniera per me significa uccidere nuovamente chi ha già perso la vita a causa di questa campagna vaccinale e far soffrire ancora di più chi si è ammalato a causa dei vaccini». Ha parlato di insulti, a cosa si riferisce?«L’ex ministro Speranza continua a chiamarci no vax, ma sinceramente non capisco come sia possibile che non abbia capito che noi il vaccino lo abbiamo fatto e proprio per quello ora chiediamo di essere curati. Come è possibile che a distanza di quattro anni continui con la solita bugia dell’attacco no vax. Non c’è nessun attacco e nessun no vax, siamo solo delle persone che erano perfettamente sane e che all’improvviso per colpa della puntura obbligatoria si sono ritrovate con la salute e la vita stravolta. Noi ci siamo vaccinati, noi ci siamo fidati, noi abbiamo fatto tutto quello che il governo ci aveva chiesto di fare e adesso continuiamo ad essere insultati in questa maniera? Continuiamo soltanto a essere beffati da chi avrebbe dovuto proteggere la nostra salute». Eppure Roberto Speranza si sente attaccato, soprattutto durante le presentazioni del suo libro.«Noi non vogliamo aggredire nessuno, noi vogliamo soltanto delle risposte. Sono anni che le chiediamo. Eppure Speranza continua a non capirlo, così come continua a definirci no vax. Noi vogliamo solo che qualcuno ci studi, ci dia una diagnosi e una cura. Non attacchiamo nessuno, siamo solo esasperati. Riesce a immaginare cosa significhi essere intrappolati in un corpo che non è più il tuo e non riuscire a trovare una cura che ti dia la speranza di guarire? È un inferno, un vero inferno. Così devastante che alcuni danneggiati hanno deciso di togliersi la vita pur di non soffrire più».Dopo tutto questo, crede ancora nella giustizia?«Oramai sembra quasi scontato non poter più sperare nella giustizia e nel riconoscimento della verità. Roberto Speranza ha commentato questa archiviazione dicendo che ha sempre creduto che la verità sarebbe emersa, ora mi chiedo a quale verità si riferisca. Che cosa è emerso se non sono state neanche fatte le indagini, se nessuno si è preoccupato di cercare di capire cosa sia realmente accaduto durante la campagna vaccinale? Di quale verità parliamo? Forse di quella che la politica è più forte di qualsiasi denuncia e riesce a sotterrare anche un minimo accenno di giustizia, perché questa è l’unica verità che è emersa». È sempre stata scettica sull’esito di questo procedimento?«No, altrimenti non avrei presentato la denuncia. Credevo nella giustizia. Quando il procuratore ha iscritto nel registro degli indagati l’ex ministro, per un momento ho sperato che per il popolo italiano ci fosse una speranza. E invece purtroppo mi sono sbagliata. Come si può vivere accettando che tutto quello che abbiamo vissuto, e stiamo ancora vivendo oggi, venga sotterrato così? Io non ci riesco». Eppure per il tribunale dei ministri a quanto pare non c’è nulla che meriti di essere approfondito.«Tutte le bugie emerse dall’inchiesta di Fuori dal Coro e pubblicate anche sulla Verità perché non sono state prese in considerazione? La magistratura ha deciso di non indagare, di non acquisire le prove, anche solo per metterle in discussione. Perché il punto non era andare o meno a processo, ma semplicemente indagare. Invece no, tutto quello che è emerso è stato semplicemente ignorato. E questo per me significa uccidere la giustizia e la verità. Io non accetto tutto questo. Sono una cittadina italiana, pago le tasse, vado a votare, ho fatto quello che veniva chiamato il “dovere civico e morale” di vaccinarsi contro il Covid e solo perché da più di tre anni chiedo di essere curata mi devo sentire insultata e presa in giro». Presa in giro da chi?«Da Speranza che pensa che la nostra partecipazione alle sue presentazioni siano attacchi, invece sono richieste d’aiuto. L’unico modo per ricordare ancora alle istituzioni che esistiamo. Qualche giorno fa era a Ostia, una vittima degli effetti avversi gli ha chiesto pacatamente perché non vengono concessi gli indennizzi e lui le ha risposto di “insistere” con la commissione medica, ma che significa? Prima di tutto i casi dei danneggiati vengono esaminati dalla Commissione medica militare. Noi semplici cittadini finiamo davanti ad una commissione militare. È normale tutto questo? Ma ancora peggio è l’elenco delle patologie indennizzabili, che è del 1981 ed è stato stilato per le pensioni di guerra dei militari. È ovvio quindi che gli indennizzi vengano negati nella maggior parte dei casi perché si basano su una legge del secolo scorso. Come si possono giudicare i danni di un vaccino sperimentale su delle patologie del 1981? È l’ennesima beffa sulla nostra pelle».
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