2024-05-14
Troppa finanza tra Milano e il pallone. Per l’Inter rispuntano i sauditi di Pif
La sede milanese dell'Inter (Ansa)
Settimana decisiva per il rifinanziamento nerazzurro: il nuovo prestito Pimco è legato alla cessione del club. Il fondo dell’Arabia era interessato ai rossoneri ma teme «grane». Iervolino tratta la Salernitana con Brera.Mentre le altre big della serie A (Milan a parte) sono tutte impegnate a raggiungere gli ultimi obiettivi (spesso marginali) della stagione, l’Inter, che ha vinto lo scudetto con mesi di anticipo, si appresta a vivere una delle settimane più importanti della sua storia recente sul versante societario. Non è un’esagerazione perché dal rifinanziamento del prestito obbligazionario, scadenza 20 maggio, con il fondo americano Oaktree dipende il futuro del club nerazzurro. Si tratta di un bond da 275 milioni sottoscritto nel 2021 a tassi di interesse del 12% che dopo 3 anni porta il conto da pagare intorno ai 380 milioni. Sono mesi che nel mondo della finanza legato al calcio si parla ed emergono indiscrezioni sulle modalità di estinzione del prestito, si era anche ventilata la possibilità che fosse Oaktree a escutere il pegno e a diventare, sul modello di Elliott con il Milan, il nuovo proprietario, ma nelle ultime settimane la strada principale l’ha imboccata il colosso californiano del risparmio Pimco. Il fondo specializzato negli investimenti a reddito fisso garantirà alla famiglia Zhang, che controlla l’Inter attraverso la lussemburghese Great Horizon sarl, circa 430 milioni da restituire entro il 2027 per ripagare Oaktree ed evitare di perdere l’Inter. I termini finanziari non sono in discussione, restano da definire, secondo quanto risulta alla Verità, alcune opzioni che riguardano l’ingresso di un nuovo acquirente. L’operazione (in gergo si tratta di un bridge to disposal) è un finanziamento finalizzato alla cessione dell’Inter: ti presto i soldi avendo delle certezze che stai per cedere il club. Messa in soldoni: ti presto i soldi perché mi hai convinto che mi saranno restituiti attraverso la vendita dell’asset. Non un grande attestato di fiducia verso le disponibilità del presidente Steven Zhang, ma tant’è. C’è quindi un acquirente che secondo quanto risulta a questo giornale va ricercato nelle famiglie arabe che fanno riferimento al fondo Pif e con le quali gli advisor della famiglia Zhang sarebbero in trattativa per cedere l’Inter con una valutazione vicina a un miliardo e 300 milioni di euro. Sembra un dejà vu, perché non è la prima volta che il fondo sovrano dell’Arabia Saudita viene accostato al club nerazzurro, ma in realtà non è la prima volta che Pif viene accostato a una squadra di Milano. L’ultima, recentissima, ha anche dei risvolti giudiziari, visto che un interesse di Pif per il Milan è emerso nelle carte dell’inchiesta meneghina sulla proprietà del club rossonero (l’accusa ritiene che il Milan non sia del fondo RedBird di Gerry Cardinale, ma faccia ancora riferimento ad Elliott).Pif si sarebbe allontanato dal Milan per due motivi. Primo perché non sarebbe entrato in minoranza senza avere la certezza di acquisire a stretto giro la maggioranza. In secondo luogo perché i dubbi giudiziari e non solo sulla proprietà fanno paura ai sauditi, poco avvezzi ad avere a che fare con i controlli della magistratura. Senza contare che tra le famiglie arabe ci sono diverse anime ed è abbastanza forte quella che in questo momento guarda quasi con rammarico agli investimenti nel calcio occidentale. I soldi spesi nel Newcastle restano lì a bagnomaria, impegnati in un club che avrebbe dovuto ripercorrere le gesta del Manchester City (Abu Dhabi) e che invece naviga in sesta posizione nella Premier League, senza alcuna possibilità di entrare in Champions League. Ma non solo. Perché anche la grande scommessa della Saudi Pro League per il momento assomiglia molto a un buco nell’acqua, con giocatori che non vedono l’ora di scappare e spettacolo che lascia molto a desiderare rispetto alle risorse investite.Evidenziate le perplessità, va anche detto che dall’inchiesta sul Milan è emerso con altrettanta chiarezza che Pif era interessato ad entrare nel club rilevando il 41,7% delle quote dei rossoneri, attraverso il riacquisto dell’80% del finanziamento da 560 milioni concesso da Elliott a RedBird. E da qui all’interesse per l’Inter il passo è breve. Intanto va segnalato che un’altra delle protagoniste dell’ultima serie A potrebbe a breve cambiare proprietà. Si tratta della Salernitana di Danilo Iervolino. Sul tavolo dell’imprenditore campano sarebbero arrivate diverse offerte, ma quella ritenuta al momento più interessante fa riferimento al Brera Holdings, una società di multiproprietà sportive quotata al Nasdaq che è alla ricerca di un club di B (la Salernitana è retrocessa) da acquisire. Negli scorsi mesi si erano fatti i nomi del Lecco e del Brescia, adesso invece sembra che l’interesse si sia spostato verso i granata per l’importante seguito al botteghino il progetto del nuovo stadio già finanziato. Iervolino starebbe valutando la possibilità di prendere a sua volta una piccola quota del Brera, incuriosito dal modello di business innovativo e dai progetti del gruppo che ha di recente creato un board di consulenti dove spicca la figura dell’imprenditore della moda, Massimo Ferragamo. Per adesso, comunque, la trattativa è ancora in una fase embrionale.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)