
I bergamaschi suggellano una stagione da urlo con un terzo posto storico, i nerazzurri di Luciano Spalletti tremano contro l'Empoli, che però si arrende (2-1) e va in B. Gennaro Gattuso vince a Ferrara ma non basta per l'Europa dei big.Misfatti e follie nell'ultima notte del pallone. Con tre verità: Gennaro Gattuso non può tagliarsi la barba (era il fioretto Champions), l'arbitro Rosario Abisso può tornare a fare shopping a Milano e Wanda Nara può preparare le valigie. Oltre a Juventus e Napoli, nell'Europa top vanno l'Atalanta a testa alta (terza) e l'Inter all'ultimo secondo con le consuete crisi cardiache. In Europa league Milan, Roma e Lazio che ha vinto la Coppa Italia. In Serie B finisce l'Empoli, che è stata a un centimetro dall'impresa.Come nel Calcio Minuto per Minuto ai tempi di Sandro Ciotti, dev'esserci un campo centrale e non può essere che San Siro. Dove l'Inter parte davanti a 60.000 tifosi agghindati e concentrati come se davanti ci fosse non l'Empoli (pur sempre la quart'ultima) ma il Liverpool. Uno spettacolo sugli spalti che condiziona la squadra milanese, protagonista di una mezz'ora di furore. Gioca la squadra titolare, quella che ha costruito e ha distrutto la sua stagione, con al centro dell'attacco Mauro Icardi. Non poteva che essere così, perché Luciano Spalletti al passo d'addio chiede al malinconico nove di assumersi le sue responsabilità guardando in faccia destino, gioia o fallimento. Responsabilità che da febbraio in poi ha delegato prima alla moglie, poi a un avvocato, sempre a Instagram. Su di lui c'è subito un mezzo rigore (piede e palla, vale tutto) ma all'arbitro Luca Banti il Var non interessa. L'Empoli parcheggia il pullman sulla linea di porta, più o meno come l'Italia Under 20 al mondiale contro l'Ecuador; oltre l'enfasi dei media (e oltre l'Atalanta) la scuola italiana è questa. Prima di diventare protagonista assoluto, il portiere polacco Bartlomiej Dragovski esce malissimo, ma Matteo Politano lo grazia. Un minuto dopo salva tutto con una gran parata su Ivan Perisic, più tardi compie un miracolo su colpo di testa di Stefan De Vrij, verso la fine del primo tempo va a prendere nel sette una legnata di Kwadwo Asamoah. L'Empoli non riparte mai tranne due volte, con Francesco Caputo e Diego Farias che scaldano le mani a Samir Handanovic. Il Milan sembra mettere in banca la partita di Ferrara nei primi minuti (Hakan Calhanoglu e Franck Kessié) con una certa autorevolezza. L'Atalanta va sotto col Sassuolo, ma pareggia con Duvan Zapata. Morale: all'intervallo l'Inter è fuori dalla Champions, assapora un fallimento annunciato. Perché se esiste possibilità di psicodramma nel raggio di un migliaio di chilometri, questa squadra lo vive. Non bastano la grinta di Politano, il sacrificio di Asamoah, la ferocia di tanti. L'Inter ha due buchi neri: un banale Radja Nainggolan che sparacchia al Lorenteggio e Icardi nella tradizionale versione paracarro.Si riparte con l'Atalanta dei meravigliosi Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini che mette in cassaforte il suo sogno da Champions (1-3) e con il Milan che tenta il suicidio sportivo facendosi raggiungere dalla Spal sul 2-2. È una notte affascinante e drammatica, sta diventando il terzo derby della stagione. Quando San Siro esplode per il gol di Keita Baldè, sembra che il destino abbia preso una decisione e la voglia confermare allorché Banti fischia un rigore all'Inter dopo un contatto fra Icardi e il portiere. Qui avviene qualcosa che somiglia a un dramma scespiriano. Colui che fu capitano, colui che fu idolo, colui che dagli undici metri è sempre stato un cecchino e per mesi ha dichiarato amore per la maglia, tira il più assurdo dei penalty addosso al portiere. Neanche avesse voluto fare apposta.Tutto si ribalta ancora. Il Milan va a vincere con la Spal (2-3), l'Empoli pareggia con Hamed Traorè. Sembra finita, si attende il lungo addio nerazzurro, ma in un contropiede senza senso Mathias Vecino e Nainggolan compiono gli unici gesti buoni della loro gara: palo, assist, gol (2-1). Poi è assedio alla porta dell'Inter, l'Empoli sembra davvero il Liverpool. Handanovic sembra la dea Kalì, la follia si impadronisce dello stadio. E un gol di Marcello Brozovic da centrocampo (il portiere dell'Empoli era andato a saltare su un corner) viene annullato perché Keità aveva trattenuto per la maglia il numero uno in rientro. Espulso con conseguente teatro dell'assurdo. Poi Banti fischia la fine. Lo è per tutti, anche per Spalletti, per Gattuso, per Icardi, per Leonardo, per mezzo Milan e per mezza Inter. Sarà un'estate di chiacchiere e di rifondazioni. Con Antonio Conte sulla tolda nerazzurra e una certezza per Steven Zhang e Beppe Marotta: gli unici da Champions dell'Inter sono i tifosi.
Friedrich Merz ed Emmanuel Macron (Ansa)
Altro che Difesa comune: vertice «segreto» con i Paesi Baltici. Obiettivo: tagliare dal bilancio Ue i fondi per i «mediterranei».
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Per intercettare dei mezzi piuttosto lenti la risposta occidentale è stata sproporzionata.
Getty images
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La madre dell’uomo: «Non andava liberato». Il Gop vuol rimuovere la toga responsabile.