2020-12-25
L'intelligence di Biden a spasso nella Silicon Valley
True
Gli uomini scelti dal nuovo presidente degli Stati Uniti, per guidare il team di transizione sui servizi segreti, hanno lavorato in questi anni con Microsoft, Amazon, Uber e Facebook.Che il prossimo presidente degli Stati Uniti Joe Biden avesse un ottimo rapporto con le multinazionali della Silicon Valley è cosa nota. Lo ha raccontato anche il nostro giornale, ricordando come i colossi tecnologici abbiano versato 259,3 milioni di dollari ai democratici, a fronte dei 58,3 milioni ai repubblicani. Da Facebook ad Amazon passando per Apple, i grandi gruppi tech hanno sostenuto l'elezione di Biden, contro la guerra dei dazi di Trump. Ma meno noto è come il nuovo presidente abbia voluto a fianco a lui esperti di intelligence che hanno lavorato anche per i giganti del web. E anche per questo va sottolineato come Biden abbia scelto per il suo team di transizione diversi analisti che avevano già lavorato per l'ex presidente Barack Obama e che negli ultimi anni si erano messi in privato, trovando incarichi di prestigio in Microsoft o Facebook. E questo riguarda in particolare il gruppo di lavoro legato ai servizi segreti. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha scelto Stephanie O'Sullivan come numero uno del Dni (la direzione nazionale dell'intelligence americana), dopo che era stata numero due ai tempi di Obama. O'Sullivan ha anche lavorato alla Cia dal 2005 al 2009, con l'incarico di gestire il settore scientifico e tecnologico. Come spiega Intelligence Online, O'Sullivan è stata anche collega di Sue Gordon , già nell'amministrazione Trump e soprattutto fondatrice di Pallas Advisors, società di consulenza in materia di sicurezza nazionale, fondata nel 2018 da Sally Donnelly e Anthony "Tony" DeMartino, ex assistenti dell'ex segretario alla Difesa James Mattis. Non a caso, un altro membro del team guidato da O'Sullivan è Ron Moultrie, già in Pallas nonché ex capo del dipartimento di intercettazioni clandestine strategiche della Nsa (National security agency). Moultrie è consulente della divisione cloud di Microsoft così come la stessa Gordo. Va ricordato che Microsoft ha vinto il tanto contestato contratto da 10 miliardi di dollari per il cloud della difesa Jedi (Joint Enterprise Defense Infrastructure) del Pentagono. La questione è spinosa. C'è una causa in corso. Perché Amazon, che lavora anche con la Cia, continua a insistere sul fatto che il dipartimento della Difesa abbia sbagliato escludendo la loro offertaNel team in materia di intelligence di Biden c'è anche Milancy Harris, ex direttore di gabinetto presso la direzione dell'intelligence del National Counterterrorism Center (Nctcv). Harris è uno degli architetti che hanno creato la Oversight Board Administration (Oba) di Facebook, la nuova struttura di governance del più importante social network nel mondo. Sta contribuendo in particolare alla creazione di uno strumento di« data mining con un finanziamento di oltre 130 milioni di dollari. Come è noto Facebook avrà un ruolo fondamentale nei prossimi anni di amministrazione Biden, anche perché sempre più sotto i riflettori per la gestione delle fake news. Un altro membro ad interim del team è Matt Olsen, chief security officer di Uber. Olsen è considerato vicino a Keith Alexander , che guidava la Nsa dell'era Obama quando Olsen era il suo consigliere generale. Olsen e Alexander hanno cofondato «Iron Net Cyber Security». Alexander è entrato a far parte del consiglio di amministrazione di Amazon a settembre. Olsen è stato anche partner della società West Exec Advisors creata da Michele Flournoy e Antony Blinken, nominati da Biden come suo segretario alla difesa e segretario di stato.
Il laboratorio della storica Moleria Locchi. Nel riquadro, Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci
Il regista Stefano Sollima (Ansa)
Robert F.Kennedy Jr. durante l'udienza del 4 settembre al Senato degli Stati Uniti (Ansa)