2024-03-21
Inferno pregabalin. L’antiepilettico Pfizer spopola tra i giovani e le morti aumentano
Nonostante gli effetti nocivi, il farmaco «miracoloso» è sempre più prescritto. I ragazzi lo usano per sballarsi. E le vendite volano.«Se dimentico una dose ho difficoltà a respirare, depersonalizzazione, attacchi di panico, estrema irrequietezza del corpo, sensazione di svenimento», dichiara Jade, 29 anni, utilizzatrice abituale di pregabalin, farmaco antiepilettico e anticonvulsivo, prescritto per il trattamento del dolore neuropatico periferico e centrale negli adulti.Introdotto da Pfizer e venduto con il marchio Lyrica, presente pure con i marchi Alzain, Axalid, approvato dalla Food and drug administration (Fda) e dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) nel 2004, dovrebbe contrastare convulsioni, dolori ai nervi anche come conseguenza del diabete, dolori cronici associati al fuoco di Sant’Antonio, nevralgia post traumi al midollo spinale, disturbi d’ansia generalizzati, la sindrome delle gambe senza riposo. Comunemente viene prescritto pure come trattamento off label per le sindromi da lesioni nervose croniche che si verificano dopo incidenti automobilistici, cadute, infortuni sportivi e interventi chirurgici come la riparazione dell’ernia o la mastectomia.Nell’articolo, uscito due settimane fa su Euronews Salute, Jade, che si era rivolta a questo farmaco per trovare sollievo all’ansia, racconta di essere finita intrappolata in una rete di dipendenza e astinenza. Ha aggiunto: «Non credo che i medici si rendano conto della gravità della situazione». Secondo un’indagine del Sunday Times, negli ultimi cinque anni in Gran Bretagna ci sono stati quasi 3.400 decessi correlati a questo farmaco, di cui 779 solo nel 2022, rispetto alle 9 morti segnalate dieci anni prima. Eppure, nel 2019 il Regno Unito l’aveva dichiarato farmaco di classe C, rendendone illegale il possesso senza una prescrizione scritta proprio per contrastare l’eccesso di morti correlate.Nel dicembre 2019, la Fda pubblicò una segnalazione riguardante gabapentin e pregabalin: «L’uso di questi medicinali, spesso indicati come gabapentinoidi, è in crescita per uso medico prescritto, così come per uso improprio e abuso», avvertì l’agenzia regolatoria statunitense. In uno studio durato cinque anni, aveva riscontrato 50 casi di problemi respiratori legati al loro consumo e 12 di quei pazienti erano morti per complicazioni respiratorie.Nell’agosto 2019, Farmacovigilanza.eu avvertiva che uno studio di coorte svedese aveva analizzato 191.973 persone trattate con un gabapentinoide. I ricercatori rilevarono un aumento del rischio di comportamenti suicidari, di overdose non intenzionale e di incidenti e reati stradali durante l’assunzione di pregabalin (ma non di gabapentin), rispetto ai periodi senza trattamento. L’aumento era particolarmente accentuato nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni. Uno studio di coorte australiano, invece, riportava che le segnalazioni di avvelenamenti intenzionali da pregabalin sono aumentate del 58% all’anno durante il periodo di studio 2005-2016.Nel settembre 2020, il centro regionale Farmacovigilanza Sardegna raccomandava: «I professionisti sanitari e i prescrittori dovrebbero essere consapevoli del rischio di misuso del pregabalin e del gabapentin, che potrebbe portare ad abuso di sostanza, dipendenza da sostanza e intossicazione». Il link di riferimento era a un’ampia raccolta di studi internazionali.In Italia, dove è disponibile solo dietro prescrizione medica, l’Aifa riporta che «sono stati segnalati casi di uso improprio, abuso e dipendenza […] sono stati segnalati casi di sviluppo di tolleranza, aumento della dose, comportamento di ricerca compulsiva del farmaco». Effetti psicoattivi non adeguatamente monitorati.Sarah, un’assistente sociale di 44 anni che vive a Londra, dopo che le è stato somministrato pregabalin per la fibromialgia, ha raccontato che quando il farmaco ha smesso di essere efficace per il dolore ha sofferto 4 anni di astinenza. Mentre, infatti, in precedenza un’indagine durata solo otto settimane mostrava una riduzione dell’intensità del dolore e i risultati avevano portato molti medici a prescrivere il farmaco per il dolore a lungo termine, un ampio studio condotto tra il 31 ottobre 2012 e il 4 agosto 2015 in 101 centri di undici Paesi e pubblicato nel 2018 sul Journal of Neurology aveva dimostrato il contrario. Pregabalin non controlla il dolore cronico: alla quindicesima settimana non era più efficace, però dava dipendenza. Ma viene sempre di più prescritto anche se si soffre di forte mal di schiena.Nel 2009, Pfizer pagò oltre 1 miliardo di dollari per risolvere le accuse di aver promosso illegalmente per usi off label quattro farmaci, tra i quali Lyrica. L’accordo civile risolse anche le accuse secondo cui l’azienda avrebbe pagato tangenti agli operatori sanitari per indurli a prescrivere questi, così come altri, farmaci.«L’esistenza delle persone è stata devastata da questo farmaco, con perdite di vite umane, perdita di posti di lavoro, azioni legali dovute all’alterazione dello stato mentale causato al farmaco, disabilità permanente in molti casi», ha detto Amy Ireland, l’amministratore del gruppo Facebook Lyrica survivors (Pregabalin and Gabapentin support), che conta oltre 15.000 membri. Eppure, il mercato globale di questo farmaco è stato valutato 799,08 milioni di dollari nel 2022. A marzo 2023, la società inglese di ricerca di mercato globale Market research update riportava: «Il periodo di previsione 2023-2030 dovrebbe essere eccezionale per il mercato del pregabalin, che cambierà volto all’industria dei prodotti chimici. Gli utenti aumentano di giorno in giorno, il che aumenta le vendite, le importazioni, le esportazioni […] Si prevede che l’aumento della popolazione geriatrica affetta da diabete neuropatico e l’aumento della prevalenza di diabete, Hiv, cancro, epilessia, fibromialgia e altri disturbi simili guideranno il mercato del pregabalin». Grazie anche all’utilizzo, tra i giovani, del farmaco come eccitante e per potenziare l’effetto di droghe.
Sergio Mattarella con la mamma di Willy Monteiro Duarte (Ansa)
Duilio Poggiolini (Getty Images)
L'amministratore delegato di Mediobanca Alberto Nagel (Imagoeconomica)