In viaggio con Resto al Sud: storie di giovani che investono nel Mezzogiorno

La prima storia raccontata da «In viaggio con Resto al Sud», il progetto voluto da Invitalia a favore di chi torna nei paesi d'origine per fare impresa, arriva a Trebisacce, in provincia di Cosenza.

Anna e Luca hanno avuto esperienze nel settore della ristorazione sempre però lontano da casa, arrivando anche a lavorare all'estero. Ma da sempre il loro desiderio era di tornare nella loro terra.Il progetto, all'inizio, ha incontrato grosse difficoltà, soprattutto per ottenere i finanziamenti necessari, circa 100mila euro, difficili da erogare per una coppia di giovani imprenditori.

Invitalia ha fornito per questo un contributo fondamentale, contribuendo allo sblocco dei fondi necessari per aprire l'attività.Un ristorante bastano sulle ricchezze del mare, il pescato del giorno, i profumi dell'orto, semplicità unita allo stile di Luca, lo chef.L'avventura di Amo è solo all'inizio ma il progetto è quello di diventare punto di riferimento allargando anche la brigata in cucina e creando quindi lavoro in un territorio difficile anche da quel punto di vista.

«Le toghe invadono, ma deponiamo le armi»
Alfredo Mantovano (Ansa)
Il sottosegretario Mantovano ribadisce: «Il Paese è bloccato per decisione di certi magistrati, ma non ce l’abbiamo con loro. Se la riforma vincerà al referendum, avremo bisogno di un confronto civile». Intanto il centrodestra presenta due quesiti.
Edicola Verità | la rassegna stampa del 5 novembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 5 novembre con Carlo Cambi

  • Dopo la condanna per aver ferito a colpi di lama due anziani, un giudice non rinnovò all’aggressore di Milano la permanenza nella Rems, struttura erede dei manicomi. Oggi in crisi per scarsità di posti e boom di stranieri.
  • La confessione choc di Vincenzo Lanni: «Ho attaccato in piazza Aulenti per rabbia verso il sistema economico». Il difensore: «È dispiaciuto, comprende ciò che ha fatto».

Lo speciale contiene due articoli.

Non Sparate sul Pianista | Riccardo Muti: «La mia Academy per salvare l’Opera italiana»

La leggendaria bacchetta svela le ragioni che l’hanno portato a fondare una vera e propria Accademia per direttori d’orchestra, che dal 2015 gira il mondo per non disperdere quel patrimonio di conoscenze sul repertorio operistico che ha ereditato dai giganti della scuola italiana.

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