2020-03-30
Il tacco c'è ma non si vede. Altissimo e trasparente, sempre sensuale
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«Nessun tacco di 12 centimetri può essere definito comodo, ma le donne non vengono di certo da me cercando la comodità» ha dichiarato Christian Louboutin. E il mercato dello stiletto continua a crescere. Le scarpe più costose al mondo sono state create da un gioielliere. Harry Winston ha infatti prodotto un paio di scarpette rosse per commemorare il cinquantesimo anniversario del Mago di Oz. Le calzature valgono oltre tre milioni di dollari e sono decorate con 4.600 rubini (per un totale di 1.350 carati) e 50 carati di diamanti. Non si tratta invece di rosso rubino, ma le scarpe dalla suola cremisi disegnate dal francese Christian Louboutin sono senza dubbio le più vendute al mondo, con oltre un milione di pezzi l'anno. Lo stilista, che aveva progettato di celebrare i suoi 30 anni di carriera con una mostra a Parigi dall'eloquente titolo «The Exhibitionist» (L'esibizionista, ndr), parla di suoi tacchi vertiginosi come di una «forma di libertà», di essere femminili quanto e come lo si desidera. «Nessun tacco di 12 centimetri può essere definito comodo, ma le donne non vengono di certo da me cercando la comodità» ha spiegato Louboutin. Mentre i maggiori brand di moda hanno deciso di puntare su ballerine e sneakers (forza trainante del mercato delle calzature), lo stilista francese insiste sull'importanza di un bel tacco, lezione imparata da chi lo stiletto dice di averlo creato, Roger Vivier.«L'idea che le scarpe col tacco fossero proibite ha influito sul mio subconscio» racconta Louboutin, riportando alle forse poco conosciute leggi che negli anni hanno caratterizzato la storia di questa calzatura. Le pianelle veneziane furono, ad esempio, oggetto di un regolamento che vietava il superamento dei 7.5 centimetri d'altezza. Così, in America durante il Diciassettesimo secolo, alle donne venne proibito indossare tacchi alti, perché era con questi che le streghe seducevano gli uomini. Nel 1770, il Parlamento inglese sentenziò che l'utilizzo di scarpe col tacco (così come cosmetici) andava punito allo stesso modo della stregoneria. I tacchi alti sono stati sempre circondati da un alluce di mistero; «lo stesso disegno di uno stiletto è spesso associato alla sfera della sessualità» ha sottolineato lo stilista. Il nuovo obiettivo per il marchio Louboutin è quello di creare un paio di scarpe capaci di svanire, diventando un tutt'uno con le gambe di chi le indossa, attraverso l'utilizzo delle tonalità «nude». Quello del tacco 12 è un mercato fortemente competitivo, di cui si prevede una crescita pari ai quattro miliardi nei prossimi tre anni. Tra i nuovi arrivi, è impossibile non nominare Amina Muaddi. Cresciuta tra Giordania, Romanie e Italia, questa giovane stilista è riuscita a sedurre milioni di donne. Le sue calzature, prodotte completamente in Italia, «si rivolgono a una donna intelligente, sofisticata, divertente, cool e femminile a cui piace la moda ma non la prende troppo sul serio». Amina è da poco stata assoldata dalla cantante-stilista Rihanna, per la sua linea di abbigliamento Fenty, nata sotto il gruppo Lvhm. La sua calzatura più famosa ha debuttato nel 2018 e si chiama «Begum pump». Prodotta in diverse tonalità di colori, i è però guadagnata il «sold out» sui maggiori e-commerce di lusso nella sua versione in plastica trasparente. Completamente indivisibile sul piede di chi la indossa, se non per un cristallo sulla punta, questa scarpa è stata indossata dai più grandi nomi dello starsystem, tra cui la modella più pagata al mondo Kendall Jenner. Se c'è qualcosa che accomuna tutti i maggiori brand in questo momento è la tendenza «nude». Il tacco c'è, ma non si vede. Le gambe appaiono così vertiginose come per magia. Così ha pensato Stuart Weitzman quando ha ideato «the nudist», il suo sandalo best seller, in cui il piede viene elegantemente avvolto da due lacci sottili (attorno alle dita dei piedi e alla caviglia) in un gioco di illusioni. Dopotutto, cosa sono i tacchi alti se non un pizzico di magia.
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