
Chissà che cosa aveva in mente Matteo Renzi quando lunedì è zompato sul caso del papà di Luigi Di Maio. In piena notte, dopo aver visto il servizio delle Iene dedicato al genitore del vicepremier a 5 Stelle, l'ex segretario del Pd aveva dato fuoco alle polveri, aprendo un cannoneggiamento che nella giornata sarebbe proseguito con un video di Maria Elena Boschi e con una presa di posizione dell'intero Pd, partito che - approfittando dello scandalo di un dipendente pagato in nero nella ditta dei Di Maio - è giunto a reclamare un'audizione in Parlamento del ministro del Lavoro per conflitto d'interessi. È probabile che nella notte fra domenica scorsa e lunedì, quando si è messo al lavoro davanti al computer per sparare le sue bordate contro il leader grillino, Renzi ritenesse che fosse giunto il momento (...)