2020-02-17
Il Pd avvia la Rottamazione di Renzi: «Sostituiamo i parlamentari di Iv»
Il consigliere di Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini, sfratta Italia viva: «Matteo è solo una tigre di carta».Renzi? «È una tigre di carta, può fare ancora danni, per questo va sostituito». Sulla stessa pagina Facebook dove dalla Thailandia apparve lo storico post che fece nascere il governo giallorosso, ieri, sono arrivati un siluro e un avviso di sfratto per Matteo Renzi. A dare l'annuncio, ancora una volta, è Goffredo Bettini, storico dirigente del Pd, grande consigliere e stratega di Nicola Zingaretti. Uomo solitamente prudentissimo. Il che rendeva ancora più forte il messaggio, chiaro e inequivocabile anche nei toni: «In attesa di scelte più sagge di Italia viva, consiglio di preparare al più presto scenari alternativi». Quali? Ovviamente si parla di una nuova maggioranza. Tutto il tono del post lo spiega, senza giri di parole. Sostituire il peso del partito di Renzi con una iniezione di «responsabili», ecco il passaggio cruciale di Bettini: «C'è la possibilità, certamente tutta da costruire, di sostituire Italia viva con parlamentari democratici (in quanto non sovranisti, illiberali e autoritari) pronti a collaborare con Conte fino alla fine della legislatura». Il tema, come scriviamo da giorni, si pone soprattutto al Senato, dove il governo a oggi non ha una maggioranza autosufficiente.Il tono del ragionamento di Bettini, scritto con solenne, e a tratti persino brutale, eleganza è quello di un vero e proprio de profundis per l'alleanza con l'ex premier: «Ci sono momenti nei quali la politica ha una sua invincibile evidenza. Oggi è chiaro a tutti, tranne ai fanatici, che la condotta di Renzi pone problemi acutissimi al campo democratico e al governo Conte. Non vado ai dettagli. Piuttosto», aggiunge il consigliere di Zingaretti, «mi rammarico che Italia viva, potenzialmente utilissima per allargare il centrosinistra, sta diventando uno strumento della destra per picconarlo e screditarlo». Come si può notare Bettini parla di Italia viva già al passato. E usa la parola «fanatici» per indicare coloro che supportano l'uomo di Rignano. Subito dopo, il post sembra quasi virare sul registro della sfida sarcastica, diventa quasi sfottente: «Tale rammarico non deve trasformarsi in una eccessiva preoccupazione. Renzi è una tigre di carta. Il suo tentativo di creare un terzo polo», aggiunge Bettini sprezzante, «sta naufragando così rapidamente da renderlo prigioniero di un attivismo autodistruttivo. Così come, la scelta di passare all'altro campo non convincerebbe la stragrande maggioranza dei suoi elettori». Tutto a posto dunque? No di certo, ed ecco l'ultimo consiglio dello stratega del Pd: «Renzi può fare ancora danni, rendendo instabile l'azione dell'esecutivo Conte, già impegnato per conto suo su una trincea difficile e in un'azione positiva, ma ancora non sufficiente, per fronteggiare la decadenza complessiva della Repubblica. Quanta pazienza si può avere ancora con il fiorentino? Difficile dirlo. I margini, comunque», aggiunge Bettini, «sono molto risicati». Un'ultima postilla, non irrilevante: «Dopo Conte», dice Bettini, «non c'è per il Pd un altro governo. Se Renzi vuole farlo», e il finale sembra quasi uno schiaffo, «lo deve fare con Salvini e la Meloni».Poi il passaggio più caustico: «Penso anche che, in questo scenario, nel Parlamento si aprirebbe una riflessione perfino nel gruppo renziano». Un modo per dire a Renzi: sulla via della rottura non ti seguono neanche i tuoi. Le ultime righe del post sembrano dedicate già a disegnare una coalizione elettorale, in cui - addirittura - prefigura la presentazione delle sardine: «Oggi il Pd è più robusto e cresce, il suo segretario Zingaretti sale nei consensi, ed è un punto di riferimento per tutta la maggioranza, c'è una sinistra più di “movimento" pronta ad assumersi le sue responsabilità; c'è Conte che da tecnico è diventato a tutti gli effetti un politico, in grado di rappresentare tanta parte dei 5 stelle e anche tanti liberali, repubblicani, laici e cattolici senza patria o delusi dal fallimento di Italia viva. Ci sono le sardine che certamente faranno sentire la loro voce», conclude Bettini, «anche da un punto di vista elettorale».Se Davide Faraone replica stizzito parlando di «autogol storico del Pd», evocando la stagione di «Razzi e Scilipoti», mentre Luciano Nobili accusa i dem di dare il via alla «compravendita dei vendita di senatori», come reagisce Renzi, di fronte a un attacco così duro? In modo sorprendente. L'uomo che due giorni fa parlava spaccando di come «si stacca la spina» accusa il colpo. Forse proprio perché gli è chiara la gravità dello strappo sceglie di non rispondere direttamente, si affida a un tweet, non cita in modo esplicito Bettini. E dice: «Sono giorni pieni di inutili polemiche». Renzi sta per accodarsi a una spedizione di ricconi trendy in Himalaya, forse si sente già calato in una dimensione spirituale, e invece dei soliti proclami di guerra, si affida ai saggi: «Vi auguro buona domenica con il pensiero del cardinal Ravasi sul Sole24Ore. Nel breviario cita #Confucio: la pazienza è potenza. Serve pazienza per sopportare le #fakenews di questi giorni. Ma noi», conclude Renzi, «ne abbiamo tanta: il gelso diventerà seta». L'ennesimo stop and go di questi giorni. Ma stavolta sembra davvero troppo tardi.
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