2020-09-14
Calcio biliardo, sulle moto o sul sapone: il pallone che non ti aspetti
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Esistono molteplici, e poco conosciute, varianti del gioco più popolare al mondo. Attirano migliaia di appassionati, ce n'è per tutti i gusti e non servono nemmeno i tacchetti.Nel motoball si segna sgasando sulle due ruote a colpi di derapate e sgommate.La commistione tra calcio e motori offre anche l'autobol. Nel 2014 l'Italia vinse i mondiali contro la Germania, proprio come la Nazionale del 2006.Per chi vuole divertirsi mandando i palloni in buca sul tavolo verde, ecco il soccerpool.Negli anni Ottanta a Spilamberto, in provincia di Modena, fu inventato il «blisghetto», ovvero il calcio saponato.Lo speciale contiene cinque articoli.Chi ha detto che il calcio è solo 11 atleti contro altri 11 che si sfidano su un campo rettangolare e con due porte all'interno del quale serve fare più gol dell'altra squadra per uscire vincitori dalla partita? Oltre a questo, ci sono tante altre varianti di quello che è considerato nella maggior parte dei Paesi del mondo lo sport più popolare e che coinvolge migliaia di appassionati ovunque. Decine di discipline mescolate al calcio che rispondono all'esigenza di voler sperimentare esperienze ludico sportive nuove, unendo due passioni e con un divertimento assicurato.Dall'abbinamento con i motori alla rivisitazione sul tavolo da biliardo o su un materasso gonfiabile, alla base di tutto c'è sempre il pallone. Nella rassegna delle diverse versioni del calcio ne approfondiamo quattro: il motoball, dove i giocatori, fatta eccezione per il portiere, si sfidano in sella alle proprie moto da enduro a colpi di derapate e sgommate con l'obiettivo finale di segnare più gol dell'altra squadra per vincere la partita; l'autobol, dove a differenza delle moto anche il portiere gioca a bordo della proprio auto (solitamente si usano i taxi per il basso costo di manutenzione, considerati i danni e le ammaccature che le vetture possono subire durante le partite); il soccerpool, dove viene riprodotto il campo da calcio su un tavolo da biliardo con le buche al posto delle porte e i palloni numerati e colorati al posto delle palline; e, infine, il «blisghetto», termine con il quale è stato inventato il calcio saponato a Spilamberto, in provincia di Modena. Discipline che per molti appassionati rappresentano un passatempo o uno svago, ma che in molte circostanze diventano dei veri e propri sport praticati da atleti che si confrontano e gareggiano in tornei ufficiali e competizioni mondiali.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-pallone-che-non-ti-aspetti-dal-calcio-biliardo-al-motoball-2647624015.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="motoball-il-calcio-in-moto" data-post-id="2647624015" data-published-at="1600050519" data-use-pagination="False"> Motoball, il calcio in moto Tra le varianti più interessanti e accattivanti del gioco del pallone c'è sicuramente il motoball, ovvero il calcio giocato a bordo delle moto, più specificatamente moto da enduro dalla cilindrata massima di 250 centimetri cubi e che hanno soltanto due marce. Le sue origini risalgono all'inizio del Novecento, quando in Francia si pensò bene di unire due sport tanto distanti tra loro e che ben poco hanno in comune. Questo sport si diffuse poi anche nel resto d'Europa, soprattutto in Germania, Olanda, Inghilterra e nei Paesi dell'Est, con Russia e Ucraina a far da traino. La Fim Europa (l'organizzazione affiliata alla Fim, responsabile dello sport motociclistico in Europa) ha anche riconosciuto ufficialmente questa disciplina al punto da organizzare dei campionati.Le regole sono quelle del calcio, seppur adattate: ogni partite dura 80 minuti ed è suddivisa in quattro tempi, le squadre sono composte da cinque giocatori ciascuna, quattro dei quali in sella a una moto più il portiere, unico a piedi. Le dimensioni del campo sono le stesse del calcio (100x50 centimetri), quel che cambia è il fondo, nella maggior parte dei casi in asfalto oppure in terra battuta, anche se esistono anche campi in erba artificiale. Per quanto riguarda invece il pallone, quello usato durante le partite di motoball è notevolmente di dimensioni più grandi per consentire un migliore impatto con le ruote ed evitare di rimanere incastrato sotto i telai delle moto. Si può variare dai 119 ai 126 centimetri e dai 90 ai 100 grammi. In panchina, oltre all'allenatore, ci sono anche due meccanici nel caso ci fosse necessità di intervenire su dei guasti alle moto. Un po' come i massaggiatori nel calcio vero e proprio. Poi, c'è l'aspetto della sicurezza dei giocatori: per evitare infortuni causati dai contrasti durante la partita, le parti più esposte della moto, quindi ruote, motore e freni, vengono rivestite con delle barre metalliche. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-pallone-che-non-ti-aspetti-dal-calcio-biliardo-al-motoball-2647624015.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="autobol-il-calcio-in-macchina" data-post-id="2647624015" data-published-at="1600050519" data-use-pagination="False"> Autobol, il calcio in macchina Simile al motoball, ma con le auto al posto delle moto. L'autocalcio, dal portoghese autobol, è stato inventato nel 1970 in Brasile. Si narra che un medico di nome Mario Marques Tourinho mentre era alla guida della sua auto per le strade di Copacapana vide un pallone finire sul muso della macchina e fu incuriosito dal rimbalzo che la sfera ottenne a tal punto di ideare uno sport che mescolasse pallone e automobili. Fu così che il 19 settembre del 1970 andò in scena la prima partita della storia di autobol con 10 automobili che si sfidarono a scopo dimostrativo durante l'intervallo di un match del campionato di calcio brasiliano tra Flamengo e Madureira. Tre anni più tardi, nel 1973, fu organizzato il primo campionato statale a cui parteciparono i quattro club di Rio de Janeiro, Flamengo, Fluminense, Vasco da Gama e América, i quali decisero non solo di sponsorizzare le partite, ma anche di prestare alle rispettive squadre i propri loghi e colori sociali, applicasti sulle carrozzerie delle auto.Anche qui, come nel motoball, le regole sono molto simili a quelle classiche del calcio, ma con più differenze. Per esempio, nell'autobol i giocatori non possono passare la palla indietro una volta che l'hanno recuperata. A seconda delle dimensioni del campo ogni squadra può schierare da tre a sei macchine, non sono contemplati i calci di rigore e i corner e i portieri non possono utilizzare le fiancate per parare i tiri avversari. Rispetto alle moto il pallone, che è fatto con il cuoio di bufalo, è ancora più grande e pesante: un metro e mezzo di diametro, per far sì che superi in altezza i cofani delle macchine, e 12 chilogrammi di peso che ne controllano e rallentano il rimbalzo.Proprio come nel calcio, ogni 4 anni si disputano i mondiali: nel 2014 l'Italia batté la Germania, proprio come fece la Nazionale di calcio nel 2006. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-pallone-che-non-ti-aspetti-dal-calcio-biliardo-al-motoball-2647624015.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="soccerpool-il-calcio-biliardo" data-post-id="2647624015" data-published-at="1600050519" data-use-pagination="False"> Soccerpool, il calcio biliardo Si può chiamare soccerpool, snook ball o più semplicemente calcio biliardo. È una combinazione tra due sport che in comune hanno pochissimo, anzi niente. Come fare quindi a divertirsi senza rinunciare a nessuna delle due passioni? Si sale sul tavolo verde e al posto delle stecche si usano i piedi per mandare le palle in buca.Il tavolo da biliardo, ovviamente, non è quello classico su cui si va a giocare nelle sale con le stecche. Per giocare a soccerpool serve, infatti, un tavolo dalle dimensioni più grandi, in grado di reggere il peso dei giocatori, con palline più grandi e di conseguenza buche più grandi. Nello specifico, i tavoli da snook ball, costruiti utilizzando legno marino e abete con un rotolo di erba sintetica in superficie, sono lunghi 6,60 metri e larghi 3,30 metri, hanno buche perimetrali agli angoli e ai lati, mentre per quanto riguarda le palline, in questo caso i palloni della misura 3 o 4 e fatti in polivinilcloruro (il pvc) e poliuretano, sono 16 di cui 8 a colori pieni, 7 a strisce e una bianca.Si gioca seguendo le regole del biliardo classico e quindi tutte i palloni posizionati all'interno del triangolo, si «spacca», come si suol dire in gergo, con la pallina bianca e si decide quale giocatore dovrà imbucare i palloni pieni e chi quelle a strisce. Vince chi le imbuca tutte per prime, ma occhio alla 8 nera. Quella va imbucata per ultima. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/il-pallone-che-non-ti-aspetti-dal-calcio-biliardo-al-motoball-2647624015.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="blisghetto-il-calcio-saponato" data-post-id="2647624015" data-published-at="1600050519" data-use-pagination="False"> Blisghetto, il calcio saponato Il blisghetto è un'invenzione del tutto italiana. Introdotto negli anni Ottanta, il termine, che deriva dal dialetto modenese (blisghér, scivolare), indica più comunemente il calcio saponato. Si tratta di una variante del calcetto a 5, con le stesse e identiche regole, ma giocato su un materasso gonfiabile di gomma cosparso di acqua e sapone. A differenza del calcetto classico, si possono utilizzare i bordi del campo come sponde e la rimessa laterale è prevista solo se il pallone esce completamente dal gonfiabile. Rimesse laterale che si battono con i piedi, mentre i calci d'angolo con le mani. Ogni partita è strutturata su due tempi da 12 minuti ciascuno. Si gioca in costume da bagno, con una casacca per identificare le due squadre, scalzi e con un casco protettivo in gomma morbida.Spesso identificato come passatempo e attività ludica durante i periodi estivi, è famosissimo il torneo organizzato a Spilamberto, comune in provincia di Modena, dove a metà anni Ottanta prese piede questa disciplina. Da allora, ogni anni viene organizzato il tradizionale torneo che vede sempre più squadre, maschili e femminili, parteciparvi.