2020-09-27
Il nuovo «codice Cantone» finisce sotto processo nella chat dei magistrati
Contestate le modalità di conduzione dell'istruttoria e la scelta di fermare l'inchiesta per le fughe di notizie. Da domani si riparte.Le dichiarazioni del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sulla sospensione dell'inchiesta su Luis Suarez hanno innescato un clamoroso dibattito sulle chat e sulle mailing list dei magistrati. Le parole finite nel mirino sono quelle rilasciate venerdì dall'ex capo dell'anticorruzione all'agenzia Ansa, alla quale aveva confidato di voler fermare le indagini per via delle ripetute fughe di notizie. Il primo a intervenire è stato il pm calabrese Santo Melidona: «Apprendo, come tutti voi, da qualificate fonti di stampa che un'indagine in corso, con attività di intercettazioni, per reati di una certa gravità (peculato o altro), viene disvelata perché quel calciatore antropomorfo di indole cannibalesca a nome Suarez viene oscenamente favorito nell'esame di lingua». Descrizioni da tifoseria a parte, dettate dal morso che Suarez diede a Giorgio Chiellini, la toga si chiede: «L'indagine non viene disvelata dal solito cancelliere o poliziotto infedele (i magistrati, come tutti sanno, sono immuni da siffatte deviazioni), ma dall'iniziativa singolare della Procura, che decide di sentire gli indagati. Certamente a ciò indotta dalla estrema gravità del fatto (il falso nell'esame) e dall'impossibilità di attendere il tempo necessario a chiudere l'indagine principale (per peculato)». Ed ecco il punto: «Il procuratore di Perugia, a seguito della sfrontata fuga di notizie, decide (udite udite) di sospendere le indagini per il reato di certificazione falsa in favore dell'antropofago, sembra per prevenire rese giornalistiche. L'antropofago in questione, da dichiarazioni provenienti dalla Procura, non risulterebbe nemmeno iscritto, benché si tratti del soggetto beneficiario. A questo punto, invito voi, braccianti del diritto, a verificare, naturalmente per mere finalità ludiche, se nell'operato del procuratore di Perugia siano ravvisabili errori o se, nottetempo, sia stata introdotta nuova causa di sospensione del termine per le indagini». Il pm, però, quando ha inviato il messaggio non deve aver previsto che in chat potesse esserci qualcuno ignaro delle prodezze calcistiche e non di Suarez. E infatti la collega Gerardina Cozzolino da Santa Maria Capua Vetere ha rimbrottato: «Scusa collega ma queste espressioni così infelici e poco adatte ad una chat di magistrati “calciatore antropomorfo di indole cannibalesca" sono frutto della tua penna o sono riportate da qualche articolo di stampa e hai dimenticato di apporre le virgolette». Con tanto di punti esclamativi interrotti da qualche punto interrogativo. La chat a quel punto è diventata incandescente. È intervenuto anche il magistrato messinese Felice Lima, che non ha risparmiato qualche sferzata alla categoria: «I magistrati sono per lo più bigotti e perbenisti. Non sono in grado di cogliere l'ironia. Neanche di intuirla fra le righe quando non conoscono i fatti (io non seguo il calcio, ma ho subito ipotizzato che le parole di Melidona facessero riferimento a una storia come quella che tu poi hai citato). Per di più, se parole inaccettabili e indegne le dice uno dei Capi (e ne abbiamo lette tante qui), va tutto bene. Ma se qualcuno dice una cosa fuori dal coro, allora scatta la censura per i toni. Queste colleghe, insorte come un sol uomo, hanno taciuto finora sulla amnistia generale per tutti i soci e amichetti di Palamara, ma... guai a usare parole “inadatte a una chat di magistrati". Perché tutto si può fare in magistratura, condannare all'ergastolo innocenti per la strage di via D'Amelio senza che neppure si apra un dibattito sull'accaduto, “piazzare socie" qua e là perché “politicamente più conveniente", ma se dici “cacca" o “vaffanculo" allora si è il popolo insorge compatto contro lo scempio». Alla fine, sulla sospensione dei termini la Procura di Perugia ha raddrizzato il tiro: ci sarà un vertice investigativo per riprogrammare l'inchiesta. E ora Cantone annuncia che sui nuovi accertamenti verrà «garantita la doverosa riservatezza». La parola «sospensione» era riferita a una pausa da weekend. Si riprende lunedì, con il vertice in Procura e con le regole scandite dal codice di procedura penale. Nessuna nuova norma sulla sospensione dei termini è stata introdotta nottetempo, come ipotizzava Melidona. Ma le chat dei magistrati, dalla vicenda Palamara in poi, restano incandescenti.
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