2021-09-12
Il mago inglese delle rose da giardino grazie alla genetica ha creato 200 varietà
La svolta di David Austin è stata applicare gli studi sul dna all'ibridazione. Così i suoi semi sono venduti in tutto il mondoI vivai David Austin sono oramai noti in tutto il mondo. La dizione rosa inglese viene addirittura spesso associata in modo automatico al nome di questi celebri vivai britannici. David Austin (1926-2018) apparteneva ad una famiglia di contadini. Il suo interesse per le rose venne alimentato dal vivaista James Backer, amico di famiglia, specializzato nelle piante perenni. Il giovane David era affascinato dal processo di creazione di nuove piante. Inoltre, la sorella gli regalò un libro sulle rose antiche, lui se ne innamorò e ne acquistò alcune. Le Old Garden Roses sono una categoria di piante esistenti prima dell'anno 1867, quando il vivaista lionese Baptiste André Guillot Fils (1827-1893), figlio di un ibridatore noto come Baptiste André Guillot Père, ottenne la prima rosa tea ibridata (note anche come rose da giardino, garden roses), mix delle varietà Madame Victor Verdier e Madame Bravy, la celebre La France: splendida rosa dai petali color rosa-pesca, 60 petali e 9 cm circa di diametro. Profumatissima. Nelle rose gardens rientrano le rose selvatiche di cui abbiamo già parlato nelle passate puntate, e anche quelle ibridazioni nate in varie parti del mondo prima del fatidico 1867, come ad esempio le rose Bourbon create sull'isola di Reunion a inizio Ottocento. Altro fattore che influenzò la volontà di Austin di ibridare nuove rose recuperando caratteristiche antiche fu la pubblicazione, negli anni Cinquanta, dei primi volumi dell'orticultore Grahan Stuart Thomas (1909-2003), che lavorò molto sulla valorizzazione delle old garden roses. Così Austin inizio a ibridare e soltanto nel 1961 riesce a commercializzare un prima rosa, Constance Spry, una rosa rossa dal fiore delicatissimo, rosa pallido all'esterno e più intenso mano a mano che se ne raggiunge il cuore, dall'invitante profumo di mirra, fioritura abbondante, pianta vigorosa e arbustiva. Questa rosa manifesta alcune criticità: non è rifiorente come avrebbe voluto e tende ad ammalarsi facilmente. Ci vorranno altri sei e sette anni prima di poter presentare al pubblico nuove varietà ibride che saneranno in parte i problemi iniziali, si tratta delle rose Chianti and Shropshire Lass, dal nome della regione dove è nato e ha vissuto praticamente tutta la vita. Qui, nel villaggio di Albrighton, nel 1969 fonda la sua piccola impresa che crescerà con vigore fin tanto da diventare un vero eden delle rose, un roseto che nell'arco di sei decenni è diventato meta di un turismo raffinato ed esigente, ground zero della diffusione delle sue splendide e numerosissime varietà, circa 200. Ovviamente quella che inizialmente era un'azienda famigliare è diventata una struttura ben più complessa e articolata. Uno dei punti di svolta del suo lavoro è stata l'applicazione di un serio studio genetico che ha portato alla disponibilità di informazioni che gli ibridatori prima di lui non avevano. Pochi coltivatori di fiori si sono rivelati decisivi per lo sviluppo delle piante da giardino come Austin ma il lavoro quotidiano, con le mani nella terra, è da sempre fondamentale, basti pensare che per ogni nuova varietà Austin impiegava nove anni di lavoro, venivano piantate 1.200 esemplari per capirne il comportamento. Le sue rose hanno alcune caratteristiche vincenti: il fiore a coppa, grandi, profumate, rifiorenti, resistenti. Ogni anno viene prodotto un nuovo catalogo e milioni di piante vengono spedite per posta in ogni parte del mondo. Guardando alle tante varietà cercherò di soffermarmi su alcune delle più note. Ad esempio partirei dalla Winchester Cathedral: ibridata nel 1984 ma messa in commercio quattro anni più tardi, è una rosa bianca arbustiva, altezza 125 cm, larghezza poco oltre il metro; fioriture abbondanti e rifiorenti, tipica rosa da aiuola. La Gentle Hermione è un arbusto che cresce più in larghezza che in altezza, se ne ha lo spazio; produce fiori rosa, abbondanti, profumatissimi, ed è rifiorente, alle nostre latitudine da maggio a ottobre. È stata commercializzata a partire dal 2005. Più recente invece la Royal Jubilee (2012), un arbusto rifiorente che produce curiose rose di media dimensione a calice, i petali curvi quasi a proteggere un segreto deposto nel cuore del fiore. Un intenso rosa scuro, dai riflessi argentati. Altezza e larghezza in questo caso si pareggiano, 140 cm. Tra le rampicanti un posto d'onore spetta alla Claire Austin, rifiorente, fioriture abbondanti, fiori medi, corona gialla e cuore leggermente pigmentato di un giallo cremoso, capace di arrampicarsi su sostegni e pareti per oltre tre metri. Intenso profumo di mirto. Anno di introduzione: 2007. Tra le rose rosse The Time Rose, una spettacolare rosa di un intenso colore rosso Ferrari, rifiorente, un cespuglio di ridotte dimensioni, altezza 90 cm, larghezza 80. Una tempesta di fiori e note rosse cremisi è Thomas à Becket, arbusti rifiorenti da un metro e mezzo di altezza e larghezza, enormi fiori. Infine, tra le rose gialle, la Golden Celebration, arbusti dalle fioritura rifiorente e molto abbondante, una pioggia di rose grandi e dall'ammirabile intenso color giallo pulcino, introdotta nel 1992. Si tratta ovviamente soltanto di alcune varietà, per una consultazione esaustiva vi consiglio di perdervi nel sito internet, https://eu.davidaustinroses.com, potete anche richiedere l'invio gratuito dell'ultimo catalogo, disponibile in inglese, francese o tedesco.Per i suoi meriti, David Austin è stato insignito della medaglia d'oro della Royal Horticultural Society e ufficiale dell'Impero Britannico, a di certo il suo riconoscimento maggiore è l'amore che tanti coltivatori nutrono per le sue rose, che siano duchi di magioni estese su vari ettari di terreno o signore in pensione con un giardinetto condiviso nella periferia di un qualsiasi comune della provincia milanese.
Emmanuel Macron (Getty Images). Nel riquadro Virginie Joron
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L'evento organizzato dal quotidiano La Verità per fare il punto sulle prospettive della transizione energetica. Sul palco con il direttore Maurizio Belpietro e il vicedirettore Giuliano Zulin, il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente di Ascopiave Nicola Cecconato, il direttore Ingegneria e realizzazione di Progetto Terna Maria Rosaria Guarniere, l'Head of Esg Stakeholders & Just Transition Enel Maria Cristina Papetti, il Group Head of Soutainability Business Integration Generali Leonardo Meoli, il Project Engineering Director Barilla Nicola Perizzolo, il Group Quality & Soutainability Director BF Spa Marzia Ravanelli, il direttore generale di Renexia Riccardo Toto e il presidente di Generalfinance, Boconi University Professor of Corporate Finance Maurizio Dallocchio.
Kim Jong-un (Getty Images)