
«Le previsioni di crescita dei beni di lusso per la persona sono tutte positive». La diciottesima edizione dell'Osservatorio Altagamma si è aperta con una nota di ottimismo. Il mercato del lusso è infatti riuscito a raccogliere una serie di risultati soddisfacenti, nonostante l'anno sia stato segnato da due eventi fortemente impattanti: la protesta dei gilet gialli e quelle - attualmente ancora in atto - di Hong Kong. Lo studio, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, evidenzia infatti come l'Asia sia il mercato trainante per il settore del lusso. Nell'ultimo anno, abbiamo assistito a una crescita del 26% a tassi costanti, che ha raggiunto i 30 miliardi di euro. I consumatori cinesi sono responsabili del 90% della crescita reale del mercato nel 2019, con il 35% del valore dei beni di lusso. Ma a trainare il mercato non è solo la Cina. Il Giappone è cresciuto del 4% a tassi costanti con 24 miliardi di euro, mentre il resto dell'Asia (principalmente Singapore, Thailandia, Corea del Sud e Taiwan) ha totalizzato un +6% con 42 miliardi di euro. Il mercato americano è rimasto costante con 84 miliardi di euro, trainato dalla east coast (New York e Miami). L'Europa cresce di un misero 1% complici le proteste dei gilet gialli in Francia e una flessione nel mercato tedesco. Il settore che è maturato maggiormente nell'ultimo anno è quello delle macchine di lusso (+7%) grazie all'attenzione per la sostenibilità, l'elettrico e la personalizzazione. Seguono yacht privati, beni di lusso personali, vini e altri alcolici (5%) e design (+3%). L'unico settore in negativo è quello dell'arte con un -18%. La mancanza di offerta e la svalutazione di alcuni artisti contemporanei ha influito in una perdita di valore nel mercato che negli ultimi anni aveva ottenuto grandi risultati. Nel complesso, il lusso vale 1.3 trilioni circa con previsioni di crescita fisse del 4%. In maniera più specifica, il mercato di beni di lusso personale - che a oggi vale 281 miliardi di euro - nei prossimi sei anni potrebbe valerne circa 375. Nel 2019 ci troviamo per la prima volta di fronte a cinque diverse generazioni di clienti, ma sono Millennials (35%) e Generazione Z a trainare il mercato del lusso, con una prospettiva di crescita del 150% nei prossimi 15 anni. Queste nuove generazioni di clienti hanno dato una vera scossa al mondo della moda, ridefinendo il concetto stesso di cliente. Millennials e Generazione Z sono «attori critici» del mercato, concentrandosi non solo sul prodotto ma sulla sua identità e sull'esperienza che questo offre. La rilevanza culturale di un bene diventerà sempre più importante per il consumatore. Anche il modo di comprare è cambiato negli ultimi anni. Il digitale ha visto una crescita del 22%, mentre i negozi fisici mono brand si sono fermati al 12%. Un trend che sta avendo molto successo è quello dei pop up - negozi aperti per un periodo definito di tempo - perché capaci di coinvolgere in modo nuovo ed esclusivo il cliente. Il mercato delle calzature e dei gioielli rappresentano le categorie di lusso più dinamiche con 21 miliardi di euro. Interessante analizzare anche il settore della bellezza, soprattutto quella indie - come Huda beauty - che da sola vale 7 milioni. Ma non è solo il beauty a premiare piccoli brand, nati meno di 10 anni fa, capaci di offrire un'identità ben definita basata sulla trasparenza e il rispetto della natura. Per l'abbigliamento, leader di questo movimento, è Reformation, mentre l'ambito della lingerie è trainato da ThirdLove, l'anti Victoria's Secret. Anche il lusso come ogni altro settore è guidato dalle emozioni. Seguendo queste linee guida, il 2020 vede la crescita del comparto abbigliamento del 3.5%, della pelle del 6%, delle calzature, dei gioielli e della bellezza del 5% e infine degli orologi del 2.5%
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