2019-03-08
Il fratello della Boschi nell'azienda del manager amico di Lotti e Montezemolo
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Maria Elena, ex ministro delle riforme, scriveva su Instagram a proposito della giornata per i 50 anni del gruppo Ferretti a Venezia: «Azienda sinonimo di eccellenza ed eleganza. Un nome che da 50 anni contribuisce alla diffusione del Made in Italy nel mondo e crea opportunità di lavoro». Soprattutto per Pier Francesco. È una famiglia dove conta ancora il capitalismo di relazione quella dei Boschi. Pier Francesco Boschi, fratello di Maria Elena, l'ex ministro per le Riforme, passato dal lavoro in Cmc, una delle più grandi cooperative e aziende di costruzioni in Italia, al gruppo Ferretti, leader nella nautica italiana. Nulla di male, si intende. Conta, come sempre il curriculum che è di tutto rispetto. Certo però fa pensare come questo ingegnere poco più che trentenne, sia riuscito a trovare sempre lavoro in aziende che hanno operato a stretto contatto con il Partito Democratico di Matteo Renzi, in particolare durante gli anni d'oro dell'esecutivo guidato dall'ex leader dem. Non c'è stato insomma solo il caso di Banca Etruria, con il padre Pier Luigi vicepresidente. In questi anni il groviglio armonioso toscano ha continuato a dipanarsi come una ragnatela e oltre a Emanuele Boschi, l'altro fratello partner dello studio legale dell'ex tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, anche Pier Francesco ha trovato lavoro presso il gruppo Ferretti, amministrato da Alberto Galassi. Chi è Galassi? Qui la storia si addentra sempre nei meandri delle relazioni del giglio magico renziano. Perché l'avvocato modenese, oltre a essere sposato con Antonella Ferrari nipote del mitico Drake Enzo e avere un ottimo rapporto con l'ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo e ad avere finanziato la "salita in campo" di Mario Monti con altri imprenditori nel 2013, è anche consigliere di amministrazione della squadra di calcio Manchester City. Nel febbraio del 2013 sarà Galassi a mediare tra lo stesso City e il Milan per la cessione di Mario Balotelli al prezzo di 20 milioni di euro, tanto che Adriano Galliani lo ringrazierà pubblicamente. Soprattutto Galassi è stato per diversi anni amministratore delegato di Piaggio Aerospace, di cui il suocero è stato presidente, l'azienda strategica della difesa su cui il governo può esercitare il golden power, ora in amministrazione straordinaria dopo la richiesta di avvalersi della legge Marzano nel dicembre dello scorso anno: è gravata da oltre 600 milioni di euro di debiti. A fare da collante tra Galassi e il giglio magico fiorentino è stato in questi anni il fondo degli Emirati Arabi Uniti Mubadala, che, oltre a essere proprietario del Manchester City (il presidente del club è dal 2008 Khaldoon al Mubarak, ceo di Mubadala), proprio nel 2015 diventò azionista di maggioranza dell'azienda di Villanova D'Albenga specializzata nella produzione di droni. L'esperienza di Galassi in Piaggio si è poi conclusa nell'autunno del 2015. Ma la sua esperienza è continuata nel gruppo Ferretti, controllato per il 86,8% da Shandong Heavy Industry Group-Weichai Group, uno dei colossi manifatturieri globali in Cina, e per il 13,2% da Piero Ferrari, entrato nel capitale nel 2016 dopo la nomina del genero come amministratore delegato. Tutto in famiglia insomma. Il nome di Galassi era poi rispuntato fuori negli ultimi mesi perché la stessa cordata cinese avrebbe fatto una proposta per l'acquisto del ramo civile di Piaggio Aerospace: dietro l'offerta si celava appunto una società lussemburghese dove compariva appunto il nome del manager emiliano. L'avvocato imparentato con i Ferrari è stato in questi anni molto vicino al giglio magico renziano. In particolare ha sviluppato un rapporto di ferro con l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti che per qualche mese ha gestito la pratica di Piaggio Aerospace. Tra le curiosità del rapporto tra i due si può citare i anche un viaggio il 24 febbraio del 2015, con un aereo privato pagato da Piaggio con cui i due andarono vanno a vedere la partita Manchester City-Barcellona. Caso vuole che nel 2019, come scritto su Linkedin, ci ritroviamo Pier Francesco Boschi come Product Configuration Supervisor del gruppo Ferretti. Nel giugno del 2018 Maria Elena e il fratello postarono su Instagram le foto da Venezia durante le celebrazioni per il 50° anniversario del gruppo Ferretti Yacht. In cielo ci fu anche una dimostrazione delle Frecce Tricolori, cosa che creò non poche polemiche nell'aeronautica, perché per la prima volta si esibirono per un privato.Il 22 giugno l'ex ministro per le Riforme scriveva su Instagram a proposito della giornata per i 50 anni del gruppo Ferretti a Venezia: «Azienda sinonimo di eccellenza ed eleganza. Un nome che da 50 anni contribuisce alla diffusione del Made in italy nel mondo e crea opportunità di lavoro». Soprattutto per Pier Francesco. Ma si sa, il capitalismo di relazione può arrivare ovunque, forze armate comprese.