2024-12-27
Il fisco bussa a casa Conte: buco di 29 milioni
La società di famiglia della compagna dell’ex premier ha accumulato un maxi debito con l’Agenzia delle Entrate. Colpa delle perdite assommate negli ultimi anni dal Grand Hotel Plaza di Roma, struttura in cui una camera doppia costa dai 486 ai 1.750 euro a notte.Come tante famiglie del popolo, anche quella dell’Avvocato del popolo ha i suoi guai con il fisco: la società della compagna di Giuseppe Conte, Olivia Paladino, ha accumulato un debito con l’Agenzia delle Entrate. Trattasi però di debito extralarge: stando a quanto riferito da Open, infatti, il cumulo di cartelle esattoriali sul groppone della holding immobiliare costruita negli anni dal babbo della compagna di Conte, Cesare Paladino, e controllata da Olivia e dalla sorella Cristina ammonta a ben 29,859 milioni di euro. La holding in questione si chiama Immobiliare Roma Splendido, e sotto il suo controllo si trovano varie società di famiglia, tra le quali la Unione esercizi alberghi di lusso srl, che gestisce il Grand hotel Plaza di Roma, albergo di lusso per il quale Olivia, donna di gran classe e altrettanta riservatezza, si occupa di pubbliche relazioni ed eventi. Il Grand hotel Plaza, purtroppo per i Paladino, ha accumulato ingenti perdite negli ultimi anni: è vero che nel 2023 c’è stata una crescita di pernottamenti, e così il fatturato è salito da 2,6 a 9,7 milioni di euro, ma è vero pure che la perdita operativa della società è praticamente raddoppiata, passando da 4,5 a 8,2 milioni. Va detto che il Grand hotel Plaza non è un b&b per studenti: basta visitare la sezione prenotazioni del sito per constatare come una camera classica abbia un costo minimo di 486 euro a notte per due persone, mentre per un pernottamento nella Presidential Suite San Pietro, 130 metri quadri con vista mozzafiato, occorre sganciare come minimo 1.750 euro. Siamo al cospetto, in sostanza, di un albergo per vip e presunti tali, e la speranza della proprietà è che il Giubileo attiri a Roma quel genere di clientela che è in grado di potersi permettere un soggiorno di questo livello. Babbo Cesare professa ottimismo: «Si ritiene prudentemente», scrive Cesare Paladino nella nota integrativa al bilancio 2023, approvato lo scorso 5 dicembre, «che l’esercizio in corso possa confermare il trend evolutivo dei ricavi che ha caratterizzato gli ultimi esercizi, e questo nonostante il difficile momento congiunturale che si ritiene passato, specialmente in vista del Giubileo indetto nella città di Roma per l’anno 2025, e le previsioni di rilevante afflusso turistico legato all’evento». Cesare Paladino evidenzia inoltre che «la perdita risultante a bilancio è particolarmente influenzata dalle componenti negative straordinarie indicate in nota integrativa e legate alla ricognizione del debito risultante presso l’Agente della Riscossione, la quale si è resa necessaria al fine di illustrare in maniera corretta e chiara le consistenze patrimoniali nette anche in vista dell’imminente cessazione degli effetti di sterilizzazione delle perdite pregresse previsti dal legislatore ex. L 178/2020, dl 228/2021 e dl 198/2022». Come fa notare Open, dunque, il bilancio 2023 ha dovuto registrare le sopravvenienze passive per sanzioni e interessi per tasse non pagate per un valore di 7,8 milioni di euro, che hanno fatto lievitare il debito col fisco della società che gestisce il Grand Hotel Plaza fino appunto a poco meno di 30 milioni, mentre negli anni precedenti, a causa dell’emergenza Covid, il governo, quando a Palazzo Chigi sedeva Giuseppe Conte, aveva dato alle aziende la possibilità, confermata poi da Mario Draghi, di rinviare le perdite societarie anche quando avevano ampiamente eroso il patrimonio netto e sarebbe stata necessaria una ricapitalizzazione. Va sottolineato comunque che il valore degli immobili della società ammonta, dopo una rivalutazione, a 280 milioni di euro, che restano a garanzia di tutti i debiti e gli affidamenti bancari. Ma torniamo al bilancio 2023: il revisore dei conti, Giovanni Monaco, ha dato il via libera come prevede la legge al bilancio, ma non ha mancato di esprimere alcune riserve: «Tenuto conto», scrive Monaco, «che in sede di approvazione del bilancio 2024 occorrerà procedere anche alla copertura della perdita 2020 (oggi sospesa) pari ad euro 8.598.006 ne deriva di conseguenza che necessariamente si dovrà procedere alla relativa copertura e ricapitalizzazione. […] Il mio giudizio, in merito, è pertanto sospeso con riferimenti agli aspetti sopra evidenziati». Non solo: «In considerazione di quanto sopra richiamato», scrive ancora il revisore dei conti, «si ritiene comunque che, con riferimento alle informazioni fornite dall’organo amministrativo in ordine ai presupposti sulla continuità aziendale si ritiene che gli stessi non siano esaustivi sia pure considerando che la continuità aziendale possa comunque essere garantita dal patrimonio (considerevole) del socio principale - Immobiliare Roma Splendido srl, proprietaria dell’immobile in cui viene svolta l’attività della società». In sostanza, è probabile che la proprietà dovrà procedere con un bel versamento di denari liquidi nelle casse della società che gestisce il Grand Hotel Plaza.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)