2025-09-12
Il blogger e re dei dibattiti capace di portare i giovani di destra ai seggi
Sposato con due figli, teneva incontri in cui sfidava il pubblico: «Provate che ho torto».Ancor prima che contenuto, la democrazia liberale è metodo. È in nome di presunti grandi principi che, nel Novecento, sono state commesse le peggiori atrocità della storia dai totalitarismi di destra e di sinistra. Quello che invece distingue la democrazia liberale è proprio la salvaguardia del metodo: la capacità, cioè, di garantire una libera discussione, nel nome della dialettica e della libertà di pensiero. Ecco, Charlie Kirk, 31 anni, è stato ucciso proprio mentre teneva un evento pubblico intitolato «Dimostrami che ho torto»: un evento in cui invitava gli astanti a confutare le sue idee. È forse proprio questo a rendere ancor più inquietante il suo omicidio. Nel momento in cui scriviamo, l’assassino è ancora a piede libero (anche se, secondo il Wall Street Journal, sulle munizioni sarebbero incisi slogan antifascisti e pro trans). Tuttavia, dovesse emergere che alla base dell’attentato vi fosse odio politico, ciò dimostrerebbe la crisi di un sistema, quello della democrazia liberale, che dovrebbe fondarsi sul confronto dialettico: quello che Kirk. sposato e con due bambini piccoli, stava facendo fino a un secondo prima di essere freddato. È significativo che vari ambienti progressisti abbiano sostenuto che la vittima se la sarebbe andata a cercare, visto che era un fautore del secondo emendamento. È proprio una simile logica perversa che arma le mani dei fanatici, sostituendo le argomentazioni con le pallottole.Volto millennial dell’universo Maga, Kirk è stata una figura ben più complessa di quella di un semplice attivista conservatore. È stato uno degli artefici dell’ultima vittoria di Donald Trump. Ricorderete lo shock di alcuni commentatori quando emerse che l’attuale presidente aveva guadagnato enormemente terreno tra gli elettori giovani: un bacino che era storicamente in mano al Partito democratico. Eppure, a novembre 2024, la situazione era parzialmente mutata. Soprattutto in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, Kamala Harris perse significativamente consenso, rispetto a Joe Biden nel 2020, tra gli elettori di età compresa tra 19 e 29 anni. Un risultato a suo modo storico per Trump: un risultato a cui Kirk ha senza dubbio contribuito. Era il 2012, quando quest’ultimo cofondò Turning point Usa: un’organizzazione no profit, principalmente finalizzata a diffondere le idee politiche conservatrici nelle scuole superiori e nei campus universitari. Nata nell’alveo del Tea party, questa realtà si schierò con Trump a seguito della convention nazionale repubblicana del 2016. Da allora, il sodalizio politico tra Kirk e l’attuale presidente si è man mano consolidato.La svolta arrivò comunque l’anno scorso, quando la campagna di Trump, anziché affidarsi al comitato nazionale repubblicano, decise di «esternalizzare» gran parte delle proprie attività, facendo leva su organizzazioni capaci di targettizzare gli elettori e di muoversi con maggiori margini di manovra sul territorio. Sotto questo aspetto, Kirk si è rivelato parte integrante della strategia trumpista volta a intercettare il voto giovanile. «Nessuno ha capito o posseduto il cuore dei giovani negli Usa meglio di Charlie», ha, non a caso, commentato lo stesso Trump dopo la morte dell’attivista trentunenne. Di certo, Kirk non era uno che le mandava a dire: era, anzi, noto per la schiettezza delle sue posizioni politiche e culturali. Decisamente antiabortista, si schierò contro l’«anarchia sessuale» e il transgenderismo. La battaglia contro il woke ha rappresentato un po’ il filo conduttore delle sue tesi che, a partire dal 2021, hanno iniziato a presentare una curvatura religiosa: quell’anno, fondò Turning point Usa faith. Non solo. Kirk si è altresì occupato di politica internazionale, mostrandosi poco propenso all’interventismo estero. Sostenitore di Israele, aveva tuttavia espresso cautela verso il coinvolgimento militare diretto degli Usa contro l’Iran. Un certo scetticismo lo aveva nutrito anche sull’invio di armamenti all’Ucraina. Si potevano non condividere le sue idee. Ma Kirk non rinunciava al confronto pubblico. Eppure, anziché batterlo sul terreno della dialettica, qualcuno ha deciso di eliminarlo fisicamente.
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