2019-05-31
L'Agenzia delle entrate sta modificando i modelli della dichiarazione dei redditi dei cittadini. Correggendo errori e conteggiando debiti o crediti. Per i contribuenti più disattenti potrebbero esserci brutte sorprese.L'Agenzia delle entrate va a caccia di errori sul 730 precompilato. L'amministrazione fiscale è infatti in grado di correggere in tempo reale i dati presenti sulla dichiarazione dei redditi, se rettificati dai soggetti competenti (commercialisti, farmacie). In questo caso il 730 verrà «bloccato», modificato e ricaricato sull'area personale del contribuente. Da parte sua il cittadino, quando proverà ad accedere alla sua precompilata, si troverà di fronte a una pagina bianca con un riquadro verde chiaro che lo avvisa del fatto che il 730 «è in corso di rielaborazione». Rientrando dopo un paio di giorni si potrà visionare il «nuovo» 730 precompilato. Le conseguenze dei cambiamenti fiscali posso essere dunque di due tipi: positive nel caso in cui nel precedente modello si era a debito (si sarebbe dovuto versare dei soldi all'amministrazione fiscale) e con le modifiche fatte dall'Agenzia delle entrate si passa ad avere un credito (il contribuente dovrà essere rimborsato). E negative nel caso in cui si passa da un credito a un debito. Le rettifiche possono riguardare qualsiasi dato che è stato comunicato all'Agenzia delle entrate in modo errato o parziale. Si parla dunque dei commercialisti, oppure dei dati relativi alle spese sanitarie, o a qualsiasi altra spesa che rientra nella dichiarazione precompilata. Qualunque tipo di rettifica inviata avrà dunque come conseguenza una rielaborazione di tutto il 730. Questo modo di operare, in tempo reale, da parte dell'amministrazione fiscale, se da una parte è sicuramente da premiare (correggendo gli errori infatti si evita al contribuente di modificare la dichiarazione dei redditi e di incorrere in ulteriori controlli amministrativi), dall'altra fa emergere delle criticità economiche a carico dei contribuenti. Se infatti si dovesse accettare il modello precompilato che vanta un debito nei confronti dell'amministrazione fiscale, prima dell'avvenuto cambiamento, il contribuente pagherà la somma sbagliata, per poi ricevere nei mesi successivi una comunicazione da parte dell'Agenzia delle entrate dove si attesta il credito. E dunque aspettare ancora dei mesi, prima che questo venga erogato e accreditato. In questo caso il contribuente pagherebbe una somma non dovuta, per un errore commesso dai soggetti che dovevano comunicare i dati, per poi ricevere mesi dopo il rimborso. Prassi all'opposto se invece si dovesse passare da un credito a un debito. Anche in questo caso, se si dovesse accettare la dichiarazione precompilata prima della rettifica, si riceverà più avanti una comunicazione di debito da parte dell'amministrazione fiscale. Attenzione però perché può capitare che le correzioni fatte dall'Agenzia delle entrate non siano sufficienti, soprattutto quando si tratta delle novità per il 2019 sulle nuove spese (abbonamento dei mezzi pubblici, bonus verde, la spesa per comprare supporti per i disturbi specifici dell'apprendimento, eccetera). In questo caso può infatti capitare che i dati non siano presenti nel precompilato, nonostante gli aggiornamenti fatti dall'amministrazione fiscale, e dunque dovrà essere compito del contribuente inserirli nuovamente. Questo significa che, oltre alle eventuali modifiche fatte dall'Agenzia delle entrate, dopo le varie segnalazioni si dovrà riaprire la precompilata, inserire i dati mancanti e inviare il modello. In questo caso l'Agenzia delle entrate potrà svolgere ulteriori controlli e verificare la veridicità delle nuove informazioni, ma soprattutto dovrà ricalcolare l'importo che il contribuente dovrà pagare. La dichiarazione precompilata dovrà essere modificata e inviata entro il 23 luglio via Web. E la ricevuta di emissione del 730 non sarà visibile immediatamente, ma solo a distanza di due o tre giorni dall'invio del documento. Nel caso in cui si sia in credito, si riceverà la somma scritta sul precompilata sulla busta paga, facendo il datore di turno da sostituto di imposta.
Federica Mogherini (Ansa)
Perquisiti l’ex ministro degli Esteri di Renzi, poi Alta rappresentante europea, e l’ex diplomatico noto per aver esposto la bandiera del gay pride all’ambasciata italiana. Una vita all’ombra di Prodi, Veltroni, Franceschini...
Naturalmente le accuse nei confronti di Federica Mogherini sono tutte da dimostrare. Così come devono essere provate quelle mosse dalla Procura europea nei confronti dell’ambasciatore Stefano Sannino. Secondo i magistrati, l’ex ministra degli Esteri della Ue e il diplomatico di stanza a Bruxelles avrebbero fatto un uso improprio dei fondi dell’Unione. Le contestazioni nei loro confronti andrebbero dalla frode in appalti pubblici alla corruzione e tra le imputazioni ci sarebbe pure il conflitto d’interessi. Per questo la polizia avrebbe perquisito le abitazioni e gli uffici di Mogherini e Sannino, sottoponendo entrambi al fermo giudiziario.
Beppe Sala, Matteo Lepore e Stefano Lo Russo (Ansa)
Torino ostaggio dei centri sociali, Milano preda dei maranza, Bologna razziata dai pro Pal: per i primi cittadini è tutto ok.
Mi viene in mente quel che mi diceva la mia mamma quando non sapeva più cosa fare data la mia esuberanza: «’un so più da che parte prenditi». Questo rappresentava il massimo della disperazione. Non sapeva più cosa fare con me e di me. Ecco, mi viene da dire la stessa cosa sulle dichiarazioni e sulle prese di posizione di alcuni sindaci di sinistra riguardo a gruppi di ragazzine e ragazzini che rapinano i coetanei, baby gang e affini.
Putin e Witkoff durante i colloqui a Mosca (Ansa)
Ieri l’incontro tra il delegato americano e lo zar a Mosca. Trump: «Ci stiamo provando, è un casino». Zelensky trema: «Ho paura che gli Usa perdano interesse a negoziare».
Le trattative sulla crisi ucraina sono a un punto di svolta? Ieri sera, Vladimir Putin ha ricevuto al Cremlino l’inviato americano per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero di Donald Trump, Jared Kushner. Prima che iniziasse la sessione a porte chiuse, Witkoff - che avrebbe cenato in un ristorante stellato con piatti a base di caviale quaglia e carne di cervo - ha definito Mosca «una città magnifica». Nel momento in cui La Verità andava in stampa, il colloquio, a cui hanno preso parte anche i consiglieri presidenziali russi Kirill Dmitriev e Yuri Ushakov, non era ancora terminato, anche perché, secondo la Cnn, lo zar avrebbe fatto attendere la delegazione Usa, non rispettando la tabella di marcia prevista. Il meeting è del resto iniziato con più di due ore di ritardo. Poco prima dell’incontro, il presidente russo ha accusato i governi europei di sabotare i negoziati di pace. «L’Europa sta impedendo all’amministrazione statunitense di raggiungere la pace in Ucraina», ha tuonato, bollando le richieste europee come «inaccettabili per la Russia». «Se l’Europa vuole combattere la guerra, siamo pronti adesso», ha aggiunto. «Se le forze di Kiev continueranno ad attaccare petroliere e altre navi nel Mar Nero, la Russia risponderà nel modo più radicale, isolando l’Ucraina dal mare», ha continuato il presidente russo.
Federica Mogherini e Stefano Sannino (Ansa)
- Presunte irregolarità nei finanziamenti al Collegio d’Europa, di cui l’ex ministro è rettore. Coinvolto un manager dell’istituto. Ma la Procura ha chiesto la revoca dell’immunità anche per altri sospettati.
- Stefano Sannino, capo del «ministero degli Esteri» europeo, si è sposato col compagno a Madrid e ha ricevuto premi per il suo attivismo pro Lgbt. Pure lui adesso è indagato.






