2025-09-22
I «pizzini» di Scarpinato (5s) a Natoli
Roberto Scarpinato (Ansa)
Il senatore si accorda con l’ex magistrato per «indirizzare» l’audizione in Antimafia Nelle intercettazioni (in onda stasera da Giletti) citati i dem Andrea Orlando e Giuseppe Provenzano.Dall’interrogatorio dell’ex presidente della Corte d’appello di Palermo, Gioacchino Natoli, effettuato dalla Procura di Caltanissetta il 4 luglio 2025, emergono con nettezza gli accordi intercorsi con il membro della commissione Antimafia, Roberto Scarpinato, senatore del Movimento 5 stelle ed ex pg di Palermo.Lo scottante tema è al centro della puntata di stasera dello Stato delle cose, la trasmissione di Massimo Giletti. Le interlocuzioni, che verranno citate anche in tv, avevano per oggetto l’audizione che doveva sostenere Natoli davanti all’organo parlamentare, un faccia a faccia richiesto dallo stesso magistrato per discolparsi da alcune gravi accuse che gli erano state rivolte, tra gli altri, da Lucia Borsellino e dal marito della donna, l’avvocato Fabio Trizzino. Emerge, anzitutto, l’obiettivo di Scarpinato di confondere le acque. «Lo sai che intenzioni ho? Di seppellire la Colosimo (Chiara, presidente della commissione, ndr) sotto una montagna di documenti». In effetti Scarpinato ha prodotto, il 5 dicembre 2024, una lunga memoria con numerosi allegati in cui sosteneva le stesse tesi formulate nell’audizione da Natoli, volte ad accreditare una regolare condotta da parte della Procura di Palermo. Il senatore, al telefono, chiede all’amico («Fratello mio») l’invio di una memoria così «che siamo preparati». Natoli si entusiasma: «Mi stai dando il destro!». Nell’interrogatorio di luglio, la Procura sciorina le intercettazioni con i suggerimenti di Scarpinato al vecchio collega da audire. Per esempio, il senatore chiede a Natoli di riferire che, durante la riunione del 14 luglio 1992, si era parlato della richiesta di archiviazione del dossier Mafia e appalti e che, pertanto, Borsellino ne era stato informato. «Senti, tu non ti devi dimenticare assolutamente…», incalza Scarpinato. «Di che?», chiede Natoli. «Di parlare della riunione che ci fu alla Procura di Palermo il 14 luglio, quella del ‘92...». Un incontro a cui Scarpinato non prese parte. Natoli: «Lo introduco io accussì? Ex abrupto?». Scarpinato: «Io ti faccio una domanda». Natoli pronuncia la celebre frase già anticipata dalla Verità: «Tu mi devi alzare la palla…». Scarpinato: «Certo: quali erano i suoi rapporti con Borsellino? E tu mi dici...». Natoli spiega su cosa vorrebbe essere «interrogato» e il vecchio collega, mentre dà istruzioni, suggerisce al vecchio amico di prendersi «un appunto». Natoli immagina, ironicamente, una sua possibile risposta: «Minchia, io stavo facendo ammazzare tutti attraverso i Buscemi». Scarpinato lo richiama all’ordine: «Tu mi devi dire che ci fu un’esposizione anche del fatto che c’era stata la richiesta di archiviazione con tutti i contenuti eccetera».Allo scopo di non far emergere il ruolo da protagonista di Scarpinato, di cui non vuole apparire né «amico», né «nemico», Natoli suggerisce all’ex collega di utilizzare i commissari del Pd (e non dei 5 stelle) Andrea Orlando (colui che, nel 2016, da Guardasigilli, ha designato Natoli capo dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria), Giuseppe Provenzano e Walter Verini di fargli «dare lo spunto»: «Diglielo pure, per piacere, ad Andrea Orlando (definito affettuosamente «quel coglione», ndr)! Se viene, a Peppe Provenzano di fare qualche domanda...». Scarpinato: «Di cosa?». Natoli: «Gli passi qualche domanda tu!». Scarpinato: «No, questo non glielo posso dire!». Natoli: «Perché non glielo puoi dire?». Scarpinato: «Perché non c’ho rapporti!». Natoli: «A Verini neppure?». Il senatore accenna una risata e glissa.
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