2020-04-01
I due legali attaccano Palazzo Chigi. «Omesse le misure di prevenzione»
Augusto Sinagra e Alfredo Lonoce: «È stato irresponsabile. I porti aperti creano rischi aggiuntivi».I 23 giorni che hanno sconvolto l'Italia. E che forse potevano salvarla. Il periodo è quello compreso tra il 31 gennaio e il 23 febbraio di quest'anno, quando alcuni dei più alti rappresentanti del governo (il premier Giuseppe Conte e i ministri della Salute e dell'Interno, Roberto Speranza e Luciana Lamorgese) hanno sonnecchiato lasciando campo libero al dilagare del morbo cinese. Responsabilità politica ma forse anche penale secondo due legali di Roma che l'altro ieri hanno depositato un esposto denuncia in Procura per chiedere «quantomeno l'apertura di un'indagine», dicono in coro il professor Augusto Sinagra e l'avvocato Alfredo Lonoce. Ipotesi di accusa contestata a carico di Conte, Speranza e la Lamorgese? «Avere omesso nei tempi e nei modi necessari ogni misura di contenimento e di prevenzione (del coronavirus, ndr), consentendone la sua enorme diffusione, con l'impressionante numero avutosi di contagiati e di deceduti», si legge nel documento. Per supportare la loro tesi, i due denuncianti hanno riepilogato le notizie degli ultimi mesi soffermandosi in particolare sull'allarmante escalation di misure restrittive decise dalla Cina già a gennaio. Misure - come la chiusura totale delle attività e lo sbarramento, con l'esercito di guardia, di stazioni ferroviarie, strade, porti e aeroporti - che avrebbero dovuto provocare una preoccupata reazione pure alle nostre latitudini. Invece nulla è accaduto. Scrivono Sinagra e Lonoce: «Dal 31 gennaio 2020 (ma le necessarie misure dovevano essere adottate già molto tempo prima in considerazione… del fatto che… già da moltissimo tempo esisteva un collegamento aereo in andata e in rientro tra l'aeroporto di Orio al Serio e di Fiumicino, e l'aeroporto di Wuhan in Cina, con le conseguenze che si possono ben immaginare in tema di diffusione del contagio) nessun provvedimento veniva adottato dal presidente del Consiglio dei ministri e/o dai ministri competenti». Addirittura, quando la situazione stava iniziando a diventare sempre più allarmante, il presidente del Consiglio «rispondeva irresponsabilmente che non bisognava provocare “allarmismi"» a chi invocava una maggiore attenzione sul fronte sanitario. Arrivando finanche a dichiarare a Lilli Gruber, nel corso del programma 8 e mezzo, di aver adottato «ogni misura necessaria a fronteggiare l'epidemia da Covid-19 già in atto sul territorio nazionale». Facendo poi specificamente «riferimento alla adeguatezza dei presidi di emergenza degli ospedali». Gli oltre 12.000 morti e i 105.000 contagiati italiani (in continua crescita, peraltro) dimostrerebbero che Conte, secondo i due avvocati, non ha detto il vero e avrebbe anzi sottovalutato il problema. Anche l'atto di isolare prima Codogno e poi la Lombardia «fu adottato solo con decreto dell'8 marzo 2020», e cioè quando ormai il coronavirus aveva di fatto ampiamente infettato non solo il Nord ma anche altre regioni. Nell'esposto viene inoltre duramente stigmatizzata anche la scelta del Viminale di consentire «l'ingresso sul territorio nazionale di genti non solo di identità ignota ma anche… affette in molti casi da gravi patologie, come per esempio la Tbc», con il risultato di aggiungere quantomeno «il rischio di nuovi e diversi focolai di infezione oltre a quelli del Covid-19». «A me frega niente della Lega e di Matteo Salvini», esordisce il professor Sinagra, un passato da giudice penale e da docente universitario, anche alla Sapienza, di diritto internazionale e diritto dell'Unione europea, «Ma mi chiedo come la magistratura riesca a non vedere ciò che ha fatto il ministro Lamorgese con i porti aperti». Sulla stessa lunghezza d'onda l'avvocato Lonoce, esperto di diritto marittimo. «Salvini è stato indagato per molto meno. Un'accusa, quella di sequestro di persona, in cui mancano gli elementi soggettivi e oggettivi e il dolo specifico. Accogliere tutti, senza un controllo, è al limite del codice penale. Siamo in un Paese in cui la Costituzione viene quotidianamente calpestata e invocata solo per difendere interessi di parte.
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