2024-01-21
I centri sociali attaccano gli ebrei. Scontri con la polizia alla Fiera di Vicenza
L’estrema sinistra ha provato ad assalire il padiglione di Israele. Fumogeni e petardi contro la celere: 10 agenti feriti, 5 denunciati.A Vicenza il corteo contro Israele si è trasformato in un’azione di guerriglia metropolitana con un bilancio assai pesante: 10 agenti feriti, uno dei quali raggiunto da una bomba carta che gli è esplosa davanti al casco, con ustioni definite «gravi» e una ventina di manifestanti contusi. Tutto è cominciato nel corso della mattinata, quando almeno 500 manifestanti, provenienti dai centri sociali di tutto il Nord Italia, hanno sfilato per protestare contro gli stand di Israele presenti alla fiera VicenzaOro, il salone internazionale dei gioielli. Durante il corteo, autorizzato dal prefetto, sono stati scanditi cori contro lo Stato di Israele e mostrati striscioni «Free Palestine». Poi una parte dei contestatori ha deviato il percorso e ha sfondato un massiccio cancello di ferro per cercare di raggiungere la fiera. La polizia ha tentato una carica di alleggerimento, partita dal cordone che era stato schierato a difesa dell’esposizione. Dagli automezzi della polizia sono stati lanciati getti d’acqua. I manifestanti hanno risposto lanciando petardi e fumogeni. Gli scontri sono stati filmati dalle forze dell’ordine e l’attività di identificazione dei facinorosi è in corso. Cinque giovani, risultati appartenenti ai centri sociali, sono già stati denunciati: si tratta di un vicentino, un trevigiano, un abruzzese, un bresciano e uno straniero partito dalla Croazia. Per altri due la posizione è al momento al vaglio degli investigatori. «Non si può più tollerare che un manipolo di criminali travestiti da pacifisti agisca con il chiaro intento di creare disordini e aggredire gli agenti di polizia», ha condannato subito l’aggressione il segretario generale del Coisp Domenico Pianese, che ha aggiunto: «È stato chiaro fin da subito che questi personaggi facinorosi e violenti fossero scesi in piazza con la sola intenzione di dar luogo a una vera e propria guerriglia urbana». «Una manifestazione di assoluta violenza, con tanto di artifizi modificati e contenenti schegge metalliche, che dimostrano una chiara volontà di fare più male possibile», l’ha definita Valter Mazzetti, segretario generale dell’Fsp. Mentre per il segretario dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia Enzo Letizia, «le azioni violente messe in atto da individui appartenenti ai centri sociali rappresentano un attacco non solo alle forze dell’ordine, ma all’intero tessuto sociale che queste si impegnano a proteggere». Da Alleanza per Israele è subito partita una risposta: «Le forze dell’ordine italiane si dimostrano ancora un volta un baluardo di contrasto dell’antisemitismo e di difesa delle libertà civili e individuali, a loro dobbiamo tutti la nostra gratitudine». Come dall’associazione 7 Ottobre, nata per riaffermare il diritto di Israele a difendersi: «Riteniamo che i fatti accaduti a Vicenza costituiscano l’ennesimo gravissimo episodio di intolleranza e antisemitismo che non deve essere sottovalutato. C’è una marea montante di odio contro gli ebrei e contro l’Occidente che deve essere fermata senza ambiguità e opportunismi». Nel pomeriggio è partito un secondo corteo con oltre 2.000 persone, organizzato dalle associazioni vicentine e venete pro Palestina. Dalla stazione dei treni i manifestanti si sono mossi per le vie del centro per poi raggiungere la stessa area in cui di mattina si sono verificati gli scontri. Questa volta, però, è filato tutto liscio. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha telefonato al questore di Vicenza Dario Sallustio per manifestargli vicinanza ed esprimere solidarietà agli agenti aggrediti. Il titolare del Viminale si è sincerato delle condizioni degli agenti e si è detto soddisfatto per come è stata gestita «una situazione difficile, evitando guai peggiori». Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari ha auspicato «che sia assicurato alla giustizia chi si è reso protagonista di azioni violente». Poi ha affermato che «antisemitismo, intolleranza e incitazione alla rivolta sono inaccettabili. All’odio lo Stato risponde, ancora una volta, con la cultura del diritto». Molto ferma anche la condanna politica. Dal presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha definito il tentativo di sfondare il cordone di polizia un atto «grave e ingiustificabile», al deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, che ha bollato i manifestanti come «figli di papà dei centri sociali» che «protestano in nome della pace mettendo in piazza un violento antisemitismo riversato sulle pelle delle forze dell’ordine». Ester Mieli, senatore di Fratelli d’Italia, invita il «Pd» e «il segretario Elly Schlein» a condannare gli scontri: «Il silenzio sarebbe davvero preoccupante». Piero Fassino, con tutti i dem ancora concentrati sulle polemiche per i saluti romani, è stato l’unico a prendere una posizione, ritenendo che gli scontri di Vicenza indichino «quanti danni stiano producendo la criminalizzazione di Israele e la diffusione di pulsioni antisemite e antiebraiche verso cui è colpevole e inescusabile ogni forma di passività».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.