2020-02-10
Hanno viaggiato in Lazio e Toscana i tre di Taiwan con il coronavirus
La famiglia era in Italia a fine gennaio: il figlio ha la malattia ma non i sintomi. I nostri connazionali da Wuhan stanno bene: negativi i test sui bimbi con la febbre. Un volo militare recupererà il minorenne bloccato in Cina.Sono rientrati in Italia gli 8 connazionali provenienti dalla Cina. Il piccolo gruppo di italiani (comprendente due neonati) era arrivato nella mattinata di ieri in Gran Bretagna da Wuhan, per poi ripartire alla volta del nostro Paese, con un aereo dell'Aeronautica militare: il velivolo è atterrato nel pomeriggio all'aeroporto di Pratica di Mare. «Gli 8 italiani sono appena arrivati, si stanno sottoponendo agli screening, sono apparentemente in buone condizioni di salute perché nessuno di loro ha rappresentato sintomi di nessun genere», ha dichiarato Stefano Verrecchia, capo dell'Unità di crisi della Farnesina. Nell'aereo erano presenti anche 12 stranieri, che saranno condotti nei propri Paesi con altri voli: si tratta di tre svedesi, 7 danesi e due greci.Originariamente gli italiani, che dopo lo sbarco sono stati trasportati all'ospedale del Celio, per essere messi in quarantena, avrebbero dovuto essere in 9, ma uno studente diciassettenne è rimasto in Cina, avendo nuovamente contratto la febbre: già la settimana scorsa, per questo stesso motivo, aveva dovuto rinunciare a rientrare in Italia con un più folto gruppo di cinquantasei connazionali. Il ragazzo è stato riportato in albergo e risulterebbe in buone condizioni. Nelle prossime ore, un velivolo dell'Aeronautica italiana dovrebbe comunque decollare per consentirgli di rientrare nel nostro Paese. In questo senso, ieri pomeriggio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha assicurato: «Lo riporteremo a casa al più presto». «Per noi», ha aggiunto, «nessuno deve rimanere indietro. I nostri connazionali hanno la massima priorità per rientrare e faremo tutto il possibile per assicurare sia ai nostri connazionali che sono in Cina sia a quelli che vogliono rientrare in Italia la massima assistenza e vicinanza».Il capo della Farnesina avverte del resto non poca pressione sull'intera vicenda del coronavirus, anche per una certa confusione che ha contraddistinto il governo giallorosso nelle ultime settimane. Basti soltanto pensare al (misterioso) qui pro quo di venerdì scorso sulla riapertura dei voli tra Italia e Cina: riapertura annunciata da Pechino con l'apparente benestare dell'ambasciatore italiano in Cina, ma poi seccamente smentita dal nostro esecutivo. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha del resto ribadito ieri che «il governo non cambia linea e i voli per la Cina e dalla Cina restano chiusi». Tutto ciò, senza poi dimenticare la diatriba con i governatori leghisti, che avevano chiesto di non far rientrare subito nelle scuole gli studenti tornati dalla Cina. Prima sono esplose dure polemiche, con la proposta che aveva incontrato il rifiuto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Successivamente - anche su parere favorevole dei virologi - è tuttavia stata divulgata una circolare del Miur, per rendere assenti giustificati gli studenti che - rientrati dalla Repubblica popolare - avessero deciso di restare a casa per 14 giorni. Infine, il ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha reso noto ieri che dovranno essere le Asl a stabilire se un ragazzo possa o meno tornare a scuola. Insomma, il governo sta affrontando l'emergenza del coronavirus dando non pochi segnali contraddittori.L'istituto Lazzaro Spallanzani ha intanto emesso un bollettino, secondo cui «il cittadino italiano, trasferito due giorni fa dalla struttura dedicata della Città militare della Cecchignola e con infezione confermata da nuovo coronavirus, è in buone condizioni generali e senza febbre. Il paziente prosegue la terapia antivirale». «Sono stati valutati, al 9 febbraio, presso la nostra accettazione, 53 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus», ha proseguito l'istituto, «Di questi, 36 risultati negativi al test sono stati dimessi. Diciassette pazienti sono tuttora ricoverati». Nel frattempo, è stato reso noto ieri pomeriggio che i test effettuati su due bambini di 4 e 8 anni (appartenenti al gruppo dei cinquantasei connazionali rientrati a inizio febbraio) sarebbero risultati negativi. «Dopo la seconda verifica potranno congiungersi con il resto della famiglia per completare il periodo di sorveglianza», ha dichiarato l'Istituto.Gli allarmi tuttavia non cessano. Una coppia di Taiwan, marito e moglie, è risultata positiva al coronavirus, dopo essere rientrata in patria da un viaggio in Italia (durato dal 22 gennaio al primo febbraio). Positivo anche uno dei due figli (il quale, però, non presenta sintomi): è per questa ragione che si sta cercando di ricostruire rapidamente le tappe del suo itinerario. Al momento, si sa per certo di un passaggio a Roma ma anche di presenze tra Lazio e Toscana: in particolare, la Regione Toscana ha confermato visite nelle città di Firenze, Pisa e Siena. Non è invece ancora del tutto chiaro se anche i due figli della coppia abbiano contratto il morbo. Si sta inoltre cercando di rintracciare i passeggeri che, in aereo, erano seduti vicini alla famiglia. Il ministero della Salute ha comunque ostentato ottimismo, dichiarando: «Siamo abbastanza tranquilli perché sta per scadere il periodo dei 14 giorni dal rientro». Il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, ha invece affermato: «Noi non abbiamo casi acquisiti sul territorio nazionale. I tempi della coppia di Taiwan ci fanno ben sperare ma i controlli verranno ugualmente effettuati». Si ritiene plausibile che la coppia abbia contratto il virus sul volo Hong Kong-Italia.
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