2022-02-24
        Guerra a Kiev, gas e alluminio alle stelle
    
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In Europa gli scambi partono in picchiata con Piazza Affari che cede il 2,8%, Londra il 2,36%, Madrid il 2,7%, Parigi 2,8% e Francoforte il 3,3%.I mercati rispondono con un certo pessimismo all’invasione russa in Ucraina, in un clima che gli analisti ritengono di totale incertezza. La buona notizia è che gli esperti ritengono che il clonflitto non possa durare troppo a lungo. Le Borse occidentali, intanto, hanno in gran parte aperto con il segno meno, mentre le materie hanno subito iniziato a salire.Le Borse dell’area Asia Pacifico, intanto, hanno raggiunto i minimi dal 2020. Al momento, spiega l’analista di IG Markets, Kyle Rodda, a Bloomberg, “non c'è alcuno scenario prezzato dai mercati, perché è impossibile scontarne uno a pieno”. Quello che è certo che in Europa gli scambi partono in picchiata con Piazza Affari che cede il 2,8%, Londra il 2,36%, Madrid il 2,7%, Parigi 2,8% e Francoforte il 3,3%. L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha ceduto l'1,81% a 25.970,82 punti, mentre il Topix ha lasciato sul terreno l'1,25% a 1.857,58. Ancora peggio Hong Kong che ha perso il 3,2% in chiusura, mentre Shenzhen il 2,2%.In realtà, la risposta dei mercati azionari era ampiamente attesa, anche se la loro reazione non è quella che desta più preoccupazione. Ad oggi, nell’occhio del ciclone ci sono soprattutto i Paesi emergenti e le materie prime. Il Brent ha già innescato una corsa al rialzo rompendo la barriera dei 100 dollari al barile. Lo stesso vale per il Wti che ha guadagnato il 6%. Sull’ottovolante anche i prezzi del gas: In Olanda viene scambiato a 114 euro al Mwh, con un balzo del 30%. In salitaanche i prezzi dei cereali e il costo del grano, di cui Kiev è uno dei principali produttori ed esportatori, sale del 5,90%. Su anche soia (+2,87%), mais (+5,47%) e avena (+4,81%).L’alluminio ha superato il picco del 2008 e si è avvicinato alla soglia di 3.400 dollari a tonnellata arrivando a 3.388 dollari. Con il segno più anche l'argento, sopra i 25 dollari l'oncia (+2%), e il platino a 1.105 dollari (+1%).“Crediamo che il problema maggiore per gli emergenti riguardi i prezzi del petrolio”, spiega Tim Love, direttore investimenti e responsabile delle strategie azionarie dei paesi emergenti di GAM Investments. “Le sanzioni alla Russia porterebbero a un aumento dei prezzi del petrolio e a un aumento generale dei premi al rischio delle azioni dei mercati emergenti. Crediamo che questo sarebbe positivo per l'Arabia Saudita e per i titoli petroliferi degli emergenti nel complesso, ma negativo per l'Europa orientale. Nel complesso, i prezzi del petrolio più alti agiscono anche come una tassa sul Nord-Est asiatico, poiché molte industrie hanno problemi con il passaggio a prezzi del petrolio più alti”.
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Siska De Ruysscher @Instagram
        (Esercito Italiano)
    
Si è conclusa nei giorni scorsi in Slovenia l’esercitazione internazionale «Triglav Star 2025», che per circa tre settimane ha visto impegnato un plotone del 5° Reggimento Alpini al fianco di unità spagnole, slovene e ungheresi.
L'esercitazione si è articolata in due moduli: il primo dedicato alla mobilità in ambiente montano, finalizzato ad affinare le capacità tecniche di movimento su terreni impervi e difficilmente accessibili; il secondo focalizzato sulla condotta di operazioni offensive tra unità contrapposte. L’area delle esercitazioni ha compreso l’altopiano della Jelovica, nella regione di Gorenjska, e il massiccio del Ratitovec, tra i 900 e i 1.700 metri di altitudine.
La «Triglav Star 2025» è culminata in un’esercitazione continuativa durata 72 ore, durante la quale i militari hanno affrontato condizioni meteorologiche avverse – con terreno innevato e fangoso e intense raffiche di vento in quota. Nella fase finale, il plotone italiano è stato integrato in un complesso minore multinazionale a guida spagnola. La partecipazione di numerosi Paesi dell’Alleanza Atlantica ha rappresentato un’importante occasione di confronto, favorendo lo scambio di esperienze e competenze.
La «Triglav Star 2025» si è rivelata ottima occasione di crescita, contribuendo in modo significativo a rafforzare l’integrazione e l’interoperabilità tra le forze armate dei Paesi partecipanti.
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