2022-12-07
Gualtieri suona la chitarra ma è in ritardo di un anno per liberare Roma dai rifiuti
A «Viva Rai 2» il sindaco strimpella, si fa prendere in giro e annuncia l’arrivo nel 2026 del termovalorizzatore. Solo che aveva promesso di pulire la città entro Natale scorso.Il sindaco con la chitarra in mano ha colpito ancora. Roberto Gualtieri è riuscito a esibirsi con l’amato strumento musicale anche su Viva Rai 2 al bar di via Asiago con Rosario Fiorello. In cambio dell’improvvisato palcoscenico, ha dovuto suonare O mia bela Madunina, prendersi un bel po’ di battute e prese in giro sul termovalorizzatore e sulle buche che impreziosiscono le strade di Roma e portarsi a casa, come premio, il «Cinghialino d’oro». Il fatto un po’ sconcertante è che il signor sindaco è sembrato anche contento. Meno contenti di lui i romani, che dopo un anno lamentano una città sempre sporca e con poco decoro. Gualtieri, va detto, come sindaco non è uno che si faccia vedere molto o che sia presenzialista. L’esponente del Pd, che nel secondo governo di Giuseppe Conte è stato addirittura ministro dell’Economia e delle finanze, ha un punto debole: la sua amata chitarra, con la quale ama suonare la bossa nova. E non solo. Lo scorso 9 novembre, approfittando di un concerto romano, il primo cittadino canterino ha invitato in Campidoglio Vasco Rossi e in un salottino lo ha amabilmente convinto a duettare sulle note di Alba chiara. Le immagini dell’incontro sono state ovviamente diffuse in tutto il globo e al musicista di Zocca è stata consegnata ufficialmente la «Lupa capitolina».Gualtieri, come detto, ieri mattina si è preso invece il «Cinghialino d’oro», la versione Rai del tapiro, un riconoscimento che, giustamente, premia un sindaco che non è minimamente riuscito a ridurre le scorribande degli ungulati per le strade di Roma e ai cassonetti della città. Da Fiorello, al sindaco del Pd è toccato strimpellare una canzone satirica sul termovalorizzatore di Roma, facendo buon viso a cattivo gioco. Anzi, a dire il vero ha provato a lanciarsi in un mezzo proclama: «Il termovalorizzatore entro il 2026 sarà fatto». Per poi aggiungere, sinceramente indignato come un passante, che «è una vergogna, Roma aveva la discarica più grande d’Europa, poi è stata giustamente chiusa e non s’è fatto più niente. Quindi noi prendiamo i rifiuti e li mandiamo nelle discariche, nei termovalorizzatori, in provincia...». Un po’, della faccenda, s’era avuta notizia.Nel programma di Fiorello, ovviamente, non sono mancate le battute sulle famose buche di Roma, e qui il sindaco stornellatore ha provato a rassicurare romani e turisti: «Prima si metteva una toppa, noi ora andiamo a 10 centimetri in profondità». Quindi si è lanciato in una promessa: «Con le risorse del Giubileo nel piano che ho consegnato al governo c’è il rifacimento completo di tutta la viabilità di Roma, in profondità. Abbiamo già iniziato con Anas a fare parecchi chilometri di strade e le faremo tutte da qui al Giubileo». Insomma, pagheremo caro, pagheremo tutto, con la fiscalità generale? Infine, all’ilare Gualtieri è toccato un omaggio a Milano, indirizzato al collega Beppe Sala, con il sindaco romano che ha dovuto suonare alla chitarra Oh mia bela madunina, cantata da Fiorello. Nel quadro del perfetto buonismo sul nulla, pronta la replica del sindaco meneghino con un videomessaggio: «Grazie, cercherò di restituire la cortesia con un Roma Capoccia». A parte gli show e le comparsate chitarra in mano, come i romani sanno bene, tredici mesi e mezzo di amministrazione Gualtieri non hanno segnato alcuna svolta rispetto all’era di Virginia Raggi. Il 22 ottobre 2021, appena entrato in carica, Gualtieri aveva promesso una «Roma ripulita entro Natale» e un pieno rilancio economico dopo la pandemia. Non si è visto nulla di tutto ciò. Comitati di quartiere e associazioni dei commercianti continuano a denunciare problemi gravi nella raccolta quotidiana dei rifiuti e la città resta globalmente abbastanza sporca. Non è neppure arretrato il degrado, con senza tetto che dormono in tenda nelle piazze di Trastevere e ambulanti abusivi fuori controllo come sempre.E se di buche e cinghiali s’è già detto, fa sorridere che in Comune abbiano tempo e modo di occuparsi di autentiche facezie. Lunedì scorso, dalla maggioranza di centrosinistra che governa la città è arrivato l’appello a «evitare gli acquisti online» per ridurre gli imballaggi da raccogliere. L’anno scorso, l’appello era stato un più concreto: «Fate meno pacchi regalo». Onestamente, viste le condizioni di Roma, gl’imballaggi di cartone sembrano proprio l’ultimo dei problemi.E visto che siamo a Natale, non poteva mancare la pensata di genio sull’albero di piazza Venezia, fin dai tempi di «Spelacchio» un grande classico. Quest’anno, il grande abete tutto illuminato, la sera, fa una certa figura. Il problema è di giorno, perché Gualtieri l’ha voluto molto «green» e ai piedi dell’albero si nota una sparata di pannelli solari non proprio bellissima. Anche l’albero a pannelli solari restituisce l’immagine di un sindaco talmente sostenibile da essere quasi trasparente. Meno quando c’è da prendere la chitarra in mano e strimpellare sul malcontento dei romani.