2025-06-11
A Gaza Greta fa finta di essere l’ostaggio
La nave Madleen di Freedom Flotilla. Nel riquadro, Greta Thunberg (Ansa)
La svedese rifiuta di vedere il video sul 7 ottobre e accusa gli israeliani: «Ci hanno rapiti in acque internazionali». Espulsi pure altri tre attivisti di Flotilla. In otto non firmano i documenti e vengono arrestati. Londra prende di mira due ministri di Netanyahu.Sono quattro gli attivisti della Freedom Flotilla espulsi da Israele, tra cui la svedese Greta Thunberg, dopo che le forze israeliane hanno intercettato e condotto al porto di Ashdod la nave Madleen, con cui il gruppo intendeva rompere il blocco navale su Gaza per consegnare aiuti umanitari. Altri otto attivisti, secondo quanto riportato dal Times of Israel, avrebbero invece rifiutato di firmare i documenti che sancivano la loro partenza volontaria dal Paese e, per questo, sono stati arrestati. Tra questi figura anche l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan. Il ministero degli Esteri israeliano, attraverso un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, ha ribadito: «Coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno portati davanti all’autorità giudiziaria, in base alla legge israeliana, per autorizzare la loro deportazione». Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha reso noto che, dei sei cittadini francesi presenti a bordo della Madleen, soltanto due hanno accettato il rimpatrio. Si tratta, secondo fonti diplomatiche citate dall’agenzia Afp, del giornalista di Al-Jazeera Omar Faiad e del medico Baptiste André.All’arrivo all’aeroporto di Parigi, Greta Thunberg ha dichiarato: «Siamo stati rapiti in acque internazionali e condotti in Israele contro la nostra volontà», sostenendo che i membri della Freedom Flotilla, partita dall’Italia il primo giugno, «non hanno violato alcuna legge». Una versione dei fatti che appare però del tutto scollegata dalla realtà. Gli unici a essere realmente vittime di un rapimento sono, infatti, gli ostaggi israeliani ancora prigionieri nei tunnel di Hamas, senza dimenticare coloro che sono morti durante la detenzione. Per loro non una sola parola. Le dichiarazioni dell’attivista svedese pro Pal fanno seguito a al grottesco video, girato poche ore prima dell’intervento delle forze speciali israeliane, che hanno posto fine a quella che è stata definita dalle autorità israeliane come la «crociera dei selfie». In quel filmato, Thunberg sosteneva già di essere stata «rapita dagli israeliani», che al loro arrivo l’anno invece trattata con rispetto, in ossequio alle leggi vigenti. La sceneggiata si è conclusa nel peggiore dei modi: Greta Thunberg e gli altri attivisti si sono rifiutati di visionare un video di 48 minuti, che documenta le atrocità compiute da Hamas il 7 ottobre 2023 nel Sud di Israele. Un gesto indicativo dell’orientamento ideologico di chi ha preso parte alla missione della Freedom Flotilla.Ma chi ha organizzato e pagato tutta questa enorme sceneggiata? Secondo quanto rivelato dal quotidiano britannico The Telegraph, Zaher Birawi, esponente di Hamas attivo in Europa, figurerebbe tra i fondatori dell’organizzazione che ha promosso la missione verso la Striscia di Gaza. Birawi, 63 anni, di doppia cittadinanza palestinese e britannica, si definisce «giornalista» e si presenta come uno dei «membri fondatori» della Coalizione internazionale della Freedom Flotilla, responsabile dell’iniziativa diretta a Gaza. Nel corso di un intervento parlamentare risalente all’ottobre 2023, il deputato laburista Christian Wakeford lo aveva descritto, sfruttando la propria immunità, come «un terrorista di Hamas residente a Barnet, nella zona Nord di Londra». Birawi era già stato indicato nel 2013 dalle autorità israeliane come rappresentante di Hamas in Europa. Successivamente, nel 2021, l’organizzazione da lui guidata, l’EuroPal Forum, è stata designata da Israele come «organizzazione terroristica».Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto nuove sanzioni contro una rete di organizzazioni benefiche accusate di fungere da copertura per il finanziamento di Hamas. Tra i soggetti colpiti figura anche l’associazione italiana «La Cupola d’Oro», fondata da Mohammad Hannoun, già oggetto di precedenti misure da parte di Washington. Secondo le autorità statunitensi, le organizzazioni coinvolte si presentavano come enti umanitari, ma in realtà operavano per sostenere l’apparato finanziario del gruppo terroristico palestinese. Sempre ieri i governi di Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Australia e Norvegia hanno annunciato per lunedì l’introduzione di sanzioni nei confronti dei ministri israeliani Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich, accusati di aver incitato alla violenza contro la popolazione araba palestinese nei territori della Giudea e Samaria. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha detto che all’inizio della prossima il governo deciderà la risposta. Intanto, secondo alcuni media, Donald Trump avrebbe chiesto a Benjamin Netanyahu di fermare la guerra, vietandogli raid sui siti nucleari iraniani. Due notizie in contrasto tra loro arrivano dal panorama internazionale. La buona è l’imminente arrivo in Italia di tre aerei con a bordo cittadini palestinesi, tra cui il piccolo Adam. A renderlo noto è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La cattiva, invece, arriva dalla Siria: il nuovo governo islamista, recentemente liberato dalle sanzioni internazionali, ha imposto alle donne l’obbligo di indossare il burkini in spiaggia e agli uomini ha vietato di girare a torso nudo. Le nuove restrizioni non si applicano però ai resort di lusso, dove sono ancora consentiti i costumi da bagno occidentali, purché nel rispetto della «buona condotta».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.