2021-09-08
«Grazie al vostro scoop spero di avere un milione dal ministero»
Piero Camilli, proprietario del terreno occupato abusivamente: «Mi hanno lasciato solo»Dopo lo scoop della Verità sul rave abusivo con i camper dei partecipanti «scortati» dalle forze dell'ordine verso l'area dell'evento, l'imprenditore Piero Camilli, settantenne proprietario dei terreni «invasi» dalla carovana di ballerini e sballati, si sente meno solo: «Ho letto il vostro articolo e l'ho apprezzato. Io ho già messo in mora il ministero venti giorni fa, con lettera già notificata, e ho chiesto 1 milione di euro di danni e questa vostra inchiesta per me è pane. Lì ce li hanno portati e io sono convinto di questo». Camilli, nato a Roma e residente a Grotte di Castro in provincia di Viterbo, è titolare di diverse società e aziende agricole, ma in tanti anni di lavoro non gli era mai capitato nulla del genere: «Lo Stato mi ha lasciato quasi una settimana da solo con 10.000 scalmanati. Dentro non c'era un carabiniere, erano tutti a sei-sette chilometri, ai punti di ingresso». Sì, ma per lo meno impedivano l'ulteriore afflusso… «Non dia retta: i ragazzi entravano e uscivano, facevano quello che volevano. Anche le auto entravano senza problemi. Le forze dell'ordine hanno detto che sono riusciti a farli andare via prima, ma i rave durano tutti una settimana e anche in questo caso sono rimasti sette giorni. Non è vero che sono andati via perché c'era stata una mediazione delle istituzioni. Se ne sono andati perché avevano finito le droghe. Là dentro c'erano i banchetti come nelle fiere, c'era di tutto». Che danni ha subito sui trenta quaranta ettari di terreno che sono stati occupati per il rave? «Settanta-ottantamila euro di materiali rubati o distrutti. Per fortuna la mia assicurazione paga. Ma io ho chiesto 1 milione di euro al ministero perché qualcuno deve rendere conto di quanto accaduto. Quell'area mia è un paradiso terrestre con un laghetto naturale, caprioli, lepri, fagiani, starne, uccelli acquatici. Non c'è più niente, sono scappati tutti. Hanno fatto un danno ambientale irreversibile, lì adesso si vedono solo corvi. E i terreni prima di seminarli di nuovo bisognerà bonificarli. C'era dentro di tutto, comprese le siringhe. Pensi che una ragazza di Seregno ci ha lasciato pure una Smart che non porta via nessuno. Così come un'auto francese. Bisognava sequestrare i quattro tir targati olandesi con le attrezzature (sette palchi, sette generatori): quando paghi i danni li porti via». Ma la Procura ha ritenuto di non fare il sequestro preventivo… «Io faccio l'imprenditore, ho diverse aziende e uno stabilimento di macellazione, ma se un mio camion che arriva dall'Ungheria viene multato a Verona, se non gli porto i contanti per saldare l'autoarticolato non riparte». Pare di capire che lei non si sia sentito tutelato dallo Stato… «Io se devo cambiare la tettoia di una stalla devo passare dalla Regione, questi hanno fatto di tutto: spaccato le recinzioni, rubato le batterie, spaccato il pozzo e preso l'acqua. Io ho duemila pecore che per due giorni non hanno bevuto e che, con quella musica, tuntuntun, che si sentiva sino a 30 chilometri di distanza, hanno smesso di fare il latte».La villa dove vive si trova nella zona del rave, in mezzo al nulla. Non ha avuto paura? «Dentro all'azienda c'erano solo i vigili del fuoco. Io di notte ero solo. Ho lasciato la pistola che detengo regolarmente dentro alla cassaforte in un'altra abitazione di mia proprietà perché avevo paura di rovinarmi. Sa, osservare senza perdere la calma dei ragazzi che ti entrano in casa, che ti spaccano il trattore, ti portano via l'acqua non è semplice. Che fai in un caso del genere? E la Prefettura mi pure obbligato a dargliela l'acqua mia a questi. Se 500 persone mi avessero chiesto un'area per divertirsi, promettendomi di tenerla pulita, gliela avrei data pure gratis, ma quelli erano 10.000, una banda di pazzi che ballavano tutti nudi…».Adesso che cosa farà con il milione, se dovesse ottenerli dal ministero? «Quei soldi li darò in beneficenza o li rinvestirò per ripopolare l'oasi naturale. Il vostro articolo per me è stato, come si dice dalle mie parti, l'olio sul lume».
Bologna, i resti dell'Audi rubata sulla quale due ragazzi albanesi stavano fuggendo dalla Polizia (Ansa)