L'ad di Google Sundar Pichai (Ansa)
La Corte ha stabilito che il colosso ha violato le regole per mantenere il monopolio delle ricerche. Vittoria per il dipartimento di Giustizia, ma l’azienda farà ricorso.
Dopo il faccia a faccia con il ministro Speranza, non ha smesso di lottare per i suoi diritti assieme alla compagna Paola. Hanno costituito una associazione e chiedono di essere riconosciuti dallo Stato. Che finora ha dato risposte insufficienti.