
Il gruppo supera tutti gli obiettivi del piano 2015-2018 e alza il dividendo. La gestione del risparmio cresce del 24%: «Puntiamo a farla aumentare ancora del 15-20». L'ad Philippe Donnet: «Soddisfatti dell'esposizione sui Btp, siamo in grado di assorbire gli choc».Ottimismo in casa Generali. Il gruppo di assicurazioni ha superato tutti gli obiettivi del piano triennale 2015-2018 e ha chiuso l'ultimo anno con risultati positivi. L'utile è arrivato a 2,3 miliardi, con una aumento del 9,4%, mentre il risultato operativo si è attestato a 4,9 miliardi (+3%). La raccolta netta nel ramo vita è salita del 5,2% (a 11,4 miliardi). I premi di questo segmento hanno confermato la crescita osservata nel corso del 2018 attestandosi a 46 miliardi (+5,7%). Per quanto riguarda le linee business, le polizze risparmio sono aumentate del 5,7%, riflettendo in particolare l'andamento in Italia (+8,2%), Asia (+23,8%) e Francia (+1,3%). In crescita dell'1,8% anche la raccolta unit linked grazie ai risultati positivi in Germania e in Francia. I prodotti puro rischio e malattia sono saliti del 10,7%.Per quel che riguarda il ramo danni, i premi sono cresciuti del 3,3% (+3,4% per l'auto e +2,7% per il non auto), attestandosi a 20,6 miliardi. In particolare, in questo campo pesano i risultati raggiunti a livello internazionale, mentre in Italia si è verificata una leggera flessione.Risultati positivi anche per l'asset management, che è cresciuto del 24% arrivando a 235 milioni grazie all'accelerata in Europa e all'espansione globale. La solidità del capitale è migliorata, con una regulatory solvency ratio al 216%, contro il 207% dell'anno precedente. Il trend ha influenzato anche il dividendo, pari a 0,9 euro per azione, in crescita del 5,9%. La Borsa ha reagito in modo positivo: ieri il titolo ha chiuso a 16 euro, in crescita dell'1,23%. «Dal primo gennaio», ha detto l'ad Philippe Donnet, «tutto il gruppo è impegnato a eseguire il nuovo piano Generali 2021, con l'obiettivo di generare valore crescente per i nostri azionisti, investendo su crescita profittevole, innovazione e trasformazione digitale del nostro business, con l'ambizione di diventare life time partner per i nostri clienti».L'amministratore delegato ha anche affrontato i timori per il rallentamento dell'economia italiana ed europea: «Essendo un'assicurazione non ragioniamo in termini annuali, ma su un piano triennale, e per questo sono sicuro che anche nel 2021 raggiungeremo l'obiettivo. L'Italia ha da sempre una grande forza, le piccole e medie imprese, che per noi rappresentano un'importante quota di mercato. È vero che quando l'economia rallenta si investe e si spende di meno, e questo impatta sul ramo danni, però aumenta il risparmio, e questo ha un impatto positivo sul ramo vita e sull'asset management». A proposito dell'asset management, Donnet ha anche annunciato che Generali «ha l'ambizione di far crescere il settore di un altro 15-20%», mentre non si è sbilanciato sul tema di nuove fusioni e acquisizioni («Al momento non ci sono progetti») né sui Btp: «Abbiamo 59 miliardi di Btp (su un totale di asset di circa 500 miliardi, ndr), siamo felici e soddisfatti con la nostra esposizione attuale, che non ha alcun impatto sulla nostra solidità patrimoniale. Il nostro solvency ratio nel 2018 è aumentato, siamo del tutto in grado di assorbire shock».Per quel che riguarda la situazione internazionale, Donnet ha detto: «È importante che ci siano rapporti tranquilli fra l'Italia e tutti i Paesi», Francia e Cina comprese, «ma a parte Brexit non vedo altri rischi per la coesione europea. Serve più integrazione, tornare indietro è impossibile. Ma questo è un commento di buonsenso, non politico».Il cda del gruppo ha anche approvato l'idea di sottoporre all'assemblea un piano di azionariato per tutti i dipendenti, a cui verrà data la possibilità di acquistare a condizioni agevolate le azioni ordinarie della società rinvenienti attraverso un programma di buy back. Il progetto dovrebbe partire il prossimo ottobre, durerà tre anni e riguarderà 6 milioni di azioni, pari allo 0,38% del capitale.
Ansa
Leone XIV torna a invocare il cessate il fuoco nella Striscia e il rilascio dei rapiti: «Dio ha comandato di non uccidere». L’Ue annuncia sanzioni contro Israele, ma per i provvedimenti più severi servirà l’ok del Consiglio. Decisive Germania e Italia.
(IStock)
Prima di rimettere in circolazione il maliano di San Zenone, la giudice progressista «graziò» un altro straniero che abusava della moglie. Dopo 40 giorni fece retromarcia.
Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Roma che aveva censurato il manifesto con la foto di un feto. L’ennesimo blitz liberticida dei progressisti, che però sbraitano contro l’intolleranza di Meloni e Trump.