
Sulla scia delle proteste antirazziste americane, tira una brutta aria per le nostre forze dell'ordine. Da Milano fino ad Avezzano, crescono gli episodi di violenza da parte di anarchici e immigrati.Hanno aggredito agenti di polizia ferroviaria, registrando sul cellulare video provocatori che poi giravano sui social. Con insulti, beffe, spintoni, addirittura riferimenti al Black lives matter, alcuni ragazzini bresciani rispondevano così a una semplice richiesta di controllo dei documenti e montavano una sceneggiata ai danni di due uomini della Polfer, finiti in ospedale con lesioni varie. Il fattaccio, nella stazione Veronese di Peschiera del Garda, risale a una decina di giorni fa, i poliziotti potevano intervenire pesantemente ma non hanno reagito evitando: «che il vergognoso assalto ordito da questi annoiati adolescenti in cerca di emozioni, degenerasse con ulteriori e peggiori effetti», ha commentato Davide Battisti, segretario provinciale del Siulp di Verona, il sindacato unitario lavoratori in polizia, ricordando che «nella quasi totalità dei casi i poliziotti sono costretti a ricorrere di tasca propria alle cure e terapie necessarie perché, diversamente dagli altri lavoratori, non hanno una copertura sanitaria che copra le spese mediche per gli infortuni occorsi in servizio». Abbiamo voluto partire da questa vicenda, un'aggressione (non una bravata) trasformata addirittura in video per prendersi gioco di chi lavora per la nostra sicurezza - e che le autorità hanno cercato di minimizzare temendo pericolose emulazioni- per documentare la brutta aria che si sta respirando nelle nostre città. Con la fine del lockdown e sulla scia delle proteste antirazzismo per la morte di George Floyd, che hanno agitato anche il nostro Paese in un delirio mediatico di prese di posizione e condanne, è peggiorato l'atteggiamento nei confronti delle forze dell'ordine. Se durante l'emergenza Covid-19 l'insofferenza era dovuta ai controlli, ai fermi, alle multe che ci toglievano quattrini per aver disobbedito alle regole di sicurezza, nel mese di giugno sono stati la mancanza di lavoro, di soldi per fare la spesa, di risposte dal governo, la totale incertezza su come riavviare l'economia a elevare in modo preoccupante le tensioni sociali. Dal ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, invece di nuovi provvedimenti che migliorino la sicurezza urbana arriva solo la volontà di smontare il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. Intanto a Milano, dove la polizia locale lavora in monopattino elettrico, durante le manifestazioni rosse del 20 giugno gli anarchici e i militanti di sinistra scandivano nel corteo non autorizzato: «Gli unici stranieri, gli sbirri nei quartieri». Minacciavano i poliziotti attingendo dal repertorio delle Brigate rosse: «Prima o poi, un overdose la daremo noi a voi, però sarà di piombo». L'uccisione di Floyd è diventata più volte pretesto per inscenare tafferugli. Sempre a Milano, l'8 giugno centri sociali e clandestini prendono a calci un'auto della Polizia locale al grido: «Fuck the police», fanculo polizia, secondo il copione già messo in atto a Napoli e che si ripete pure a Torino, arricchito della variante «Fanculo a Salvini». Ai primi di giugno, un somalo di 23 anni aggredisce a Ferrara due agenti delle Volanti che si erano avvicinati per capire se stesse male. Ad Avezzano, in provincia dell'Aquila, un poliziotto fuori servizio viene ferito a una mano da un marocchino irregolare di 27 anni, armato di coltello, che stava rubando dei telefonini. Peggio è andata al carabiniere che nello stesso Comune Abruzzese pochi giorni dopo aveva cercato di fermare un cittadino domenicano mentre provocava disordini tra i passanti. Vito Lamendola, si è ritrovato con setto nasale rotto e frattura della mandibola, il suo volto tumefatto ha fatto il giro del Web assieme alla notizia che lo straniero aggressore percepiva il reddito di cittadinanza. Il 9 giugno, a Monza un cittadino polacco e un equadoregno sono stati arrestati perché alla vista degli agenti si erano scatenati, mordendo un dito a un poliziotto mentre l'altro veniva preso a testate sul volto. Violenza contro poliziotti pure a Reggio Emilia, nel sottopasso pedonale della stazione: due gambiani hanno reagito con calci e schiaffi all'invito di mettersi le mascherine. Quattro poliziotti e un operatore del 118 sono finiti in ospedale pochi giorni fa a Genova, colpiti da un ventitreenne e dalla sua compagna di 18 anni. Sarebbe necessario aumentare le risorse anche per far lavorare in sicurezza le guardie giurate, continuamente prese di mira soprattutto nelle stazioni e negli ospedali «con forbici, coltelli, addirittura colpite con pietre e con un piccone», dichiara Massimo Raffi, presidente nazionale dell'Associazione guardie riunite d'Italia (Agri), ricordando i tanti episodi di violenza solo a giugno. «Sulle spalle dei poliziotti e dei cittadini non si deve speculare politicamente, per una questione di rispetto dei lavoratori e del popolo che chiede solo sicurezza», rispondeva poche settimane fa al deputato dem, Debora Serracchiani, il segretario generale provinciale Fsp di Trieste, Alessio Edoardo, smentendo che fossero arrivati i rinforzi annunciati. In tutta Italia, le forze dell'ordine chiedono maggiori tutele e strumenti per garantire l'ordine pubblico, il Viminale prende tempo.
Il toro iconico di Wall Street a New York (iStock)
Democratici spaccati sul via libera alla ripresa delle attività Usa. E i mercati ringraziano. In evidenza Piazza Affari: + 2,28%.
Il più lungo shutdown della storia americana - oltre 40 giorni - si sta avviando a conclusione. O almeno così sembra. Domenica sera, il Senato statunitense ha approvato, con 60 voti a favore e 40 contrari, una mozione procedurale volta a spianare la strada a un accordo di compromesso che, se confermato, dovrebbe prorogare il finanziamento delle agenzie governative fino al 30 gennaio. A schierarsi con i repubblicani sono stati sette senatori dem e un indipendente affiliato all’Asinello. In base all’intesa, verranno riattivati vari programmi sociali (tra cui l’assistenza alimentare per le persone a basso reddito), saranno bloccati i licenziamenti del personale federale e saranno garantiti gli arretrati ai dipendenti che erano stati lasciati a casa a causa del congelamento delle agenzie governative. Resta tuttavia sul tavolo il nodo dei sussidi previsti ai sensi dell’Obamacare. L’accordo prevede infatti che se ne discuterà a dicembre, ma non garantisce che la loro estensione sarà approvata: un’estensione che, ricordiamolo, era considerata un punto cruciale per gran parte del Partito democratico.
2025-11-10
Indivia belga, l’insalata ideale nei mesi freddi per integrare acqua e fibre e combattere lo stress
iStock
In autunno e in inverno siamo portati (sbagliando) a bere di meno: questa verdura è ottima per idratarsi. E per chi ha l’intestino un po’ pigro è un toccasana.
Si chiama indivia belga, ma ormai potremmo conferirle la cittadinanza italiana onoraria visto che è una delle insalate immancabili nel banco del fresco del supermercato e presente 365 giorni su 365, essendo una verdura a foglie di stagione tutto l’anno. Il nome non è un non senso: è stata coltivata e commercializzata per la prima volta in Belgio, nel XIX secolo, partendo dalla cicoria di Magdeburgo. Per questo motivo è anche chiamata lattuga belga, radicchio belga oppure cicoria di Bruxelles, essendo Bruxelles in Belgio, oltre che cicoria witloof: witloof in fiammingo significa foglia bianca e tale specificazione fa riferimento al colore estremamente chiaro delle sue foglie, un giallino così delicato da sfociare nel bianco, dovuto a un procedimento che si chiama forzatura. Cos’è questa forzatura?
Zohran Mamdani (Ansa)
Nella religione musulmana, la «taqiyya» è una menzogna rivolta agli infedeli per conquistare il potere. Il neosindaco di New York ne ha fatto buon uso, associandosi al mondo Lgbt che, pur incompatibile col suo credo, mina dall’interno la società occidentale.
Le «promesse da marinaio» sono impegni che non vengono mantenuti. Il detto nasce dalle numerose promesse fatte da marinai ad altrettanto numerose donne: «Sì, certo, sei l’unica donna della mia vita; Sì, certo, ti sposo», salvo poi salire su una nave e sparire all’orizzonte. Ma anche promesse di infiniti Rosari, voti di castità, almeno di non bestemmiare, perlomeno non troppo, fatte durante uragani, tempeste e fortunali in cambio della salvezza, per essere subito dimenticate appena il mare si cheta. Anche le promesse elettorali fanno parte di questa categoria, per esempio le promesse con cui si diventa sindaco.
Ecco #DimmiLaVerità del 10 novembre 2025. Il deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo ci parla del progetto del Ponte sullo Stretto e di elezioni regionali.






