2023-11-22
Per il gip Turetta è «pericoloso e disumano»
Nel riquadro Filippo Turetta (Ansa)
Il giudice ordina l’arresto sulla base dell’«imprevedibilità e dell’inaudita ferocia» dell’ex fidanzato di Giulia. Resa inoffensiva dal nastro adesivo, uccisa con una ventina di coltellate e gettata in un canale. La Procura tedesca: «Estradizione in pochi giorni».Aveva portato con sé il nastro adesivo telato, un coltellaccio o forse due, e dei grandi sacchi di plastica neri. L’ombra della premeditazione aleggia nella ricostruzione del giudice per le indagini preliminari, Benedetta Vitolo, che ha ordinato l’arresto di Filippo Turetta, il ventiduenne che ha assassinato a coltellate l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, sua coetanea prossima alla laurea, dopo un’aggressione in due fasi, sotto l’abitazione di lei a Vigonovo (Venezia) e poi nell’area industriale di Fossò. E che si è sbarazzato del cadavere facendolo rotolare in un canale che porta verso il lago di Barcis, in Valcellina, per poi fuggire in Germania passando dall’Austria. Il criminal profiling tratteggiato nell’ordinanza di custodia cautelare descrive Turetta come «incapace di autocontrollo», «imprevedibile», «disumano» ed estremamente «pericoloso». E, così, l’educato ragazzo studente di ingegneria, stando alle valutazioni del giudice, si sarebbe trasformato in un mostro. Ripercorrendo le pagine del documento giudiziario, oltre alle accuse di omicidio volontario, aggravato dal legame affettivo, e di sequestro di persona, sembra anche emergere una certa crudeltà che, se dovesse trovare conferma, potrebbe far scattare anche questa circostanza aggravante. Per ora il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, viaggia con il freno a mano tirato, in attesa che i suoi sostituti e il pool di investigatori gli riportino un quadro più preciso, che necessita dell’autopsia sul corpo di Giulia, delle analisi scientifiche sulla Grande Punto nel cui bagagliaio è stata caricata la vittima, e dell’interrogatorio di Turetta. Al momento, quindi, ci si muove sul campo delle ipotesi. Di certo, però, c’è già un giudice che descrive l’aggressione come connotata di «inaudita ferocia». Le prime coltellate sarebbero state sferrate nel parcheggio a 150 metri dall’abitazione della ragazza, mentre il papà l’attendeva sul divano in soggiorno e un testimone che ha sentito le urla ha chiamato i carabinieri. Lì è stato ritrovato un coltello da cucina con lama da 21 centimetri privo del manico (che, però, non presenta evidenti tracce di sangue, per questo gli investigatori pensano che potrebbe esserci anche un’altra arma del delitto). Ma c’erano anche «numerose tracce ematiche, sia da gocciolamento che da sfregamento», oltre a una «impronta parziale di calzatura, generata da trasferimento di sostanza, di natura verosimilmente ematica, presente sulla suola di una scarpa, avente una caratteristica forma puntiforme». Il secondo round nell’area industriale non ha dato scampo a Giulia: la spinta e la caduta all’indietro con la nuca che batte sull’asfalto. A ricostruire questa fase, oltre alle immagini impresse in una telecamera di sicurezza, ci sarebbe anche un testimone che avrebbe assistito all’aggressione, un addetto alla sorveglianza di uno stabilimento industriale che dalla guardiola avrebbe assistito alla scena e sentito la urla della ragazza. Infine il viaggio in auto, con il cadavere di Giulia, la ragazza che diceva di amare. Turetta, secondo il gip, è «imprevedibile», perché «dopo aver condotto una vita all’insegna di un’apparente normalità, ha improvvisamente posto in essere questo gesto folle e sconsiderato». Dopo una serata tranquilla, peraltro: un giro al centro commerciale di Vigonovo perché Giulia cercava delle scarpe da abbinare al vestito che aveva scelto per la sua seduta di laurea e un cena al fast food nel quale la ragazza ha strisciato la sua carta di credito (17 euro e 80 centesimi) pagando anche per Turetta (che aveva in tasca 300 euro in contanti). Sembrava una serata come tante per i due (nonostante la loro relazione si fosse interrotta lo scorso agosto). La coda di quella uscita, però, si è improvvisamente trasformata in un horror da 22 minuti: dalle 23.18, quando il testimone la sente urlare nel parcheggio, alle 23.50, quando Turetta, con il corpo senza vita dell’ex fidanzata, si avvia per la Provinciale Nord e il telefono cellulare della ragazza si spegne. Giulia è morta dissanguata per i fendenti al collo e al volto. E per il colpo alla testa. Il medico legale Antonello Cirnelli, che si è occupato della prima ispezione cadaverica, ha rilevato una ventina di coltellate. Le ferite sulle mani e sulle braccia poi, proverebbero che Giulia avrebbe tentato di difendersi. Quando ha perso i sensi Turetta le avrebbe tappato la bocca con il nastro adesivo. E, «consapevole della gravità delle sue azioni», sottolinea il gip, è fuggito per oltre 1.000 chilometri. Il giudice, quindi, ha fondato la sua ordinanza d’arresto sul «pericolo di fuga» e sul rischio di inquinamento probatorio, «dato che l’indagato ha abbandonato il cadavere in un luogo impervio, per evitare che venisse ritrovato, rendendo così più difficoltoso l’accertamento della dinamica del fatto». Ma anche su quello di reiterazione «di condotte violente nei confronti di altre donne». E «in ragione della pericolosità sociale dell’indagato, evincibile dall’inaudita gravità e manifesta disumanità del fatto commesso ai danni della giovane donna con cui aveva vissuto una relazione sentimentale», ha ritenuto come necessaria la custodia cautelare in carcere. Turetta, in attesa della sua estradizione in Italia, che dovrebbe avvenire, come spiegano le autorità tedesche, nel giro di pochi giorni, è detenuto in regime di isolamento nel carcere di Halle, in Sassonia. Lì sabato scorso è terminata la sua fuga. Ha finito soldi e benzina ed è rimasto fermo su una piazzola autostradale ad attendere il suo arresto.
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
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Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)