2019-08-11
«Gioielli Vhernier sottili e sensuali per sedurre la mia generazione»
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La rivoluzione del vicedirettore generale del brand: «La Calla resta una delle linee di maggior successo. Puntiamo però a un'offerta completa, dai bracciali da 980 euro a pezzi unici che arrivano a 100.000 euro».Il marchio svizzero di orologi lancia il modello Black bay, che si ispira al leggendario prototipo anni Sessanta. Bello ed efficiente, adatto all'immersione e alla navigazione.Quest'estate la parola d'ordine è colore. Consigli per preparare la valigia in vista delle vacanze. Un destino già scritto. Una passione così forte da non poter esserci alternativa. I gioielli sono questo e molto di più per Isabella Traglio, seconda generazione della maison Vhernier, il brand di gioielli conosciuto in tutto il mondo per le contaminazioni con il design più sofisticato e contemporaneo, per la ricerca cromatica delle pietre, per l'artigianalità del fatto a mano dell'azienda nata a Valenza nel 1984. Non è un caso che Vhernier sia stato scelto da Uma Thurman e Catherine Zeta Jones sia nella loro vita privata, che per il film.La giovane Traglio, già negli studi, ha confermato la sua tendenza: dopo una laurea in lettere e filosofia all'Università Cattolica di Milano e un master in Bocconi, si è laureata a New York al Gemmological institute of America, il più importante riconoscimento internazionale per le gemme.Oggi è vicedirettore generale di Vhernier, l'azienda rilevata dallo zio Carlo Traglio nel 2001, ma non sono mancati gli anni della gavetta: terminati gli studi in America ha un'esperienza in Svizzera da Christie's, come assistente agli specialist dei gioielli durante le aste; tornata in Italia è assistente all'area vendite all'ingrosso per Loro Piana; nella sede Vhernier a Parigi diventa assistente del punto vendita; nel laboratorio di Valenza è assistente alla responsabile di produzione.Come nasce la sua passione per i gioielli?«Sono convinta facciano parte del mio Dna. Da piccola ero attratta dai gioielli, in particolare dagli orecchini pendenti, dai diamanti, dalla loro luce e dai loro riflessi. Ma non pensavo che un giorno sarebbero diventati la mia professione. Poi, a 19 anni, ho incominciato a lavorare nel negozio Vhernier di Milano: lì ha germogliato in me un vero e proprio amore per i gioielli, per i volumi e le forme di Vhernier, così diverse da tutto. E per le pietre. Così, dopo la laurea a Milano, mi sono trasferita a New York per frequentare il Gemmological institute of America, dove mi sono laureata gemmologa. Rientrata in Italia, ho iniziato il mio percorso in Vhernier. Mi occupo di diversi aspetti del nostro business, fra cui la scelta delle pietre che per Vhernier sono sempre le più rare, dai colori meravigliosi e spesso di importanti dimensioni». Vhernier dedica una grande ricerca per la realizzazione dei suoi gioielli. L'ultima nata è la tecnica dell'eyeliner pavè, parola conosciuta nel make up ma non nella gioielleria. Che procedimento viene adottato?«Vhernier è da sempre ricerca e sperimentazione. Il nostro classico pavé, vellutato, con una luce magnifica, è un punto di riferimento per l'eccellenza nella gioielleria. Abbiamo voluto innovarlo. E dopo una lunga ricerca è nato il pavé Eyeliner: caratterizzato da una realizzazione molto complessa, è una sensuale superficie che accoglie pietre di diverse dimensioni e che emoziona per l'apparente casualità con cui i diamanti sono disposti. Le forme d'oro, colorate con un innovativo metodo di rodiatura, esaltano meravigliosamente le pietre, in un unicum liscio e senza alcuna asperità metallica».La collezione Calla, che ha compiuto 20 anni nel 2018, è uno dei vostri simboli, capolavoro di ingegneria gioielliera. Da collane e ciondoli a una brand extention per dimensioni e materiali. Come descriverebbe questa nuova collezione?«La Calla è una delle linee più emblematiche di Vhernier. Una delle prime realizzate e ancora oggi una tra le più amate, nonché di maggior successo. Abbiamo voluto apportare una piccola rivoluzione: creare una nuova declinazione in cui gli elementi a cono, i classici Calla, si curvano per abbracciare polsi, dita e lobi, e si fanno più sottili. È una variante di cui siamo molto orgogliosi: mantiene inalterata la sensuale identità di design della Calla e per via dei volumi più contenuti ben si presta al gioco dell'accumulazione, che tanto piace alla mia generazione. I materiali sono i classici Vhernier: oro rosa, e titanio, in alcuni modelli illuminati da diamanti. Una collezione dal dna Vhernier che con ancora più forza vuole esprimere l'understatement della nostra marca». Una linea che, quindi, può avvicinare anche i giovani all'alta gioielleria.«I prezzi dei bracciali sono compresi tra 980 e 3.000 euro, farsi o fare un regalo prezioso, senza considerarlo un investimento. Oggi abbiamo un'offerta molto completa, che comprende l'alta gioielleria, pezzi unici che possono arrivare a 100.000 euro. Si possono trovare nelle 14 boutique Vhernier nel mondo: oltre a Milano, ci sono Roma, Venezia, Capri, Porto Cervo, Parigi, Ginevra, Londra , Atene, Dubai, Istanbul, New York, Miami e Los Angeles. Cresce molto rapidamente l'e-commerce, che gestiamo internamente e il sito porta comunque tanto traffico nei negozi».