2023-12-18
Non è Natale senza De Sica. Su Prime arriva «Gigolò per caso»
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Christian De Sica (Amazon Prime Video)
Arriva su Amazon Prime Video il 21 dicembre una commedia di Natale a puntate. Protagonista Christian De Sica nei panni di un uomo che, come spiegato dall'attore, ha «una personalità costruita che è un mix tra mio padre, il Conte Max, e Alberto Sordi».Gli episodi sono pochi, la durata limitata. Gigolò per caso, nuova serie di Amazon Prime Video, ha un incedere veloce, dinamico. Un incedere cui la trama, piacevolmente distante dalle tante già viste e già raccontate, dà un suo traino ulteriore. Christian De Sica, questo traino, lo ha ribattezzato «rapidità», accordandone il merito al regista, Eros Puglielli. «Puglielli, per me, è stata una scoperta», ha giurato, con genuina ammirazione, nel corso della conferenza stampa con la quale Amazon ha introdotto la serie, online dal 21 dicembre. «Mi ha fatto avere per le mani una sceneggiatura ricca di battute ed è bello», ha continuato De Sica, che «Si torni a fare commedie sofisticate come questa». Commedie dove la trama principale nasconde piccole microtrame, analisi umane condotte con serissima ironia. Gigolò per caso, sei episodi da mezzora ciascuno, è la storia di un padre, De Sica, e di suo figlio, Pietro Sermonti. Ed è la storia di un rapporto complesso, come tanti già visti, di un passaggio di mano, di uno choc che l’istinto rileggerà come opportunità. Giacomo, il, volto di De Sica e una personalità costruita e mezza via, «tra mio padre, il Conte Max, e Alberto Sordi», ha un infarto. Un fulmine a ciel sereno, uno di quegli inghippi della vita che costringe il figlio, Alfonso, a mettere da parte i rancori per farsi presenza. Con la malattia, però, è altro a venire: la scoperta che quel padre che credeva antiquario non ha mai lavorato un giorno con i preziosi di epoche andate. Giacomo non è mai stato un antiquario, sempre un gigolò. Ed è Alfonso, davanti alla malattia del padre e alla conseguente impossibilità di coccolare ancora le proprie clienti, a decidere di succedergli. Un matrimonio in crisi, il bisogno di denaro, l’idea sempre allettante di poter diventare altro da quel suo sé un po’ triste e banale. Alfonso è persuaso a lasciare tutto e fare quel che suo padre, per tanti anni, ha fatto di nascosto. Ma tra il dire e il fare, come recita il proverbio, c’è di mezzo un intero mare. Gigolò per caso, con la sua storia di carne in vendita, di sesso a pagamento, ricama sulle difficoltà umane e professionali di Alfonso, sulle sue fragilità e insicurezze. Lo fa con delicatezza, senza mai cadere o scadere in quel che De Sica ha definito «turpiloquio». Lo fa con la leggerezza di una risata, senza appoggiarsi alla retorica che la serialità contemporanea sembrerebbe imporre, perché «ll politicamente corretto è una stronzata. Si ride con il demonio e non con San Francesco. I buoni non fanno ridere, si ride di personaggi pessimi e io, nella mia vita, ne ho interpretate di carogne. Se rifacessi oggi un cinepanettone, però, credo mi metterebbero in galera. Dicevamo cose terribile, cose che forse adesso non ripeterei. Alla mia età, non si possono più dire o fare certe cose», ha raccontato oltre De Sica, protagonista di uno show in cui recitano anche Ambra Angiolini e Asia Argento.
Giancarlo Giorgetti (imagoeconomica)