2025-02-02
Gianangelo Bof: «Soprintendenze, la Lega non molla»
Gianangelo Bof (Imagoeconomica)
Il deputato promuove la revisione dei vincoli: «Nessuno scontro con Giuli, presentiamo due proposte di legge. Problemi di costituzionalità? Semmai, aiuteremo i cittadini».Deputato della Lega e sindaco di Tarzo (Treviso), Gianangelo Bof è l’autore dell’emendamento al decreto Cultura presentato per rendere non vincolante, eccetto che per beni storico-artistici specifici, il parere delle soprintendenze sugli interventi urbanistici e paesaggistici. Proposta che, secondo i media, avrebbe portato a uno scontro tra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il vicepremier Matteo Salvini. Ieri mattina, però, i deputati del Carroccio hanno fatto un passo indietro.Onorevole Bof, l’emendamento è stato ritirato e le opposizioni si sono intestate il merito. È così?«L’emendamento è stato ritirato non per una vittoria del Pd, ma perché si è trovato un accordo per la presentazione, con calendari di urgenza, di due proposte di legge analoghe, una alla Camera e una al Senato, per disciplinare e riordinare le competenze delle soprintendenze. Partiranno su due binari paralleli proprio per arrivare nel giro di breve termine all’approvazione».La vostra iniziativa, sempre secondo le opposizioni, colpirebbe «alla radice la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico italiano». «La proposta interviene solo sulla parte terza del decreto legislativo 42 del 2004, cioè quella relativa al paesaggio. Non parliamo quindi di Colosseo, Piazza San Marco o Arena di Verona, bensì della quotidianità della gente». Per esempio?«Gliene faccio due. Uno riguarda un funzionario che lavora qui al nostro legislativo e abita in un palazzo di Roma. A un certo punto il condominio decide di ritinteggiare l’edificio con lo stesso colore che aveva in precedenza. Dopo un po’ la soprintendenza, cui non piaceva il colore che quel palazzo aveva da 100 anni, costringe a ritinteggiare tutto, passando prima una mano di bianco e poi la nuova tinta (ovviamente a spese degli inquilini). Il secondo viene dalla mia esperienza da sindaco. Un mio cittadino acquista un lotto, edificabile già da 20 anni, per costruirsi la casa. A un certo punto interviene la soprintendenza e gli dice che la casa può anche andare bene, ma deve costruirla 50 metri più a Sud. Il cittadino, però, giustamente replica che non può costruire sul terreno di qualcun altro. Questo per farle capire l’assurdità di alcune vicende, per non parlare di quando si esprimono sulla pergola o sulla tenda».C’è stato davvero uno scontro con il ministro Giuli?«In questi giorni ho parlato con il ministro, che devo dire essere una persona squisita e cordiale. Non c’è stato alcuno scontro, anzi nella sostanza penso di poter dire che la pensiamo al stesso modo. Detto questo, comprendo anch’io che magari il percorso corretto non è quello di un emendamento a un decreto, mentre una legge d’urgenza riuscirebbe a essere più dettagliata e condivisa. Noi della Lega, che viviamo i territori, abbiamo voluto sollevare un problema che hanno i nostri cittadini, le nostre imprese e i nostri sindaci. La forma poco ci importa: l’importante è che ci sia una chiara volontà del governo di andare in questa direzione. E per questo devo ringraziare il ministro Salvini, perché fin da subito ha dato pieno sostegno all’iniziativa e ci ha messo la faccia in prima persona».Qualcuno sostiene che la proposta violerebbe l’articolo 9 della Costituzione…«Se io le chiedo un parere, e in termini giuridici le parole hanno un peso, ma questo è vincolante, si tratta di un ordine più che di un parere, giusto? Inoltre, per l’installazione degli impianti fotovoltaici nelle aree idonee, già esiste il parere della sovrintendenza obbligatorio ma non vincolante, quindi c’è già un precedente. Sappiamo di avere un patrimonio storico da preservare, ma bisogna dare voce alle amministrazioni comunali: se oggi ci sono Venezia, Roma e Firenze è perché l’hanno costruita i cittadini, senza le soprintendenze».
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