La Germania comincia a vietare le moschee

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La Germania comincia a vietare le moschee
Gli agenti di polizia hanno perquisito i locali della Comunità musulmana di lingua tedesca (Dmg) a Braunschweig (Getty Images)
  • Il ministro dell'Interno della Bassa Sassonia, Daniela Behrens (Spd), ha bandito l'associazione della moschea salafita «Comunità musulmana di lingua tedesca (Dmg)» a Braunschweig. La chiusura dell’associazione e le incursioni della polizia avranno probabilmente un impatto sulla scena salafita in tutto il Paese.
  • La messa la bando del network Dmg arriva in un momento nel quale si susseguono le operazioni antiterrorismo e gli arresti in Germania. Negli ultimi mesi, diverse operazioni di polizia hanno permesso di prevenire attentati.

Lo speciale contiene due articoli.

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  • Dalla Toscana alla Sardegna, dal Friuli alla Calabria, si moltiplicano le proteste contro le installazioni. Che allontanano i turisti e confiscano terre coltivabili agli agricoltori.
  • Oltre a devastare il paesaggio, i «mulini a vento del terzo millennio» sono costruiti con materiali molto resistenti. Nel 2050 le discariche ospiteranno 43 milioni di tonnellate quasi impossibili da smaltire.

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  • Il pronosticato crollo non c’è stato, anzi: gli States crescono molto più dell’Ue. E grazie alle tariffe incasseranno fino 267 miliardi. La mossa (sottovalutata) sulle stablecoin.
  • Dagli ordini esecutivi ai regolamenti, ormai si fa ricorso contro ogni atto dell’esecutivo.

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Dietro gli attacchi al presidente Powell non c’è solo il dissenso sui tassi di interesse. C’è la convinzione che le banche centrali, dietro lo schermo dell’autonomia, usino la leva monetaria per fini politici.
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I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, attraverso una capillare attività investigativa nel settore dell’importazione, distribuzione e commercializzazione di prodotti da fumo, hanno sequestrato circa 11 milioni e mezzo tra sigarette elettroniche, cartine e filtri, per un peso complessivo di circa 770 kg che, se immessi sul mercato parallelo, avrebbero fruttato circa 1 milione di euro, sottraendo alle casse dello Stato 120 mila euro derivanti dall’imposta di consumo.

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