
Un nonno sceglie tagli grossi per regalarli ai nipotini. Op Bank impone un costo del 5% per scoraggiare l’uso delle banconote.Ai Paesi Scandinavi non bastava la svedese Greta Thunberg per diventare patria di tanti estremismi declinati in chiave illiberale. In Finlandia, e questo è davvero una notizia non molto diversa dall’uomo che morde il cane, le banche si sono messe a fare la guerra al denaro. È come se i Sauditi ripudiassero il petrolio definendolo greggio e pericoloso o i Cinesi regalassero le terre rare a Trump come pegno della pace universale. Le banche finlandesi in omaggio alla liturgia del politicamente corretto hanno fatto di più: hanno lanciato la crociata contro il contante. Con l’ovvio risultato che a farne le spese è la gente semplice. In questo caso un nonno. Si chiama Henrik Jansson, che voleva semplicemente fare un regalo ai nipoti donando qualche banconota di grosso taglio. Ma, in questo caso, la generosità può costare cara.A riportare la notizia è l’Helsingin Sanomat, il più antico quotidiano di Helsinki. Spiega che nei giorni scorsi Henrik si è recato presso la filiale di Op Bank, colosso creditizio finlandese che raggruppa 180 istituti cooperativi. Sono l’equivalente delle nostre Bcc che hanno come funzione quella di servire le famiglie. Una missione che vale dovunque ma non più in Finlandia. Nonno Henrik vuole prelevare mille euro per la paghetta ai nipoti. Una tradizione affettuosa e familiare. Ma non nel nuovo paradigma dei banchieri finlandesi dove il contante è sterco del Diavolo. Il nonno ha chiesto i mille euro in banconote di grosso taglio per non dover andare in giro con le tasche gonfie. Si è sentito rispondere in maniera sorprendente: il costo del servizio sarebbe stato di 48 euro.Avete capito bene. Il semplice atto di ricevere delle banconote prelevate dal proprio conto corrente con dieci banconote da cento euro anziché cento da 10 euro è diventato un costoso lusso. In pratica nonno Henrik avrebbe dovuto versare quasi il 5% della cifra prelevata dal proprio conto per il privilegio di scegliere le banconote. Una commissione che, secondo i responsabili della banca, sarebbe giustificata da «lavori aggiuntivi» e costi operativi necessari per soddisfare le esigenze del cliente. Ma naturalmente, nulla di tutto questo ha a che fare con la realtà: si tratta semplicemente di una trovata per scoraggiare il contante e spingere il cliente verso i pagamenti elettronici con tanto di commissioni da pagare alle banche stesse.La spiegazione di Op Bank, riportata dal quotidiano di Helsinki è un capolavoro di diplomazia contabile. La responsabile della divisione Katariina Sontti, ha spiegato che le banche devono «ottimizzare gli ordini in contante», per evitare che il denaro venga «spostato inutilmente». Tradotto: meno contante in circolazione, più facilità di tracciarlo. E ovviamente, più guadagno per le banche. il grande fratello sorveglia i nostri conti: se si desidera prelevare somme inferiori, anche se «personalizzate» per taglio, si paga meno. Ovviamente, non abbastanza per evitare il senso di essere un parco buoi cui rubacchiare un po’.Questa storia è il paradigma delle follie cui può portare l’assurda lotta al contante che sta dilagando in Europa. L’alibi è la lotta al riclaggio. Difficile però individuare un pericoloso bandito in nonno Henrik che voleva solo fare un regalo ai nipoti. Una generosità pericolosa come ricevere una borsa piena di soldi frutto di corruzione.E intanto, i ricchi e i veri riciclatori di denaro trovano sempre la strada per aggirare il sistema: trasferimenti bancari offshore, conti anonimi, criptovalute e simili. Per loro, il sistema di pagamento elettronico è una carezza, mentre per Henrik Jansson e altri simpatici vecchietti, il contante diventa la grande trappola. Come se una persona che vuole dare una paghetta ai nipoti potesse essere sospettata di avere legami con chissà quale cartello di narcos.Questa ironia della sorte ha un aspetto ancor più comico se pensiamo che, alla fine, Henrik si è visto esonerare dalla commissione grazie alla gentilezza di un impiegato che, probabilmente imbarazzato dalla situazione, ha deciso di fargli un favore. Ma questo non cambia il fatto che le banche, invece di incentivare il risparmio e la generosità, sembrano preferire il mondo digitale dove tutto può essere monitorato, controllato e, ovviamente, tassato.Dove finisce la ragione e inizia la farsa? In un mondo dove anche un semplice regalo di denaro ai nipoti può diventare una complicata questione economica, non possiamo che chiederci: sarà questo il futuro che vogliamo? Un futuro dove i nonni sono penalizzati per un gesto affettuoso, e i veri malfattori continuano a fare affari senza nemmeno farsi notare? Siamo pronti a vivere in un mondo dove la burocrazia bancaria detterà le regole della generosità familiare? Se è così, sembra che dovremo tutti portare i nostri regali ai nipoti sotto forma di Bitcoin. Magari le criptovalute non chiedono commissioni!
Andrea Orcel (Ansa)
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Bill Gates (Ansa)
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